Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per es., imprevedibile ← in+prevedibile; incoerente [iŋˌkoeˈrɛnte]); nel secondo, di sandhi esterno o sintattico (ad es., con pazienza [kom paˈʦjɛntsa], in cantina [iŋ kanˈtiːna]).
I fenomeni di sandhi ...
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Il trapassato prossimo (chiamato anche, più raramente, piuccheperfetto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, il cui principale significato consiste nell’indicare un evento compiuto prima di un altro evento del passato (➔ temporalità, espressione della).
Dal punto di vista formale ha la seguente struttura: una voce all’imperfetto indicativo del verbo ausiliare (essere o avere) + il participio ...
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La reggenza è il fenomeno per cui la presenza di una determinata parola in un sintagma (➔ sintagma, tipi di) impone ad altre parole di quel sintagma di prendere una forma determinata: un modo del verbo, un ➔ caso specifico (nelle lingue a casi, come il latino o il tedesco) o una preposizione specifica (nelle lingue senza casi, come l’italiano; ➔ preposizioni).
Ad es., in (1), la presenza della preposizione ...
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Verbi pronominali è un’etichetta generica che indica tutti i verbi nella cui forma di lemma appare un pronome clitico (➔ clitici), sia esso intrinsecamente legato al lemma (come in accorgersi, pentirsi) o in alternanza con forme prive di clitico (rivolgere ~ rivolgersi, riempire ~ riempirsi). Alcuni di questi verbi incorporano due clitici (andarsene, intendersela, prendersela, ecc.). A dispetto delle ...
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Con il termine ritmo si indica in linguistica la successione regolare nel tempo di accenti (➔ accento) o prominenze. Il ritmo può anche essere definito come la successione ordinata e alternata di sillabe accentate (o forti) e sillabe atone (o deboli) (➔ sillaba; Allen 1973; Bertinetto 1981; cfr. anche §§ 3 e 4).
Quanto alle lingue naturali, la nozione di ritmo si applica nelle varie culture sia alla ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere nome; rosso aggettivo → (il) rosso nome; forte aggettivo → forte avverbio; abbasso verbo → abbasso! interiezione. La conversione può essere quindi definita tecnicamente un «processo di transcategorizzazione» ...
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La maiuscola (dal diminutivo del lat. maius «maggiore») o lettera grande è una lettera che si rende più visibile rispetto alle altre attraverso la maggiore dimensione e con altre forme di enfasi grafica (come decorazioni e spostamento rispetto al corpo del testo).
La maiuscola (un tempo detta anche littera notabilior «lettera più importante») è in uso sin dall’antichità in primo luogo per segnalare ...
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Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio nei confronti di quest’ultimo, infatti esprimono marche grammaticali – come il tempo (➔ temporalità, espressione della), la ➔ persona e il ➔ numero – associate all’azione espressa dal nome, che il ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge in una frase o un sintagma. Sul piano semantico, indica il ruolo che il referente del nome ha nella situazione descritta da una frase o da un sintagma. Siccome il caso viene segnalato tipicamente da appositi ...
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Le bilabiali sono articolazioni di tipo consonantico realizzate grazie al ruolo attivo di entrambe le labbra. Il termine bilabiale indica un luogo di articolazione condiviso da foni prodotti secondo diversi modi articolatori o con diversi meccanismi fonatori tra quelli previsti per le ➔ consonanti (ad es., il modo occlusivo, il modo nasale, le consonanti implosive; ➔ fonetica articolatoria, nozioni ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...