Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso si è riacceso l'interesse per gli aspetti clinici non cognitivi della demenza, per cui sono stati messi a punto strumenti che sono idonei per la valutazione dei sintomi comportamentali, fino ad arrivare ...
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Psicofarmacologia
Giancarlo Pepeu
di Giancarlo Pepeu
sommario: 1. Introduzione: a) le origini della psicofarmacologia; b) definizione di psicofarmacologia. 2. Classificazione degli psicofarmaci. 3. [...] effetti psichici. Tutte queste sostanze causano, a dosi elevate, uno stato di confusione mentale che può assomigliare alla demenza senile, un delirio per lo più di tipo terrificante e perdita della memoria. Queste azioni sul sistema nervoso centrale ...
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Vecchiaia
Peter Laslett
Introduzione
Sino ad anni piuttosto recenti lo studio dell'età e della vecchiaia ha avuto una posizione del tutto marginale nell'ambito delle tematiche esplorate dalle scienze [...] calo tra gli anni quaranta e gli anni ottanta in Inghilterra (v. Charlton e Mike, 1997). La patologia nota come demenza senile è oggetto di studio da parte di psichiatri, psicologi e medici. Purtroppo la malattia più diffusa tra gli anziani risulta ...
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Mimica
Bruno Callieri
Franco Ruffini
La mimica (dal greco μῖμος, derivato di μιμέομαι, «imitare») è l’arte propria dei mimi (attori) o del mimo (genere di rappresentazione), cioè l’arte di esprimere [...] e propria tipizzazione iconografica (Magli 1995).
Non va dimenticato che in alcune gravi destrutturazioni della coscienza (demenza) e della persona (schizofrenia) la mimica è profondamente appiattita o inadeguata (smorfie, grimaces) o inespressiva ...
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Psicometria
Marcello Cesa-Bianchi
Il termine psicometria indica, in senso lato, l'insieme dei metodi d'indagine psicologica tendenti al raggiungimento di valutazioni quantitative del comportamento umano [...] una frenastenia) o una perdita di capacità connessa all'instaurarsi di una malattia (a indicare una condizione di demenza): se cioè al decadimento fisiologico (determinato dal passare degli anni) si sia aggiunto un decadimento patologico. I subtest ...
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Psicologia
Luciano Mecacci
La prospettiva generale, accettata da una larga schiera di ricercatori e professionisti, secondo la quale si considera la p. degli albori del 21° sec., è quella di una scienza [...] e biologiche di vari disturbi del comportamento (dall'autismo o la dislessia nel bambino alla schizofrenia o la demenza senile nell'anziano). Il ruolo della p., come hanno indicato gli orientamenti più recenti talvolta ricompresi complessivamente ...
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Memoria: studi sperimentali
DDaniele Bovet
di Daniele Bovet
Memoria: studi sperimentali
sommario: 1. Definizione. 2. Cenni storici. 3. Classificazione e filogenesi dei vari tipi di memoria. 4. Parametri [...] Di più larga osservazione appaiono le amnesie semplici che si osservano nella paralisi progressiva e nei vari tipi di demenza senile o presenile, dipendenti peraltro verosimilmente da un vero deficit di tracce mnemoniche.
Negli equivalenti epilettici ...
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demenza
demènza s. f. [dal lat. dementia, der. di demens -entis «demente»]. – Nel linguaggio medico, deterioramento grave e irreparabile delle facoltà intellettive. Più in partic., in psichiatria, il decadimento grave e irreversibile dell’attività...
antidemenza
(anti demenza), agg. inv. Che tende a prevenire e combattere le manifestazioni patologiche della demenza. ◆ [tit.] Iniezioni di tessuto geneticamente modificato nel cervello per produrre una proteina anti demenza (Giornale, 13...