GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] lastre tombali, databili fra il sec. 13° e il 16°, provenienti da diverse chiese di Gand. Le figure dei defunti, scolpite nella pietra, sono spesso di un raffinato grafismo che attesta l'alto livello raggiunto dai lapicidi specializzati. Realizzate ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] delle azioni di guerra.
Cos'è un mausoleo?
I Romani chiamavano mausolei i sepolcri innalzati alla memoria di illustri defunti. La parola deriva dal nome del governatore della Caria, Mausolo, in ricordo del quale la vedova Artemisia aveva fatto ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] abbia voluto cancellare il nome dall'intestazione. Negli ultimi versi del secondo libro, del resto, sono menzionati come già defunti Franco Sacchetti (in un verso cassato) e Coluccio Salutati, morti rispettivamente nel 1400 e nel 1406. Va però detto ...
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MAUSOLEO
R. Hillenbrand
Costruzione isolata per uso funerario di carattere privato, generalmente dalle forme architettoniche monumentali e priva di funzione cultuale, il cui nome deriva dal colossale [...] del Pantheon romano, in diretta connessione a palazzi imperiali, espressione aulica di 'sacralità' imperiale e destinati a commemorare il defunto con il tributo degli onori divini, secondo uno schema apparso per la prima volta, all'inizio del sec. 4 ...
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JUVARRA, Filippo
Tommaso Manfredi
Nacque a Messina il 27 marzo 1678 da Pietro e da Eleonora Tafurri, sua seconda moglie.
L'iniziale formazione artistica dello J. avvenne nell'ambito della bottega paterna [...] (1735), una raccolta di disegni per monumenti funebri dedicati idealmente a importanti condottieri e ad artisti e letterati defunti che egli aveva conosciuto personalmente, che costituiva una galleria di ricordi e insieme il bilancio di una vita ...
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RUSSIA
V. Potin
(russo Rossija; Rus' nei docc. medievali)
Vasta regione dell'Europa orientale che dall'istmo ponto-baltico si estende fino ai monti Urali. Dal punto di vista politico, il termine designa [...] nello spazio. In R. era considerato sacrilegio bruciare le icone danneggiate, che dovevano invece essere sepolte come defunti. L'uso politico dell'iconografia cristiana rappresentò una costante nelle committenze dei sovrani, in particolare nell ...
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TRONO
F. Canciani
A. Tamburello
Nel presente articolo vengono considerati come t. tutti quei seggi che, distinguendosi spesso per fasto di esecuzione, esprimono di solito o rappresentano l'autorità [...] ed una sella aurea nel teatro (Suet., Caes., 76; Cass. Dio, xliv, 6, 3); la sella fu esposta ancora in seguito per il defunto Cesare proclamato divus (Cass. Dio, xlv, 6, 5). Lo stesso onore ebbero poi i divi ed anche, dopo la morte, varî membri della ...
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Vedi OREFICERIA dell'anno: 1963 - 1996
OREFICERIA
L. Breglia
R. Grousset
J. Auboyer
Una storia della o. antica manca ancora, né è ancora possibile tracciarla nonostante che, da un decennio circa a [...] il loro prototipo immediato in quelle di cui appaiono ornati, sui sarcofagi etruschi e sulle urne di Volterra, i defunti del III sec., altri gioielli come i caratteristici orecchini "a spicchio di sfera" e i bracciali analoghi, appaiono ispirati ...
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Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (Συρακούσαι; Syracusae)
G. V. Gentili
M. T. Currò Pisanò
L'antica città, sorta nella Sicilia sud-orientale, occupava oltre all'isoletta di Ortigia, lunga [...] romanità (IV sec. d. C.) si impone per la sua conservazione, la composizione funeraria dell'ipogeo Arangio, che presenta il defunto a banchetto, circondato da due servi, in un giardino fiorito di rose e ravvivato da uccelli: la tecnica affrettata e ...
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TOMBA (τάϕος, τύμβος; sepulcrum, locus sepulturae)
G. A. Mansuelli
generalità. - La t., di cui il monumento funerario costituisce l'interpretazione architettonica (v. monumento funerario), è ancestralmente [...] con la prima che con la seconda), indifferentemente a inumazione o ad incinerazione, sottolinea la persistenza del dialogo fra i defunti e i viventi (all'unità di morti e vivi nella comunità e nella tradizione familiare si riferiva del resto la ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...