CONTARINI, Piermaria
Gino Benzoni
Primogenito di Giovanbattista (1525-1576; buon "causidico" in gioventù, fu uomo politico d'un certo rilievo, risultando autorevole senatore, membro del Consiglio dei [...] dieci, censore, avogador di Comun, savio di Terraferma, savio del Consiglio, luogotenente a Udine, commissario per la definizione dei confini in Carnia, podestà di Padova) di Piermaria e di Orsetta di Marino Giustinian, nacque a Venezia il 10 genn. ...
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Patologo e clinico italiano (Brescia 1881 - Roma 1978), prof. di patologia medica a Firenze (1922-27), poi di clinica medica a Padova (1927-31) e a Roma (1931-51). Fornì contributi sull'anafilassi, sulle [...] malattie allergiche (segnatamente sull'asma bronchiale), sulla patologia articolare e muscolare (soprattutto sulla miastenia grave), sulla definizione del quadro clinico della splenomegalia trombo-flebitica (detta anche malattia di F.-Eppinger), ecc. ...
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Archeologo greco (Chio 1910 - Atene 1975). Allievo di G. Oikonòmos, fu dapprima nel servizio delle antichità greche, diventando eforo per le isole Cicladi e Samo nel 1945; nel 1956 fu nominato prof. presso [...] l'univ. di Atene. Riservò particolare attenzione allo studio dei centri artistici cicladici, e tentò una definizione della maniera cicladica orientale e degli elementi caratteristici dell'architettura ionica; di rilievo gli studî su Archiloco. Tra le ...
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Teologo bizantino (m. 1363). Protetto dai Cantacuzeni e dai Paleologi, fu (1361) arcivescovo di Salonicco. Dal 1345 si era stabilito però a Costantinopoli continuando la sua vigorosa polemica contro i [...] sostegno della teologia palamita: e le sue numerose opere apologetiche (quasi tutte inedite) contribuirono in misura notevole alla definizione della teologia "ortodossa". Fu C., insieme con F. Kòkkinos, a redigere (1351) il tomo sinodico del concilio ...
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Regista e teorico teatrale polacco (Rzeszów 1933 - Pontedera 1999). Maestro di un'intera generazione di teatranti, in opposizione alle correnti più diffuse dell'avanguardia teatrale si è dedicato all'approfondimento [...] del rapporto attore-spettatore attraverso l'eliminazione del "superfluo", a ricerche sull'espressività fisica dell'attore e alla definizione di un nuovo uso dello spazio, in una teoria del teatro come cerimonia rituale e del corpo come veicolo ...
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Neuropatologo e biochimico statunitense (n. Des Moines 1942), prof. di neurologia, virologia e biochimica alla University of California. La sua attività si è rivolta allo studio della biochimica, della [...] patologia del sistema nervoso, ma il suo nome è strettamente legato alla prima identificazione (1982) e alla definizione delle caratteristiche biochimiche e fisiologiche di un agente patogeno proteico, sprovvisto di acidi nucleici, da lui denominato ...
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Uomo politico spagnolo (Astorga 1859 - San Sebastiano 1938). Deputato liberale dal 1888, più volte ministro dopo l'avvento del suo partito al governo (1897), fu tra coloro che maggiormente contribuirono [...] del ministero Canalejas (1910) in cui assunse il portafoglio degli Esteri. Suoi atti principali di governo furono la definizione della questione religiosa con la Santa Sede e la conclusione del trattato ispano-marocchino con el-Mokri. Avvenuta la ...
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Logico-matematico olandese (Almelo 1908 - Amsterdam 1964). Dal 1946 prof. all'univ. di Amsterdam. Dopo studi di storia della logica e della matematica (De wijsbegeerte der wiskunde van Parmenides tot Bolzano, [...] der logica, 1944) passò a ricerche nel campo della logica matematica ottenendo importanti risultati nella teoria della definizione (teorema di definibilità), nell'analisi semantica della logica classica e di quella intuizionista (specie col suo ...
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Matematico statunitense di origine tedesca (Berlino 1910 - New Rochelle 1994). Prof. alla New York University (1946) e al Courant Institute di New York, ha dato importanti contributi all'analisi, in partic. [...] equazioni differenziali a derivate parziali, all'analisi numerica, alla teoria dell'elasticità. A lui si deve la definizione dello spazio di funzioni con oscillazioni medie limitate, che, riconosciuto successivamente come il duale di uno spazio di ...
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Istinto
Luciano Mecacci
Introduzione
Il termine 'istinto' - come indica l'etimologia stessa (il termine latino instinctus deriva da instinguere, incitare) - è usato nel linguaggio ordinario per indicare [...] dei fini, e senza una educazione precedente sulla prestazione" (v. James, 1890, vol. II, p. 383). In questa definizione sono messe in evidenza alcune caratteristiche fondamentali dell'istinto (è un processo finalizzato, non acquisito attraverso l ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...