LANDUCCI, Luca
Stefano Calonaci
Nacque nel 1437, probabilmente a Firenze, da Antonio di Luca e da una non meglio nota Angela.
Il padre del L. possedeva un piccolo patrimonio di beni immobili, ricevuti [...] inoltre anche sui fatti notevoli o "mirabili" del costume e della società, soprattutto quelli di violenza eccezionale: delitti di orribile efferatezza, la ferocia delle pubbliche esecuzioni, lo strazio che il popolo fa dei corpi dei condannati ...
Leggi Tutto
CHIARIZIA, Ottavio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Sepino (Campobasso) il 22 ott. 1729, entrò nell'Ordine dei predicatori in giovane età. Portò a termine il noviziato e i primi studi nel convento di [...] : Machiavelli, "ingegno sublime e di abilità somma" ma "troppo favorevole al governo democratico" nei Discorsi e "maestro di delitti" nel Principe (I, pp. 72 s.); Gregorio Leti; Jean Bodin; Joseph Duguet; John Milton; Giovanni Mariana; Locke; Hobbes ...
Leggi Tutto
FAÀ DI BRUNO, Antonino (talvolta Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque ad Alessandria il 10 nov. 1762 da Carlo, marchese di Bruno e conte di Carentino, e da Angiola (o Angelica) Beccaria Incisa Grattarola [...] di Torino I. Thaon di Revel di Pralungo, e questi non istituì una delegazione di militari e magistrati per esaminare i delitti commessi nel corso dei moti di marzo: in quel clima ìnquisitorio venne anche il turno della pastorale del Faà.
Questi fu ...
Leggi Tutto
DELLA LAMA, Giovanni Maria
Valerio Marchetti
Medico napoletano, esule intorno al 1550 per causa di religione, passò gran parte della sua vita tra Vienna e Praga seguendo per professione la persona e [...] avevano cominciato a nutrire il sospetto d'un animo profondamente guastato dalle dottrine dell'errore e complice dei delitti dell'eresia ("depravatus ac male sibi conscius animus"). Dal punto di vista dei principi fondamentali della Chiesa il ...
Leggi Tutto
BORGHESE, Marcantonio
Gaspare De Caro
Appartenente ad una famiglia tra le più influenti del patriziato senese, nacque a Siena il 22 ott. 1504, da Giacomo e da Margherita Saracini, anche lei di nobile [...] Carafa era, in realtà, un processo allo stesso pontificato di Paolo IV, anche se contro i tre erano levate accuse di delitti comuni. Perciò lo zelo e la competenza del B. e degli altri componenti del collegio di difesa non potevano in realtà ottenere ...
Leggi Tutto
COSTAGUTI, Andrea
Federica Paglieri
Nacque in Liguria, probabilmente a Chiavari (Genova) (Schede Vesme), ma se ne ignora l'anno di nascita. Le notizie pervenuteci riguardano solo il periodo che va dal [...] mons. Alessandro Crescenzi, il 25 dicembre denunciò alla segreteria di Stato vaticana la condotta scandalosa del C., i cui "delitti" erano diretti "contro tutti li voti essentiali della Religione, cioè di proprietà continua, di disonestà e si tiene c ...
Leggi Tutto
PACCA, Tiberio
David Armando
PACCA, Tiberio. – Nacque a Benevento il 31 agosto 1786, secondogenito di Giuseppe, marchese della Matrice, e della nobildonna milanese Maria Teresa Crivelli.
Nel 1785 si [...] M.I. Venzo, Roma-Freiburg-Wien 1997, pp. 63-78; M. Calzolari, Il nuovo sistema di polizia per la repressione dei delitti politici (1815-1820), ibid., pp. 79-98; M. Di Sivo, Una storia “riservata”. Il fondo cosiddetto della Commissione speciale per la ...
Leggi Tutto
CONTARINI, Alvise
Gino Benzoni
Terzo dei tre figli maschi di Nicolò (1563-1648) di Bertuzzi, del ramo contariniano detto (per i ferrei battenti della porta d'ingresso del palazzo in salizzada di S. [...] e corrotta" la giustizia, specie per la corriva indulgenza degli "alcadi" nei confronti degli autori di "gravissimi delitti". Istruttivo il trionfo della rivolta in Portogallo, una lezione esemplare che s'impone alla meditazione dei "principi savi ...
Leggi Tutto
CAMPANELLA, Federico
Alfonso Scirocco
Nato a Genova il 10 luglio 1804 da Sebastiano e Benedetta Tassara, si era iscritto all'università nel febbraio 1822, frequentando il primo anno di filosofia al [...] (ibid., 26 maggio), respingendo l'attribuzione al Mazzini della teoria del pugnale e riversando la responsabilità dei delitti politici sui governi tirannici e ingiusti (ibid., 6 giugno), difendendo i mazziniani come uomini di principî, repubblicani ...
Leggi Tutto
GANDINO, Alberto
Diego Quaglioni
Nato a Crema (e non a Cremona, come ancora si legge in qualche moderna scheda biografica), presumibilmente tra il 1240 e il 1250, fu il maggiore dei "pratici" della [...] nella Bologna dell'ultimo quarto del sec. XIII, con le sue tensioni e le lotte di parte, sfocianti non di rado nel delitto politico, e con la sua turbolenta presenza studentesca. Proprio al G. toccò infatti di condurre, tra il 13 e il 31 marzo ...
Leggi Tutto
delitto
s. m. [dal lat. delictum, der. di delinquĕre (v. delinquere), part. pass. delictus]. – 1. In diritto, atto illecito, doloso o colposo, che determina danno ad altri e obbliga chi lo commette a risarcire il danno e sottostare alla pena;...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...