PUBBLICO UFFICIALE
Guido ZANOBINI
Ottorino VANNINI
UFFICIALE Espressione propria della legislazione edella scienza del diritto penale, avente significato più comprensivo del termine "funzionario", [...] -64; G. Zanobini, L'esercizio privato delle funzioni edei servizi pubblici, in V. E. Orlando, Trattato di dir. amm., II pene di cui alla prima e all'ultima parte dell'art. 319 sono ridotte in misura non superiore a un terzo, se l'autore del delittoè ...
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INCOLUMITÀ PUBBLICA
Giovanni NOVELLI
Ugo Enrico PAOLI
Enea NOSEDA
. La formazione del titolo speciale deidelitti contro l'incolumità pubblica fu una delle più importanti innovazioni che contraddistinguono [...] trattamento dei colpevoli, ma anche concreta un mezzo perché i cittadini possano diffidare degli esercizî commerciali disonesti. L'inasprimento dellepene per i più gravi delitti contro l'incolumità pubblica è conforme alle esigenze della coscienza ...
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SPIONAGGIO
Giovanni NOVELLI
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. È la segreta attività volta a ottenere informazioni sull'intima organizzazione, specialmente militare, di uno stato, sia in pace sia in guerra. Esigenze di carattere [...] bellica dello stato, ovvero le operazioni militari.
Nell'art. 259 è prevista una forma di responsabilità, a titolo colposo, che incombe su colui che, con la sua negligenza, rende possibile o soltanto agevola l'esecuzione di alcuno deidelitti ...
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PENITENZIARIO, SISTEMA (XXVI, p. 672)
Franco Mencarelli
Al momento della riforma del 1975 il s. p. italiano era sostanzialmente ancora quello configurato dal regolamento penitenziario del 1931, per quanto [...] e quella dei detenuti e degl'internati in transito.
Gl'istituti per l'esecuzione dellepene si distinguono in: 1) case di arresto, per l'esecuzione della pena dell agli anni 70. L'affidamento è escluso per i delitti di rapina, rapina aggravata, ...
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MALTRATTAMENTO (fr. mauvais traitement; sp. maltratamiento; ted. schlechte Behandlung; ingl. ill-usage)
Alfredo PALAZZO
Domenico RENDE
Maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione o disciplina. [...] pubblici uffici e dalla professione, industria, arte, e la perdita della patria potestà edell'autorità maritale. Nell'art. 31 è disposto, infatti, che ogni condanna per delitti commessi con l'abuso dei poteri o con la violazione dei doveri inerenti ...
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RECIDIVA
Giovanni NOVELLI
Emilio ALBERTARIO
. Diritto. - Storia. - Nelle fonti del diritto romano tra le circostanze aggravanti del reato è spesso ricordata la recidiva: se anche non costantemente, [...] cui la remissione dellepene (abolitio generalis) non giova a chi fu già condannato per altri delitti. La recidiva specifica è contemplata in legge inglese del 1908, che è tutta dedicata alla detenzione dei delinquenti abituali per eliminarli o per ...
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SEGRETO
Giovanni NOVELLI
Agostino TESTO
. Diritto. - Nella storia del diritto la cosiddetta tutela del segreto s'inizia con la tutela del segreto militare e del segreto politico; più tardi sorge [...] è a base del raggruppamento deidelitti in esame, non è uguale per tutti. Così il contenuto dellaè pure essa punita con penee inabilità gravissime; e neppure è lasciato senza pene, corrispondenti alla gravità della colpa, l'uso illecito della ...
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SACRILEGIO
Marcel SIMON
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Arnaldo BERTOLA
Storia delle religioni. - È la profanazione sia d'un atto del culto, sia d'un oggetto o d'una persona, i quali siano santi per natura [...] , ma sempre più assorbente, del principe edei suoi funzionarî; onde la solita applicazione di pene variabili, graduate secondo le circostanze del caso e la condizione sociale dell'accusato.
Delitti veri e proprî contro la religione non furono mai ...
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SOCIOLOGIA CRIMINALE
Ugo Spirito
. Con questa denominazione Enrico Ferri volle caratterizzare in tutta la molteplicità dei suoi aspetti lo studio del fenomeno della delinquenza condotto con metodo positivo. [...] o la diminuzione deidelitti, il loro sorgere e il loro scomparire in determinati tempi e luoghi dipendano da ragioni ben diverse e ben più profonde che non siano l'attenuazione, l'aggravamento o la mancanza dellepenedei codici. Attraverso queste ...
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RESISTENZA all'autorità
Giovanni Novelli
Commette il delitto di resistenza all'autorità chiunque usa violenza o minaccia per opporsi a un pubblico ufficiale o a un incaricato di un pubblico servizio, [...] 336 cod. pen.). Così che il criterio fondamentale di distinzione dei due delittiè riposto in questo: che nella violenza pubblica il fatto è diretto a determinare la volontà dell'autorità secondo la volontà del colpevole; nella resistenza, invece, il ...
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sanzióne s. f. [dal fr. sanction, e questo dal lat. sanctio -onis «prescrizione», der. di sanctus, part. pass. di sancire «sancire»]. – 1. a. Approvazione di una legge da parte dell’organo titolare della sovranità (il capo dello stato o, in...
reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale e che pertanto è punibile...