La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] rivolta l’intenzione dimostrativa del parlante. Così, mentre io è un indicale puro, lui (anche quando usato in modo deittico) va considerato un dimostrativo.
L’apparato della deissi spaziale e temporale (e della deissi di persona, limitatamente alle ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] i segni manuali in diverse combinazioni, e spesso insieme a espressioni facciali marcate per identificare, introdurre (deitticamente) e re-introdurre (nel riferimento anaforico) determinati referenti nel discorso. Proprio per questo tali indici, che ...
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deittico
deìttico (poco com. deìctico; raro dìttico) agg. [dal gr. δεικτικός, der. di δεῖξις: v. deissi] (pl. m. -ci), letter. – Che designa con evidenza, con precisione; in partic., riferito a pronome o aggettivo, sinon. di dimostrativo....
indessicale
agg. [dall’ingl. indexical «che indica»]. – In linguistica, di espressione la cui interpretazione dipende dal contesto e varia al variare di questo (per es., qui, oggi); deittico.