Economista e letterato (Milano 1728 - ivi 1797), figlio di Gabriele; fratello di Alessandro e di Carlo. Uomo d'assai varia cultura e di notevole indipendenza di pensiero, tipico rappresentante del riformismo [...] appalti passassero all'amminitrazione diretta del governo. Al centro della Società dei Pugni, amministratore e redattore principale del Caffè (1764-66), stimolò C. Beccaria a scrivere Deidelittiedellepene, l'aiutò a stendere il libro, scrisse a ...
Leggi Tutto
Illuminismo
Paolo Casini
L'età dei Lumi
Definizione e periodizzazione
Il termine 'illuminismo' (franc. Lumières, ingl. Enlightenment, ted. Aufklärung, sp. Ilustración) coincide all'incirca, nelle periodizzazioni [...] del periodico "Il Caffè" (1764-1766), l'esigenza di una riforma della legislazione civile e penale dette il suo frutto più originale nel trattato Deidelittiedellepene (1764) di Cesare Beccaria. La riformulazione teorica del 'diritto di punire ...
Leggi Tutto
L'età moderna
Antonio Menniti Ippolito
Dal Medioevo all'età moderna
Che cos'è il Rinascimento? Perché il Medioevo diventa a un certo punto età moderna? E gli uomini che vissero in quel tempo cosa capirono [...] Beccaria scrive un libro contro la pena di morte, Deidelittiedellepene. Con Beccaria nasce l'idea che la pena di morte è inutile perché non scoraggia gli uomini a compiere altri crimini e costituisce solo un'inaccettabile forma di vendetta. Il ...
Leggi Tutto
Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] distolto gli uomini determinati dall’offendere la società». Nel suo Deidelittiedellepene va anche oltre. Afferma che la certezza e non la gravità della pena è il deterrente più efficace e osserva che nessun cittadino, per il patto sociale, può ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] , primogenita di Cesare (1738-1794), l’autore del celebre trattato Deidelittiedellepene. Sarebbe però provato che suo padre naturale fosse Giovanni Verri, fratello dei più noti Pietro e Alessandro, cui la madre era da tempo legata da un rapporto ...
Leggi Tutto
AMARI, Emerico
Alberto Aquarone
Nacque il 10 maggio 1810, a Palermo, da Mariano Salvatore, dei conti di S. Adriano, e da Rosalia, dei marchesi Bajardi. Laureatosi in giurisprudenza presso l'università [...] centrale di statistica, fondata nel marzo 1832 a Palermo.
Il suo saggio Difetti e riforme delle statistiche deidelittiedellepene, (in Giornale di statistica, III [1838], pp. 270-334 e V [1840], pp. 110-195) meritò, tra l'altro, le lodi del ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] non solo di quel secolo, sul piano sia del pensiero politico sia del diritto edelle relative questioni procedurali fu, comunque, l’opuscolo di Cesare Beccaria Deidelittiedellepene (1764), che questo successo meritava ampiamente per la profondità ...
Leggi Tutto
Pena di morte
Giorgio Marinucci
La pena di morte in bilico
Nel biennio 2007-08 la sorte della pena capitale è stata contrassegnata da profondi cambiamenti di segno opposto: eclissi totale in Europa, [...] puniscono l’omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall’assassinio, ordinino un pubblico assassinio» (Deidelittiedellepene, 17665, in Edizione nazionale delle opere di Cesare Beccaria, a cura di G. Francioni, 1 ...
Leggi Tutto
PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] spetti unicamente» al granduca (Da Passano, 1988, p. 12), e rispecchiano una riflessione sugli esiti migliori del riformismo giuridico coevo, dal Deidelittiedellepene di Beccaria alla Théorie des loix criminelles di Jacques-Pierre Brissot de ...
Leggi Tutto
reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale e che pertanto è punibile...
pena
péna s. f. [lat. poena «castigo, molestia, sofferenza», dal gr. ποινή «ammenda, castigo»]. – 1. Punizione, castigo inflitti a chi ha commesso una colpa, ha causato un danno e sim. In partic.: a. Con riferimento alla giustizia umana, sanzione...