Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Gaetano Mosca
Pierpaolo Portinaro
Gaetano Mosca, professore di diritto pubblico e studioso di scienza politica, è il caposcuola di quella che da lui è stata denominata dottrina della classe politica [...] concorrenza e del conflitto, fino alla raccolta di scritti intitolata alle Lotte dellavoro (1924).
peraltro rimproverava un’eccessiva apertura di credito nei confronti della democrazia, che lo studioso francese aveva avuto modo di osservare negli ...
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CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Silvia Pizzetti
Nato a Milano il 6 dic. 1851, da Giovanni Cornaggia Medici e da Luigia Castiglioni, erede di una antica famiglia milanese risalente al XIII [...] colonne del suo giornale nel corso del 1900-1901, contro i giovani del movimento della democrazia cristiana. All'alba del nuovo dellavoro), egli svolse il proprio mandato in modo del tutto personale e indipendente, secondo la logica propria del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Claudio Napoleoni
Riccardo Bellofiore
Claudio Napoleoni è una delle voci più significative dell’economia politica italiana, nell’ambito della quale ha svolto una funzione essenziale, critica e ricostruttiva [...] da sprechi e parassitismi, e dall’estensione patologica dellavoro improduttivo, ed è dunque cresciuta meno di quanto teoria politica la conclusione, preveggente, è che tra capitale e democrazia si dà opposizione e non armonia.
Di notevole interesse l ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Manlio Rossi-Doria
Emanuele Bernardi
Manlio Rossi-Doria è stato un economista ‘sui generis’, una delle poche figure del 20° sec. che sono riuscite a coniugare lo sguardo analitico con l’impianto interdisciplinare, [...] a Roma, s’impegnò da un lato a fare un bilancio dellavoro già svolto dall’Istituto, dall’altro a rilanciare gli studi e e relazioni politiche e culturali con figure cattoliche della Democrazia cristiana (tra le quali Mario Bandini, Emilio Colombo, ...
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DONATI, Giuseppe
Giuseppe Ignesti
Nacque a Granarolo Faentino (ora frazione di Faenza, prov. di Ravenna) il 5 genn. 1889, da Severo e Domenica Baccarini, terzogenito tra cinque fratelli. Le condizioni [...] persuaso che "la Democrazia Cristiana come compito politico e sociale autonomo aveva finito".
Al termine del conflitto il D. aveva assunto, presso il Comune di Venezia, l'incarico di direttore dell'ufficio dellavoro e della commissione comunale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Gabrieli
Massimo Campanini
Nel 20° sec. l’arabistica italiana ha prodotto numerosi studiosi di livello internazionale che hanno anche insegnato in università arabe e islamiche: tra questi [...] per es. negli studi sul mondo barbaresco, emergono le costanti dellavoro di Gabrieli: l’eurocentrismo (i turchi ottomani sono «barbari», si cercherebbe invano nell’odierna esplosione del nazionalismo orientale. La democrazia è oggi in tutto l’Oriente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Salvatorelli
Angelo d'Orsi
Figura a lungo quasi dimenticata, Luigi Salvatorelli da qualche anno ha ritrovato un suo posto nella storiografia e nel dibattito culturale. La politica costituisce [...] e della partecipazione diretta (il militante).
Nel suo lavoro, lo studioso umbro cercherà di muovere da un’attitudine che per il Salvatorelli del tempo doveva essere un grande partito della democrazia, con uno sguardo antinazionalistico ...
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LOMBARDO-RADICE, Giuseppe
Franco Cambi
, Nacque a Catania il 24 giugno 1879 (ma fu registrato all'Ufficio di stato civile in ritardo, sotto la data del 28 giugno) da Luciano Lombardo, modesto impiegato, [...] queste istanze e si qualificava come una palestra di democrazia, di emancipazione, di libertà contro ogni settarismo la natura ludico-fantastica del bambino, il "fanciullo poeta", reclamando al centro dellavoro scolastico le attività espressive; ...
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FELICI, Periele
Riccardo Burigana
Nacque il 1ºag. 1911 a Segni, in provincia di Roma, primogenito di Luigi, geometra agrimensore, e di Anna Roscioli, casalinga. La sua fanciullezza fu segnata dalla [...] si colloca l'inizio del rapporto d'amicizia con Giulio Andreotti, uno dei leader della Democrazia cristiana più vicini alla gennaio 1960 la crisi cardiaca di Tardini comportò un aggravio dellavoro dei F. e l'intensificarsi dei suoi rapporti con ...
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CARAPELLE, Aristide
Alessandro Albertazzi
Nacque a Napoli il 18 marzo 1878 da Carlo e Ambrogia Lattuada. Laureatosi in giurisprudenza nell'università di Palermo nel 1901, l'anno dopo entrò per concorso [...] dal liberale di destra Buonocore al ministro delLavoro, Beneduce, e al ministro dell'Agricoltura, Bari 1967, pp. 527 s.; E. A. Rossi, Dal Partito popol. alla democrazia cristiana, Bologna 1969, pp. 196 ss.; L. Pierantozzi, I cattolici nella storia d ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...