Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (v. vol. vii, p. 2)
C. Panella
J. B. Ward-Perkins
A) - nuovi rinvenimenti. - Dei numerosi s. interi o frammentari rinvenuti in questi ultimi anni [...] Museum der Prätextat - Katacombe, in Mem. Pont. Acc., 4, 2, 1938, p. 29 ss.), e che l'Uggeri ha identificato la figura del defunto sulla fronte del s. dell'Annona nel Museo Naz. Romano (v. vol. vi, p. 983, fig. 1079, s. v. Romana, Arte) con Flavio ...
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Vedi ROTULO dell'anno: 1965 - 1997
ROTULO (τόμος, κύλινδρος, volumen)
C. Bertelli
Forma antica del libro, consistente in una striscia di materiale flessibile, prevalentemente, ma non sempre, papiro (v.). [...] nella mano sinistra e svolto con la destra. Esso è attributo dei letterati e dei filosofi (v.); in mano ai defunti simboleggia il testamento e quindi la potestà giuridica del testatore. L'illustrazione del r. è argomento che tocca le origini stesse ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] dell'Etimasia adorato dai nove cori angelici o quella dei due angeli intenti a consultarsi su libri aperti circa l'operato dei defunti risuscitati. Questa immagine, che fa riferimento a Dn. 7,10 e ad Ap. 20,12, è talvolta attestata in Occidente nei ...
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ICONA
J. Lafontaine-Dosogne
Termine derivante dal gr. εἰϰών, che significa in senso ampio 'immagine' e più specificamente 'ritratto'. Benché nell'ambito della storia dell'arte bizantina esso sia stato [...] metallo.La rappresentazione di figure sacre deriva da una formulazione antica del ritratto, utilizzata per gli antenati e per i defunti, come per es. nel caso delle note tavole dipinte di elFayyūm in Egitto, oltre che, con un significato cultuale più ...
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TRAVNIK
V. Paskvalin
Città della Iugoslavia il cui museo, fondato nel 1950, porta il nome di Zavicajni Musej (Museo Comunale); raccoglie collezioni già esistenti nel museo del ginnasio dei Gesuiti di [...] Bistue; Geogr. Rav., iv, 218, 2). Si conservano alcuni monumenti sepolcrali epigrafici, fra i quali un rilievo con due defunti, con la donna dal costume illirico; un'ara del dio Mithra; frammenti decorativi paleocristiani dalla località di Calvaria a ...
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USATOVO, Civiltà di
E. Castaldi
Orizzonte culturale della prima metà del II millennio a. C., che prende nome dallo stanziamento di U. presso Odessa e dalle annesse necropoli. Si tratta di una società [...] 'aspetto più appariscente della cultura è dato dagli imponenti tumuli funerari (kurgan) di oltre 30 m di diametro. I capi defunti erano disposti generalmente su un fianco o in posizione contratta in una fossa contornata da lastre o su un pavimento in ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] .I tessuti rinvenuti nelle tombe senza tumulo, scavate nel terreno per una profondità di m. 1,5, servivano a vestire il defunto o a riempire le zone vuote del suo corpo imbalsamato; il volto era spesso coperto da un velo, mentre il capo poggiava ...
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GHIRZA
E. Vergara Caffarelli
Con questo nome arabo viene designato il più importante dei centri militari che i Romani, presumibilmente intorno alla fine del III sec. d. C., impiantarono in Tripolitania [...] C: tre colonne per lato; sul fregio scene di aratura, carovana, pesci attorno a una rosetta, pavone, fallo, tre busti di defunti. I capitelli sono di tipo corinzio molto elaborato, con testine umane e grappoli d'uva.
Tomba D: tre colonne per lato ...
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BAUTAS, Pietre di
L. Rocchetti
Grandi monoliti, molto alti, proprî delle civiltà preistoriche della Svezia, Norvegia e Danimarca (particolarmente Bornholm), per lo più senza iscrizioni, eretti, come [...] queste pietre portano iscrizioni rumche e ci tramandano le forme più antiche di tale alfabeto ed i nomi dei defunti, o una imprecazione contro gli eventuali profanatori del monumento; secondo il Montelius le iscrizioni furono aggiunte in un periodo ...
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Nell’uso comune cristiano, uno dei tre regni dell’oltretomba, insieme all’inferno e al paradiso; nella teologia cattolica, la condizione di coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio, non sono [...] ultraterrena delle loro colpe prima di raggiungere la visione beatifica, sia che i vivi possano guadagnare meriti per i defunti che espiano. Le prime testimonianze sulla credenza nel p. si riferiscono, dalla fine del 2° sec. (Origene, padri Cappadoci ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...