(ted. Bern; fr. Berne) Città capitale della Svizzera (422.153 ab. nel 2017), capoluogo del cantone omonimo. Situata a 545 m s.l.m. è bagnata dall’Aare; sulla riva sinistra si trovano i quartieri vecchi, [...] Basilea. I moti liberali del 1830 diedero alla città la costituzione progressista del 1831, modificata nel 1846 in senso democratico; nel 1848 divenne la sede delle nuove autorità della Confederazione Svizzera.
L’aspetto della città è prevalentemente ...
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Magistrato e uomo politico italiano (n. Montenero di Bisaccia 1950). Nei primi anni Novanta del Novecento è divenuto uno dei simboli delle inchieste di tangentopoli e ha raggiunto una larga popolarità. [...] nuovo esecutivo guidato da R. Prodi. Nelle elezioni politiche dell'aprile 2008 il suo L'Italia dei valori, in coalizione con il Partito Democratico, ha ottenuto una discreta affermazione sia alla Camera sia al Senato; Di P. è stato eletto alla Camera ...
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La separazione dei poteri è uno dei principi cardine del costituzionalismo liberale e tale da connotare in buona parte le stesse democrazie costituzionali (Forme di Stato e forme di governo; Democrazia). [...] dello Stato, qualificato, sulla scia di B. Constant, come «neutro». Successivamente, con l’avvento dello Stato democratico il principio della separazione dei poteri viene profondamente trasformato rispetto alle sue origini, tanto che alcuni studiosi ...
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Il termine indica un complesso di fenomeni molto diversi fra di loro. Da parte di uno dei pochi studiosi italiani della c. è stato sottolineato che "intorno alla nozione di corruzione gravitano, con traiettorie [...] Emblematico in questo senso è il caso dei rapporti intercorrenti tra i ministri liberali dell'economia, il partito cristiano democratico del futuro cancelliere H. Kohl e la dirigenza del gruppo industriale Flick; caso che si chiuse con l'imputazione ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] gruppo contrario all'unione che - specie nella provincia di Dalarna - grazie all'adesione dei contadini, aveva un certo aspetto democratico; il loro capo era in principio lo stesso Carlo Knutsson. D'altra parte vi era un partito favorevole all'unione ...
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Finanziamento pubblico dei partiti
Giulio Maria Salerno
L’emersione di gravi fenomeni di sperpero e di corruzione nella gestione delle risorse pubbliche destinate ai partiti politici ha condotto all’approvazione [...] attuazione che presumibilmente è condizione necessaria per assicurare la coerente collocazione dei partiti politici all’interno dell’assetto democratico e rappresentativo in cui si muove la nostra forma di governo. Tale lacuna non è stata mai colmata ...
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CROSA, Emilio
Fulco Lanchester
Nacque a Torino l'11 maggio 1885 da Filiberto, magistrato, e da Clotilde Dogliotti. Proveniva da una famiglia di solide radici piemontesi: suo nonno Saverio Crosa era [...] fine del secondo conflitto mondiale, il C. si preoccuperà di evidenziare i principi del nuovo ordinamento democratico nel volume su Lo Stato democratico. Presupposti costituzionali (Torino 1946) al fine di "orientare il politico nella scelta e nell ...
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Spirito delle leggi, Lo (De l'esprit des lois)
Spirito delle leggi, Lo
(De l’esprit des lois) Opera (1748) di Ch.-L. de Montesquieu. Mediante l’analisi delle diverse forme del diritto civile e dei [...] alla forza delle leggi» concorre al funzionamento e al mantenimento dello Stato. Sia la forma monarchica, sia quella democratica, trovano applicazione in base all’estensione del territorio dello Stato: la democrazia è adatta a paesi poco estesi, la ...
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Lavoratore subordinato che esplica mansioni prevalentemente manuali, diverse a seconda delle varie specializzazioni e della preparazione tecnico-pratica, per il corrispettivo di una retribuzione detta [...] lavorativa a 10 ore (1847).
Anche in Francia il movimento operaio aveva iniziato la sua storia con una forte connotazione democratico-rivoluzionaria, che culminò nei moti del 1795-96 ispirati da F.-N. Babeuf, subendo poi una restrizione del diritto ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] il senatorato sin dopo la battaglia di Benevento. Dopo, fu la volta di Arrigo di Castiglia, per volontà del partito democratico (1267). Infine, nuovamente Carlo d'Angiò, per un decennio. Fino a che, scaduto il decennio, Niccolò III, temendo per la ...
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democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...
democratismo
(o democraticismo) s. m. [der. di democratico]. – Ostentazione o falsa affermazione di principî democratici e di attaccamento alla democrazia.