CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] e uno di poesie latine. Oltre a questi studi e ai lavori relativi, il C. scrisse nello stesso periodo alcuni componimenti in latino . Nel Patriottismo invece volle fare un ritratto della democrazia quale è di fatto, facendone vedere i pericoli, ...
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CUSTODI, Pietro
Livio Antonielli
Nacque il 29 nov. 1771 a Galliate, presso Novara, da Giuseppe, originario di Inveruno, e da Geltrude Milanesi. All'età di soli tre anni rimase orfano di padre, per cui [...] più disperata battaglia per la libertà e per la democrazia. Schieratosi contro il nuovo testo costituzionale imposto dal completò totalmente da solo, in tre anni di accanito lavoro.
Questo lavoro, poco curato dal punto di vista filologico ma di ...
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FOA, Vittorio
Andrea Graziosi
Nacque a Torino il 18 settembre 1910, terzogenito di Ernesto Ettore (1871-1966) e di Lelia Della Torre (1883-1968).
I fratelli maggiori, Anna (1908-2006) e Giuseppe (1909-1996), [...] operaia, nel cui nome giunse a criticare aspramente lo Statuto dei Lavoratori.
Totale fu, al contrario, l’appoggio dato ai consigli di fabbrica, in cui Foa vide un importante esperimento di democrazia diretta, e di cui il suo amico Trentin fu il ...
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FANTONI, Giovanni
Lauro Rossi
Nacque a Fivizzano (Massa Carrara) il 28 genn. 1755 da Lodovico Antonio e Anna De Silva.
Originari di Firenze, i Fantoni si erano trasferiti nella cittadina lunigianese [...] creazione di una Repubblica lombarda fondata sui principi "della Democrazia universale, cioè i diritti inalienabili dell'uomo e del cittadino reale era quella delle "proprie mani", il cui lavoro avrebbe dovuto assicurare a tutti una proba e decorosa ...
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DE AMBRIS, Alceste
Ferdinando Cordova
Nacque a Licciana (oggi Licciana Nardi), in provincia di Massa Carrara, il 15 sett. 1874, da Francesco e da Valeria Ricci.
Di famiglia agiata, compì un regolare [...] padane, in particolare, un caposaldo importante fu la Camera del lavoro di Parma, a dirigere la quale venne chiamato, nel febbraio Lo sciopero Parmense, in Pagine libere., 30 giugno 1908; Democrazia vile, ibid., 31 luglio 1908; L'impresa dei Beoti ...
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BONAPARTE, Carlo Luciano, principe di Canino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Parigi il 24 maggio 1803, dall'unione, legalizzata nell'ottobre dello stesso anno, di Luciano e di Alessandrina Bleschamps, [...] di sviluppo generale. Trasparivano le sue idealità di democrazia radicale: voleva divulgata l'istruzione scientifica a livello i negri dai pregiudizi razziali. Non meno significativo era il lavoro da lui svolto fuori dalle aule: visite ai sovrani e ...
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DALLA CHIESA, Carlo Alberto
Vittorio Coco
La famiglia di origine
Nacque a Saluzzo, in provincia di Cuneo, il 27 settembre 1920, da Romano e da Maria Laura Bergonzi. Il padre, di origine emiliana come [...] Dalla Chiesa fu chiamato a far parte di un gruppo di lavoro al Viminale, senza però rivestire una posizione di primo piano nelle , in P. Dogliani - M.A. Matard-Bonucci, Democrazia insicura. Violenze, repressioni e Stato di diritto della storia ...
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COLOMBO, Emilio
Donato Verrastro
Le origini
Nacque a Potenza l’11 aprile 1920, da Angelo, un impiegato della Camera di Commercio della città, originario di Reggio Calabria, e da Rosa Silvia Elvira [...] (Colombo, 2016, p. 18). Rientrato a Roma, Colombo lavorò all’elaborazione di quella che sarebbe stata la legge 17 maggio Senato per il Collegio di Potenza nella lista del movimento Democrazia Europea di Sergio D’Antoni, ma non fu eletto.
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MATTEI, Enrico
Marcello Colitti
MATTEI, Enrico. – Nacque ad Acqualagna, nelle Marche, il 29 apr. 1906, da Antonio, sottufficiale dei carabinieri, e da Angela Galvani, primo di cinque figli: gli altri [...] era entrato in contatto con G. Spataro, esponente della Democrazia cristiana (DC), il quale lo aveva introdotto nelle strutture in cui si realizzava l’intesa politica – per cui il M. lavorava da tempo – tra la DC e il Partito socialista italiano (PSI ...
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GIORDANI, Pietro
Giuseppe Monsagrati
, Nacque a Piacenza il 1° genn. 1774 da Giambattista, possidente, e da Teresa Sambuceti. La sua infanzia, travagliata da problemi di salute che ne minavano - e [...] restava settecentesca, interna al dispotismo illuminato più che alla democrazia, e a questa visione va in definitiva ricondotta G., che ne era membro, consacrò molta parte del suo lavoro, fino a suscitare l'interesse non certo benevolo delle autorità ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...