VEDIOVE (Vēdiŏvis, Vēiŏvis)
Luisa Banti
Antico dio romano. Il suo culto sarebbe stato introdotto da Tito Tazio; nell'antico calendario delle feste romane gli era dedicato, sembra, l'agonio del 21 maggio, [...] che, probabilmente, era una festa in onore dei defunti. Aveva in Roma due templi, uno sul Capitolino, l'altro nell'Isola Tiberina: la fondazione del primo ricorreva il 7 marzo, quella del secondo il 1° gennaio. Il suo culto cadde in disuso già in età ...
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Sovij Nella mitologia lituana, dio psicopompo e fondatore delle usanze pagane. È il protagonista di una discesa nell’oltretomba in compagnia di uno dei figli. In quanto personaggio mitico che crea istituzioni [...] di grande rilievo (l’uso di sacrificare a divinità e di cremare i defunti), la figura di S. è annoverabile nella categoria degli eroi culturali. ...
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Plutone
Emanuele Lelli
Uno dei nomi del dio dell’oltretomba
Plutone «il ricco» è uno degli altri nomi di Ade – «l’invisibile» –, il sovrano del regno dell’oltretomba, fratello di Zeus (Giove). Plutone [...] custodisce i tesori del sottosuolo e accoglie le anime dei defunti. Sua sposa è Persefone (Proserpina per i Romani), la figlia di Demetra (Cerere) che il dio ha rapito e che trattiene con sé dalla fine dell’autunno all’inizio della primavera
Il ...
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Poeta russo (n. nel distretto di Rjazan´ 1895 - m. Leningrado 1925). Fece parte dapprima a Pietroburgo del gruppo dei poeti contadini e poi dell'immaginismo, una scuola poetica nata a Mosca dopo la Rivoluzione. [...] I suoi primi versi, raccolti nel volume intitolato al rito di commemorazione dei defunti, Radunica (1916), cantano con sommesso lirismo e con toni di umiltà religiosa la campagna attorno a Rjazan´. E. accolse la Rivoluzione con entusiasmo, ...
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Poeta-cantore dei popoli celti. I b. si accompagnavano con uno strumento simile alla lira, detto crotta, e costituivano una specie di ordine. Disparvero dalla Gallia dopo la conquista romana; sopravvissero [...] in Irlanda (fino al sec. 17°), Scozia (sec. 18°), Galles. Cantavano soprattutto poesie celebrative o elogiative e commemorazioni di defunti. Alla tradizione attinse J. Macpherson nel comporre i suoi Canti di Ossian (1760-65). Dopo la sua riuscita ...
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Ade
Massimo Di Marco
Il dio dei morti e l'aldilà degli antichi Greci
L'Ade non era, nella concezione classica, il luogo in cui i giusti ricevono il premio delle loro virtù e i malvagi sono condannati [...] era, invece, la sede buia e nebbiosa in cui erano destinati a rimanere per sempre, in forma di semplici ombre, tutti i defunti, senza distinzione alcuna
Il dio dei morti
Ade significa "invisibile". È il nome del dio, ma anche del regno dei morti. Il ...
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Scrittore giapponese (Osaka 1899 - Zushi, Yokosuka, 1972). Nel 1924 fondò, assieme a Y. Riichi e altri giovani intellettuali, la rivista Bungei jidai ("L'epoca della letteratura"), portavoce di un movimento [...] del realismo letterario allora dominanti. Aveva già pubblicato la sua prima opera, Shōkonsai ikkei ("Scena di una cerimonia dei defunti", 1921) e iniziato a scrivere i brevissimi racconti poi conosciuti come tanagokoro shōsetsu (trad. it. Racconti in ...
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Raccolta di epitaffi dell’avvocato e poeta statunitense E.L. Masters (1868-1950), pubblicata prima sul Reed'y Mirror, poi in volume nel 1915, seguita l'anno successivo da una versione definitiva arricchita [...] , 1943; ed. completa, 1947) venne curata da F. Pivano.
In uno stile lirico-satirico assai originale Masters dà voce ai defunti di un cimitero del Midwest, i quali, raccontando, a volte con crudezza, le proprie vicende personali, in realtà alzano una ...
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Avvocato e poeta statunitense (Garnett, Kansas, 1868 - Melrose Park, Pennsylvania, 1950). Esordì con A book of verses (1898), cui fece seguire altri scritti poetici e drammatici di genere tradizionale. [...] di 35 componimenti), una serie di epitaffi composti in uno stile lirico-satirico assai originale, in cui si confessano i defunti sepolti nel cimitero d'un piccolo paese nel centro degli Stati Uniti. Il successo del volume fu straordinario; con esso ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...