Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gustavo Del Vecchio
Roberto Scazzieri
I contributi principali di Gustavo Del Vecchio riguardano la teoria monetaria, le teorie del capitale, interesse e credito, la dinamica economica. Il suo programma [...] oggetto astratto e perciò in parte arbitrario» e formulano «proposizioni rigorose ma ipotetiche» procedendo soprattutto «per deduzione» (p. 77).
La distinzione analitica (e insieme la connessione storico-empirica) fra approccio soggettivo e approccio ...
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BERNARDO d'Aosta, santo
Raffaele Volpini
Più comunemente conosciuto come "B. di Mentone" per le origini nobiliari falsamente attribuitegli dalla tarda leggenda, è invece nelle fonti liturgiche (secc. [...] una proposta, seppure estremamente probabile), è certamente concedere troppo alla fonte derivare dall'indefinito "Papia paululum commoratus" la deduzione del ritorno immediato di B. da Pavia a Novara e porre, quindi, nello stesso anno quel 29 aprile ...
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CIANI, Michele
Eluggero Pii
Nacque a Pienza (Siena) in una famiglia di proprietari terrieri, intorno al 1720. Non si hanno notizie sulla sua giovinezza e sui suoi studi. Il suo nome, preceduto.dal titolo [...] a relizzare l'"epoca dei risorgimento toscano" (De' mezzi, p. 18), sparisce per lasciar posto ai calcoli dell'esatta deduzione.
Negli anni '78-'79 il C. elaborò un Disegnodell'economia nazionale toscana (pubblicato anonimo e senza note tipografiche ...
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BUONINSEGNI (Boninsegni), Tommaso
Ugo Tucci
Nacque da Alessandro a Siena verso il 1531 e gli fu imposto il nome di Claudio. Secondo una notizia dell'Ugurgieri Azzolini, accolta da Quétif-Echard e quindi [...] contratto una compravendita e pertanto non lo riteneva usurario, egli disapprova la pratica del "tagliar le dette" e cioè la deduzione di uno sconto nella misura fissa dell'8%, divenuta consueta a Firenze, nella girata dei crediti. A tale questione è ...
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CELORIA, Giovanni
Nicoletta Janiro
Nacque a Casale Monferrato da Carlo e da Teresa Beccari il 29 genn. 1842; si laureò a Torino in ingegneria nel 1863. Gli studi di ingegneria, gli erano serviti per [...] ad una ipotesi sulla costituzione della Via Lattea come nebulosa spirale e fornì importanti dati al Seeliger per la deduzione delle sue famose leggi sulla distribuzione stellare.Nel 1900 lo Schiaparelli si ritirò dalla direzione dell'osservatorio di ...
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CAPETTI, Antonio
Mattia Ferraris
Nato a Fermo il 15 maggio 1895, da Vittorio e da Clementina Tegani, si laureò in ingegneria industriale meccanica presso il politecnico di Torino il 27 ag. 1918. Nel [...] per la profondità della trattazione degli argomenti, quasi sempre affrontati e risolti in modo originale e con linearità cartesiana di deduzione.
Fonti e Bibl.: F. Filippi, A. C. (1895-1970). Cenni commemorativi, in Atti della Accad. delle scienze di ...
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PISANELLO, Pietro
Fabrizio Baldassarri
– Nacque a Venezia il 2 luglio 1816 da Giovanni, proprietario di una nota farmacia in campo S. Polo, e dalla contessa Anna Benzoni.
Compì gli studi universitari [...] uniformità e confrontabilità dei risultati ottenuti, diretti a sostituire all’empirismo cieco una via più certa di analisi e deduzione, fondata sul rapporto chimico tra elementi.
Marito esemplare e modello per i sette figli, Pisanello non poté godere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] della razionalità come processo e come concreta realtà vivente nella storia. L’assolutezza del sapere non va intesa come deduzione aprioristica dello scibile: l’idea secondo cui «la conoscenza è in sé tutto il conoscibile» («sapere assoluto») è ...
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COCCIO, Marcantonio, detto Marcantonio Sabellico
Francesco Tateo
Nacque intorno al 1436 a Vicovaro in Sabina, allora sotto il dominio degli Orsini.
Il C. interpreterà il nome del luogo natale come "Varronis [...] I decade, dove risalirebbero al cronista perfino i generici riferimenti ad altre fonti. Non pare tuttavia da accettare la deduzione fatta dal Foscarini, secondo cui il C. non avrebbe letto direttamente la cronaca di Andrea Dandolo, sulla base di ...
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GIACOMO da Viterbo
Paolo Vian
Nacque a Viterbo o nel suo territorio, intorno al 1255, da genitori a noi ignoti. Non abbiamo notizie circa la sua famiglia e la sua condizione sociale.
L'appartenenza [...] teologico che sviluppi una teoria del diritto naturale dello Stato. Appare probabile l'ipotesi secondo cui la deduzione dei due poteri distinti nella Monarchia dantesca si contrapponga piuttosto al De ecclesiastica potestate di Egidio Romano che ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale si perviene a una conclusione mediante...
deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...