Dallo svilupparsi e dal diffondersi degli studî d'ottica e delle teorie scientifiche dei colori stabilite dal Newton e approfondite da H. von Helmholtz e dagli esperimenti di J. Mile ebbero origine quelle [...] a valore di simboli dove veramente non si rintraccia più il colore pittorico, ma si trova solamente la luce come elemento generatore di ogni eolore.
V. tavv. XV e XVI.
Bibl.: P. Signac, D'Eugène Delacroix au néo-impressionnisme, Parigi 1899. ...
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TIBERTELLI, Luigi Filippo detto Filippo de Pisis
Giorgio Motisi
– Nacque a Ferrara l’11 maggio 1896, terzo dei sette figli del conte Ermanno e di Giuseppina Donini.
Trascorse l’infanzia nell’ambiente [...] la nuova conoscenza e la personale rielaborazione della moderna tradizione francese, in una linea che va da Eugène Delacroix a Édouard Manet, fino alle più recenti ricerche postimpressioniste d’inizio Novecento. Pochi anni dopo, su Dedalo, Cesare ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per la sua visione del mondo Baudelaire viene considerato il “Dante di un’epoca decaduta”, [...] nel 1863 di due saggi magistrali e decisivi per la definizione della modernità – La vie et l’oeuvre d’Eugène Delacroix e Le peintre de la vie moderne – Baudelaire, esasperato dall’ottusità reazionaria del Secondo Impero e più che mai perseguitato ...
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GUZZI, Virgilio
Flavia Matitti
Nacque a Molfetta il 23 dic. 1902 da Domenico, farmacista, e da Evelina Pedullà. Nel 1910, dopo alcuni anni trascorsi a Napoli, si stabilì con la famiglia a Roma. Fin [...] all'estero: Parigi, Dresda, Berlino, Amsterdam, avendo modo di osservare dal vero le opere di Rubens, Rembrandt, Vermeer, Goya, Delacroix, Courbet e Manet. Risale a questo periodo la svolta in chiave realista che il G. impresse alla propria arte ...
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MUCCHI, Gabriele
Mattia Patti
– Nacque il 25 giugno 1899 a Torino, figlio primogenito di Anton Maria e di Lucia Tracagni. Dopo di lui nacquero i fratelli Anna nel 1900, Leonardo nel 1903, Ludovico [...] realiste, anche nel 1952 e nel 1954 (in quest’ultima occasione con un quadro, Il partigiano assetato, omaggio a Eugène Delacroix. L'opera in collezione privata, è riprodotta nell'autobiografia di Mucchi, Le occasioni perdute..., 2001, p. 259). Tra le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela De Giorgi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’invenzione della fotografia ha un’importanza considerevole per la cultura e la società [...] della fotografia esenta la pittura dal “dovere di cronaca” e dalla fedeltà alla natura.
Se artisti di avanguardia come Delacroix e Degas fanno apertamente uso della fotografia, ed essa è per altri l’occasione di riconsiderare la propria attività, la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella storia della pittura Vincent van Gogh occupa una posizione centrale nel trapasso [...] Gethsemani in due tele che egli stesso distrugge. Negli ultimi mesi studia le opere di Rembrandt, La pietà di Eugène Delacroix, , Cristo nell’orto (1849) di Jean-Baptiste-Camille Corot. Nello stesso periodo esegue anche una serie di cinque dipinti di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Jacques-Louis David, anticonformista di razza, vive con intensa partecipazione emotiva [...] , nel 1825, l’artista continua a misurarsi da lontano con la scena parigina, dove Anne-Louis Girodet, Eugène Delacroix e Jean-Louis-Théodore Géricault sono i nuovi astri nascenti, decisamente romantici.
Tuttavia lo “stile Bruxelles”, quello stile ...
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Popolazione (p. 508). - L'aumento della popolazione, secondo i censimenti 1930 e 1935, è sintetizzato nella seguente tabella:
ll calcolo complessivo per l'inizio del 1937 darebbe circa 8.330.000 abitanti. [...] aveva veduto accrescersi notevolmente i proprî effettivi, e il liberale, che aveva invece visto diminuire i suoi (gabinetti Delacroix, 1919-20; Carton de Wiart, 1920-21). Nel 1921 succedette loro una coalizione cattolico-liberale (gabinetto Theunis ...
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Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] la conversion, Parigi 1919; J. B. Pratt, The rel. consciousness, New York 1920; G. Runtze, Psych. der Religion, Monaco 1922; H. Delacroix, La rel. et la foi, Parigi 1922; S. De Sanctis, La conv. religiosa, Bologna 1924; A. Retté, Notes sur la psych ...
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giaurro
s. m. [dall’ingl. giaour, adattam. del turco gâvur, pers. gaur, alteraz. dell’arabo kāfir «infedele»]. – Designazione spregiativa usata un tempo dai musulmani, spec. turchi, verso i cristiani; la voce si è diffusa soprattutto con la...