(II, p. 262; App. I, p. 84; IV, I, p. 77)
In questi ultimi decenni l'a. ha continuato a rappresentare uno dei più gravi problemi sociali dell'umanità e si è peraltro inserito prepotentemente nel contesto [...] , sia perché provoca azione tossica diretta sulle cellule nervose. L'errato uso di alcool è causa di demenza con una frequenza seconda soltanto alla malattia di Alzheimer, tenuto conto, però, che mentre quest'ultima è ineluttabilmente ...
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parkinsonismi atipici
Condizioni morbose in grado di determinare una o più delle manifestazioni cliniche caratteristiche della malattia di Parkinson (MP). Mentre i parkinsonismi secondari hanno una causa [...] repentina incapacità di iniziare movimenti volontari, in particolare il cammino), mentre in altri si è documentata una forma grave di demenza come quadro di esordio. La similitudine tra PSP e CBD ha spinto gli studiosi a chiedersi se queste siano due ...
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FURORE (dal lat. furor)
Ernesto Lugaro
Esaltazione violenta e aggressiva nel colmo dell'ira. I maniaci vanno facilmente in collera se sono contraddetti e frenati; se poi sono sottoposti a violenta coercizione, [...] organiche o funzionali, in cui può comparire la sindrome maniaca: così, per es., nella paralisi progressiva, nell'emenza, nella demenza senile, nell'isterismo. Negli epilettici, gli accessi d'ira, anche se sono suscitati da un'ingiuria o un diverbio ...
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ictus
Maria Concetta Altavista
Evento cerebrovascolare acuto caratterizzato dalla comparsa improvvisa di segni o sintomi neurologici focali, con una durata superiore a 24 ore o con esito infausto. Si [...] e la terza causa nei Paesi industrializzati dopo le malattie cardiovascolari e i tumori; inoltre è la seconda causa di demenza e la prima causa di disabilità nell’anziano. La sua incidenza manifesta un andamento crescente con l’allungamento della ...
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marasma
Stato di estremo decadimento fisico. In partic. m. infantile, cachessia (➔) e riduzione della crescita, di cui una delle cause più frequenti è il mancato allattamento al seno, o lo svezzamento [...] dalla sovrapposizione di altre patologie e da fattori ambientali (infezioni, emarginazione sociale, malattie ereditarie, alcolismo, ecc.). M. senile, stato cachettico della persona anziana, accompagnato da decadimento cognitivo (➔ demenza). ...
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In genere, parola o locuzione nuova, non appartenente cioè al corpo lessicale di una lingua, tratta per derivazione o composizione da parole già in uso o introdotta con adattamenti da altra lingua oppure [...] parole, o costituiti dall’uso di una parola in un contesto a essa estraneo. Si parla anche di neolalia, disturbo dell’espressione proprio della demenza paranoide, per effetto del quale nel linguaggio i n. prevalgono sulle parole della lingua comune. ...
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Stati morbosi caratterizzati dal funzionamento esaltato d'alcune facoltà psichiche; esempio tipico è lo stato d'eccitamento della fase maniacale della psicosi maniaco-depressiva e che va dai gradi meno [...] l'agitazione è monotona, incoerente, i discorsi sono incomprensibili e la differenza allora è evidente. Anche nella demenza senile e nella demenza precoce si possono avere stati d'eccitamento. Questi s'osservano finalmente in molti casi d'ansia e d ...
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Sotto questa denominazione si riuniscono parecchie psicosi acute, la cui comune caratteristica è uno sconvolgimento tumultuario dei processi ideativi e percettivi, che disorienta e ottenebra la coscienza, [...] , e con lo stesso meccanismo genetico, nel corso di psicopatie organiche a lungo decorso, come la paralisi progressiva, la demenza senile, l'epilessia; o come espressione d'intossicazioni specifiche (da alcool, cocaina, da alimentazione maidica, da ...
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S'indicano con questo nome i disturbi della mimica, quantitativi e qualitativi. Quantitativi, poiché vi può essere una diminuzione (ipomimia) o un aumento (ipermimia) unilaterale o bilaterale dell'espressione [...] lobo frontale vi può essere una vera amimia. Anche nei malati mentali sono frequenti i disturbi della mimica. Nelle demenze, negli stati stuporosi e depressivi v'è ipomimia, mentre negli stati allucinatorî, negli stati d'agitazione psicomotoria si ...
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L'Ottocento: scienze mediche. Psichiatria e istituzioni
Elaine Murphy
Psichiatria e istituzioni
Il termine 'psichiatria' è entrato nell'uso comune soltanto verso l'inizio del XX sec., ma la nascita [...] seguito sarebbe divenuta nota come 'psicosi maniaco-depressiva' o 'malattia bipolare' e Morel fu il primo a descrivere la 'demenza precoce' di cui si è parlato. Ernest-Charles Lasègue (1816-1883) identificò in tutti i manicomi un gruppo di pazienti ...
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demenza
demènza s. f. [dal lat. dementia, der. di demens -entis «demente»]. – Nel linguaggio medico, deterioramento grave e irreparabile delle facoltà intellettive. Più in partic., in psichiatria, il decadimento grave e irreversibile dell’attività...
antidemenza
(anti demenza), agg. inv. Che tende a prevenire e combattere le manifestazioni patologiche della demenza. ◆ [tit.] Iniezioni di tessuto geneticamente modificato nel cervello per produrre una proteina anti demenza (Giornale, 13...