Storico e uomo politico tedesco (Brema 1858 - Ginevra 1941). Studioso della storia costituzionale del Sacro Romano Impero, collaborò alla pubblicazione dei Deutsche Reichstagsakten, e ne fu direttore (1889-1935). [...] la Deutsche Zeitschrift für Geschichtswissenschaften (DZG), rivista di studî storico-politici. Impegnato nella politica attiva in senso democratico-pacifista, fu deputato alla Dieta bavarese (1907-18) e all'Assemblea nazionale di Weimar (1919-20 ...
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Uomo di stato, presidente degli Stati Uniti (Brookline, Massachussets, 1917 - Dallas, Texas, 1963). Figlio del senatore Joseph (Boston 1888 - Hyannisport, Massachusetts, 1969), ricco finanziere di origine [...] Stato e Chiesa con l'adesione alle aspettative del forte elettorato cattolico (che formava i due quinti di tutto l'elettorato democratico), K. l'8 novembre 1960 era eletto alla Casa Bianca, con un minimo scarto di voti popolari (poche centinaia di ...
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Storico (n. Tbilisi 1925). Laureatosi in filosofia all'univ. di Mosca, ha lavorato dal 1960 al 1970 presso l'Accademia delle scienze pedagogiche. Figlio di un bolscevico scomparso nelle purghe staliniane, [...] è stato uno dei più attivi esponenti del dissenso in URSS diffondendo la concezione di un socialismo democratico che non metteva in discussione la funzione guida del partito. Espulso nel 1969 dal PCUS, nel quale era entrato dopo il 1956, membro del ...
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Organizzazione che persegue l’obiettivo della gestione del potere politico mediante il processo di competizione elettorale ovvero – quando non entrano regole democratiche di competizione elettorale – attraverso [...] : l’art. 49 Cost. sancisce il diritto dei cittadini di associarsi liberamente in p. politici, al fine di concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale; l’art. 98, co. 3, Cost. prevede la possibilità di limitare con legge l ...
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Storico e politologo italiano (n. Cuneo 1947). Figlio di N. Revelli, è stato allievo di N. Bobbio e si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Torino. Insegna Scienza della politica all’Università [...] del Piemonte Orientale A. Avogadro ed è noto per gli studi sul Novecento totalitario e democratico (in proposito Fascismo - teorie e interpretazioni, 1981; L’età delle rivoluzioni, 1984 con P. Ortoleva e S. Guarracino). È un attento indagatore delle ...
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Olimpiodoro
Generale e politico ateniese (fine 4°-inizi 3° sec. a.C.). Pare avesse favorito (295-294) il ritorno in Atene di Demetrio Poliorcete, sicché fu arconte nei due anni successivi; in seguito, [...] tuttavia, capeggiò (287) la rivolta antimacedone e (fino al 280) fu con Democare alla testa del partito democratico antimacedone. ...
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Uomo politico (Novara 1766 - Milano 1814). Avvocato a Novara, entrò (1791) nell'amministrazione sarda come sostituto del procuratore generale, e passò poi (1798) nell'amministrazione superiore delle finanze. [...] Savoia, dopo l'abdicazione di Carlo Emanuele si tenne in disparte; poi (1800) accettò di far parte del governo provvisorio democratico del Piemonte, e (1802) andò deputato alla consulta straordinaria di Lione. Chiamato da F. Melzi a Milano (1802), fu ...
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La più antica Repubblica d’Europa, completamente circondata da territorio italiano, tra la Romagna e le Marche.
Il piccolo Stato è situato sulle ultime propaggini dell’Appennino, fra le valli della Marecchia [...] , mentre le consultazioni svoltesi nel 2016 hanno registrato la vittoria dei partiti Repubblica Futura, Civico 10 e Sinistra socialista democratica, uniti nella coalizione Adesso.sm che si è aggiudicata il 57,9% dei consensi contro il 42% riportato ...
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Sindacalista e uomo politico italiano (San Pio delle Camere, L'Aquila, 1933 - Roma 2021). Segretario generale della CISL (1985-91), promosse la fondazione del Partito popolare italiano (1994), di cui fu [...] fu senatore e presidente del Senato durante il governo Prodi (2006-08), e ancora senatore (2008-13) per il Partito democratico, della cui fondazione è stato uno dei principali promotori.
Opere
Tra le sue pubblicazioni occorre citare: Un sasso nello ...
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Național-țărănesc, Partidul Partito politico romeno («Partito nazional-contadino»), sorto nel 1926 dalla fusione del Partito nazionale transilvano di I. Maniu e del Partito contadino di I. Mihalache. [...] da re Carol II nel 1930 e poi nel 1938, risorse dopo la fine della Seconda guerra mondiale, imponendosi come il maggiore partito democratico riformista; il governo comunista romeno lo mise fuori legge nel 1947 e processò i suoi capi più influenti. ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democratismo
(o democraticismo) s. m. [der. di democratico]. – Ostentazione o falsa affermazione di principî democratici e di attaccamento alla democrazia.