Potere
Steven Lukes
Introduzione
Il significato più generale del concetto di 'potere' si ritrova nel Sofista di Platone, in cui si afferma che il potere è "la definizione dell'essere", il tratto distintivo [...] - come quando in un determinato settore del mercato dellavoro i lavoratori organizzati limitano le alternative di quelli non a una mancanza di riserve oppure ad una mancanza di democrazia? In sintesi, se un intervento esterno potesse far cessare ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] feudali e irrilevanza della nobiltà di nascita, morale dellavoro antiaristocratica, diffusione di nuovi diritti e di democrazia locale. Esiste, e prospera, la 'cosa', la figura sociale del borghese, trasferita e potenziata; non ha diffusione, nelle ...
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ASSOCIAZIONE
Pierpaolo Donati e Diana Vincenzi Amato
Sociologia
di Pierpaolo Donati
L'associazione come espressione della vita sociale
Tradizionalmente lo studio dell'associazione umana è stato svolto [...] misura in cui si sviluppa la divisione dellavoro sociale. Là dove la divisione dellavoro è scarsa, l'associazione è data l'associazione diventa uno stile di vita, per erigere una democrazia che sappia realizzare il massimo di sinergia fra libertà, ...
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Burocrazia
Martin Albrow
Lineamenti generali del fenomeno
Definizioni classiche
Affermare che la burocrazia è antica quanto la storia umana significa soltanto fare della vuota retorica. Affermare invece [...] si accordava effettivamente con la sostanza solo nella democrazia. In quanto forma contrapposta al popolo era una una conclusione simile quando fa riferimento alla divisione dellavoro necessaria nelle corporazioni, ma Marx sviluppa questo concetto ...
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Poverta
Irma Adelman
Nicola Negri
di Irma Adelman, Nicola Negri
POVERTÀ
Economia di Irma Adelman
Definizione del concetto
La povertà è uno stato di indigenza assoluta o relativa, e include oltre [...] l'esistenza di una interconnessione tra i mercati dellavoro e i mercati del credito nelle aree rurali; ciò dà luogo origini sociali della dittatura e della democrazia. Proprietari e contadini nella formazione del mondo moderno, Torino 1969).
Murray ...
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Donna
Simonetta Piccone Stella
di Simonetta Piccone Stella
Donna
sommario: 1. Introduzione. 2. Il coinvolgimento negli accadimenti mondiali. 3. L'evoluzione dell'istruzione. 4. Il rapporto fra occupazione [...] e consumare sembra dominare su tutto.
Sul versante del mercato dellavoro - l'ambito nel quale il sesso femminile ha dopo la seconda guerra mondiale, come l'Italia, o le democrazie ex coloniali, ad esempio l'India, la Svizzera soltanto nel 1971 ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] dopo, Adam Smith analizza il processo della divisione dellavoro e le sue conseguenze - un processo che nel corso dell'Ottocento, e che ha la sua base nella democrazia liberale, nel progresso scientifico e nell'industrialismo; in virtù di essa ...
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Classi e stratificazione sociale
Frank Parkin
Introduzione
Le teorie delle classi e della stratificazione sociale hanno sempre occupato un posto di primaria importanza nella storia delle scienze sociali [...] per sistemi così diversi come il capitalismo del welfare, la democrazia sociale, il fascismo, il socialismo di incentra sulle diseguaglianze di classe che derivano esclusivamente dalla divisione dellavoro. Non vi è posto in esso per la proprietà ...
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Stampa
Martyn Lyons
Introduzione
L'invenzione della stampa rappresenta una delle numerose svolte che segnarono sia la storia materiale del libro occidentale, sia l'evoluzione del rapporto tra lettore [...] venne così istituzionalizzato e separato dai ritmi dellavoro e della vita familiare. Le letture the mass reading public, 1800-1900, Chicago 1957 (tr. it.: La democrazia tra le pagine: la lettura di massa nell'Inghilterra dell'Ottocento, Bologna ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] del cristianesimo, l'uomo sovrano, ma in quanto ente estraneo [als fremden Wesen], distinto dall'uomo effettivo, diventa nella democrazia solo grazie a esso che l'attività, e il prodotto dellavoro di ogni individuo, diventano per lui un'attività e un ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...