ARDIGÒ, Achille
Roberto Cipriani
La formazione
Nacque a San Daniele del Friuli (provincia di Udine) il 1° marzo 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, [...] ecclesiale di impegno culturale) e partecipò alla fondazione della Democrazia cristiana (DC) a Bologna. Dal dicembre 1944 al interne del CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro).
Apprezzò molto il pontificato di Giovanni XXIII, la ...
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Marx, Karl
Stefano De Luca
Il teorico del materialismo storico e del comunismo
Marx fu un uomo di formidabili passioni intellettuali e politiche, che si alimentavano a vicenda. Egli fu al tempo stesso [...] del capitalismo. Il nucleo teorico è rappresentato dalla dottrina del valore/lavoro (ripresa dagli economisti inglesi del 18° e del 19° secolo conflitti sociali.
Ciò permetterà infine di abolire lo Stato e di instaurare una democrazia dei produttori. ...
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Luigi Zoja
Il ritorno del tribalismo
Nazionalismi, xenofobia e razzismo stanno risorgendo in tutta Europa, l’aggressività sopravanza il benessere pacifico e la democrazia. E tra i giovani, la disoccupazione [...] al benessere pacifico e ai grigi meccanismi della democrazia.
Intascato un benessere frutto dell’abbattimento di frontiere riprendeva l’impiego. Oggi l’economia riprende, ma il lavoro diminuisce: il maggiore successo economico del 21° secolo è ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] affermarono le grandi linee del liberalismo e della democrazia, la nazione si affiancò come personalità politica e che s’impose dopo il 1760, a lungo osteggiata dai lavoratori, permettendo un considerevole risparmio di manodopera e insieme l’impiego ...
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In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo [...] si è svolto nel tempo nel nostro Paese, questo coinvolgimento dei lavoratori nei processi decisionali endoaziendali è stato considerato come espressione di democrazia industriale, ossia come metodo da utilizzare sia per far pesare gli interessi ...
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età Ciascuno dei periodi in cui si divide la vita umana e, per estensione, anche quelli in cui si articola lo sviluppo del mondo.
L’e. dell’uomo
Una delle classificazioni è quella che distingue una e. [...] coniugate o in complesso secondo le peculiari esigenze di lavoro, per determinare i quozienti specifici di fecondità per semplici e buone di costituzione (monarchia, aristocrazia, democrazia) alle perverse (tirannide, oligarchia, oclocrazia) veniva ...
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Letterato e sociologo (Collegno 1896 - Roma 1979). Prof. di italiano all'univ. di Londra dal 1920 al 1939, insegnò all'univ. di Messina e quindi di Firenze la dottrina generale dello stato (denominata [...] creato e diretto a Firenze il Centro di studî sui problemi del lavoro. Si è occupato anche di letteratura italiana e inglese. Tra Lo spettacolo come forma di socialità (1951); La democrazia e la politica di massa (1952); Discussion sans marchandage ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] ivi 1984; B. Maggi, Questioni di organizzazione e di sociologia del lavoro, Torino 1984; AA.VV., Profili dell'Italia repubblicana, Roma 1985; F. Martinelli e G. Pieretti, ivi 1985; I limiti della democrazia, a cura di R. Scartezzini, R. Germani e R. ...
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SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
Gianni Statera
Le origini. - Le origini di quel settore specialistico dell'analisi sociologica che si dice s. della c. si delineano, nel Novecento, nella seconda metà [...] coloro che hanno visto nei mass media una nuova alba di democrazia e coloro che invece vi hanno visto lo strumento di un beni domestici; mariti, parenti di sesso maschile o colleghi di lavoro più anziani nel campo degli affari pubblici) e il peso ( ...
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SOCIOLOGIA DELLA LETTERATURA
Romolo Runcini
. Una disciplina critica nuova, come la s. della l., incontra le prime difficoltà nella stessa definizione del suo statuto epistemologico. Essendo nuova, [...] dell'Italia e della Germania. Nello scontro armato della democrazia e del fascismo in Spagna gl'intellettuali europei e americani De Castris, Modelli sociologici e critica della letteratura, in Lavoro critico, 2, 1975; E. Golino, Letteratura e classi ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...