L'archeologia delle pratiche funerarie. Americhe
Thomas R. Hester
Claude-François Baudez
Peter Kaulicke
Tom D. Dillehay
Le aree, le sepolture, i corredi e i riti: america settentrionale
di Thomas [...] stucco del Periodo Classico, una piccola giara chiusa da una ciotola, contenente i resti di una cremazione e gli ornamenti personali del defunto (collane di grani di giadeite e conchiglia, anelli di rame e lamine d'oro). A partire dal XII sec. d.C ...
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MASCHERA (πρόσωπον, προσοπεῖον; persona)
G. Krien-Kummrow
A) Maschera funebre. - L'usanza di coprire con una m. il volto dei defunti, si incontra sin dai tempi più antichi in diversi luoghi. Le maschere [...] Guerriero di Capestrano (V sec. a. C.), se è giusta l'ipotesi del Boethius che si tratti della statua di un defunto, capo di popolazione sabellico-picena, con elmo e m., tenuto in piedi per la cerimonia funebre. Nello stesso tempo questo esemplare ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Europa tra preistoria e protostoria
Enrico Pellegrini
Daniele Vitali
Luca Bachechi
Le aree sepolcrali: l'organizzazione interna e il rapporto con l'insediamento, [...] C.). In questo periodo prevale, in gran parte dell'Europa, il rito della cremazione che prevede la raccolta delle ceneri dei defunti in ossuari a loro volta deposti in fosse praticate nel terreno nell'ambito dei cosiddetti Campi d'Urne. In questi ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] Corinto. Un'altra pratica funebre diffusa a partire dal sec. 10° consisteva nel deporre nel feretro, spesso sul petto del defunto, una teca contenente l'eucaristia; tale usanza - che trova riscontri nelle fonti già dal sec. 7° e alla quale potrebbero ...
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Cimiteri sotterranei, soprattutto cristiani, ma anche ebraici. La sepoltura sotterranea fu limitata ai luoghi in cui la natura del terreno lo permetteva e costituì soprattutto un mezzo di economizzare [...] ambienti più ampi (cubicula), che talvolta contenevano la tomba di un martire o erano destinati al culto commemorativo dei defunti, e vere e proprie basilichette ipogee, come la cappella greca nelle catacombe di Priscilla o la Cripta dei papi ...
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Necropoli
Marina Bucchi
Le città dei morti dell’antichità
Il termine necropoli indica in archeologia un’area in cui sono localizzate le sepolture dei membri di una comunità. Queste aree presentano nel [...] estremamente diffusa nel Sud-Est asiatico, dove i sepolcreti ospitano grandi quantità di eleganti giare di ceramica con i resti dei defunti; molto nota è anche la cultura dei campi di urne dell’Europa centrale (1200-800 a.C.), che prende nome dalle ...
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ANDROMACHOS (᾿Ανδρόμαχος)
P. Orlandini
Lapicida frigio di età imperiale romana, autore di una pietra sepolcrale di Kutahia (antica Kotaion) in Frigia. La pietra, a quanto pare, era decorata in rilievo [...] con i busti dei defunti. A. rientra in un ristretto gruppo di lapicidi (λατύποι) che eseguirono a Kotaion una serie di queste rozze lapidi sepolcrali, quali Zelas, Teimeas, Alexandros.
Bibl: Bailie, Fasc. inscript. Gr., I, p. 129 ss., n. XXXVIII; C. ...
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BOTHROS (βόϑρος)
E. Lissi
Il termine indica cavità, buca, fossa scavata nella pietra (Odissea, vi, 92) o nella terra. Secondo Omero (Odissea, x, 517-520) nel b. era versata la libagione per i defunti [...] (latte e miele, vino ed acqua) e sopra di esso venivano sgozzate le vittime onde il sangue di queste vi scendesse ed Hades e Persefone fossero propiziati (Odissea, xi, 25-47).
Secondo le parole di Elettra ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] , cattedre troppo strette per essere utilizzate da una persona e nelle quali si è quindi voluto vedere appunto il posto del defunto. In altri casi, la presenza di fori nelle lastre di copertura delle tombe o di colli d'anfora infissi nei tumuli ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...