sincronia In linguistica, termine introdotto da F. de Saussure per indicare, in opposizione a diacronia, il tipo di rapporto che corre tra gli elementi costitutivi di una lingua quando si prescinda dalla [...] e funzione, dai fatti diacronici che hanno portato a questa differenziazione del plurale dal singolare. Nella definizione di de Saussure, linguistica sincronica (opposta a linguistica diacronica) è dunque quella che studia gli elementi costitutivi ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] delle due categorie non presentano problemi di sorta. La cultura mediolatina, invece, è di più difficile e incerta definizione; in alcuni casi coltiva propensioni di carattere antiquario, in altri sembra disposta a sfruttare i modi della rusticitas ...
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LAKE, Kirsopp
Filologo e storico, nato a Southampton il 7 aprile 1872. Studiò a Oxford teologia anglicana e filologia classica; ivi fu curato di St. Mary-the-Virgin (1897-1904) e catalogatore dei manoscritti [...] Testamento (Codex I and its allies, 1902; The Codex Sinaiticus, 1911-22, due parti), contribuendo notevolmente all'isolamento e definizione del cosiddetto "testo di Cesarea" (v. bibbia, VI, p. 891 e in questa App.), particolarmente con lo scritto The ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] ; che precede la radice indica la differenza specifica, il tratto cioè che permette di distinguere il prefisso dagli altri affissi.
Definizioni di questo tipo sono, di regola, collegate ad altre, nell’esempio citato con quelle di affisso e di radice ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] dalla seconda metà del Novecento, pur avendo importanti ma sporadici precedenti, secondo due forme principali: la ricerca della definizione o lo sviluppo poetico. Il primo caso è quello più comune, ed è stato definito anche come onomanzia. Dato ...
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La parola è un’unità centrale nell’organizzazione del linguaggio. L’esistenza di specifiche condizioni e di fenomeni fonologici che si riferiscono alla parola porta all’individuazione di un costituente [...] continue di suoni, che non contengono pause o separazioni tra i singoli suoni o tra le parole. Per questa ragione la definizione di parola fonologica non può basarsi su indici sonori che ne contrassegnano l’inizio e la fine, ma deve riferirsi a ...
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Scienza linguistica volta a studiare gli elementi che più lingue, di elevata cultura o di uso internazionale, hanno in comune o per parentela genetica o per contatto. Più in particolare, si occupa del [...] U. Weinreich (1953), che sposta l’attenzione dal ‘prodotto’ lingua agli ‘atti’ dei parlanti bilingui. Grazie alla definizione di concetti-chiave come contatto (due o più lingue usate alternativamente dalle stesse persone), bilinguismo (pratica dell ...
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In linguistica, il termine thesaurus ha tre significati distinti:
(a) dizionario o lessico (➔ dizionario);
(b) dizionario privo di definizioni organizzato per campi semantici (o dizionario analogico);
(c) [...] , un metodo, e procedente per mezzo dell’analogismo (Premoli 1909-1912: V-VI).
L’ordine alfabetico delle voci, la definizione e l’accumulo per analogia sono alla base dei thesauri cosiddetti ibridi (Calzolari 1988), che a partire dagli anni Ottanta ...
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Settore della linguistica che tratta della didattica della lingua, sia essa prima (materna) o seconda, e in particolare dell’apprendimento e dello sviluppo delle abilità linguistiche principali (comprensione, [...] linguistica minima da raggiungere. Il dibattito degli anni 1980, centrato prevalentemente sugli obiettivi dell’apprendimento e la definizione dei programmi d’insegnamento, ha ceduto via via il passo all’elaborazione di linee e procedure metodologiche ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] enigma, d'ironia e di silenzio) e quelli - al contrario - di F. Melotti (1901) così leggeri, quasi imponderabili, da meritare la definizione che lo stesso autore gli ha dato di "anti-scultura". Assimilabili ai segni di P. Klee e di J. Mirò (ma anche ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. dei termini di una questione. 2. L’atto,...
Capitalocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le durature conseguenze negative del sistema capitalista sul piano economico-sociale, giuridico e culturale non...