Operai
Aris Accornero
Alle origini
Gli operai, insieme agli industriali, sono i protagonisti del processo di industrializzazione e costituiscono pertanto uno dei gruppi fondativi della società industriale. [...] .: La democrazia in America, Milano 1982).
Tolliday, S., Zeitlin, J. (a cura di), Between Fordism and flexibility, Oxford 1986.
Touraine, A., L'évolution du travail ouvrier aux usines Renault, Paris 1955 (tr. it.: L'evoluzione dellavoro operaio alla ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] e organizzazione dellavoro, con l'importante assenza, tuttavia, rispetto all'Occidente, del momento ., Il potere e l'autorità, Firenze 1974.
Michels, R., Studi sulla democrazia e sull'autorità, Firenze 1933.
Milgram, S., Obedience to authority, New ...
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Mobilità sociale
Antonio De Lillo
Introduzione
Una definizione della mobilità sociale che sia condivisa da tutti coloro che hanno affrontato questo tema è, probabilmente, impossibile da trovare. Un [...] sociali e offra ampie opportunità di ascesa. L'assioma sul quale Lipset e Bendix fondano il loro lavoro è che le democrazie industriali del XX secolo sono quelle che garantiscono la maggior quantità di mobilità sociale rispetto a tutte le altre ...
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Impiegati e funzionari
Martin Baethge
Problemi di definizione e prospettive
Come dimostra la storia dell'espressione 'colletti bianchi', la categoria impiegatizia costituisce un oggetto di studio relativamente [...] quali si è orientata, e si è esaurita, la sociologia empirica dellavoro e dell'industria, quando si è occupata degli impiegati. Anche per Demokratie, Göttingen 1977 (tr. it.: Impiegati tra fascismo e democrazia, Napoli 1982).
Kocka, J. (a cura di), ...
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La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] Di conseguenza a esso si dedica la parte più consistente dellavoro, con particolare attenzione a casi oggi emblematici. A prima come Stato nazionale, a prescindere dal grado di effettiva democrazia al suo interno, l’iter di emancipazione femminile e ...
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Devianza
Stanley Cohen
Introduzione: il problema della definizione
A differenza di molti concetti della sociologia ('status', 'società', 'classe sociale') e delle scienze sociali in genere ('povertà', [...] frustrazioni e le ineguali opportunità di successo generate dalle democrazie industriali avanzate) con un micromodello derivato da una teoria campo dell'istruzione o in quello dellavoro; la teoria del controllo suggerisce programmi più conservatori, ...
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Volontariato
Reciprocità che supera la mera filantropia
La realtà del volontariato in Italia
di Valerio Melandri e Giorgio Vittadini
21 marzo
Il rapporto presentato dal CENSIS e dalla Fondazione Ozanam-De [...] servizi secondo principi di solidarietà, utilità collettiva, democrazia interna e attenzione alle varie forme di esclusione dei volontari prestano servizio nei paesi più poveri del mondo; metà dellavoro viene svolto fuori dalle grandi città, spesso ...
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Sistema sociale
Richard Münch
L'approccio sistemico alla realtà sociale
Parlare di 'sistemi sociali' presuppone l'applicazione della teoria generale dei sistemi all'analisi della realtà sociale (v. [...] nazionale i ruoli di venditori e compratori, imprenditori e lavoratori, una democrazia politica i ruoli di governo e opposizione, di far fronte alla scarsità di risorse attraverso la divisione dellavoro e lo scambio di beni e servizi su mercati ...
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Dahrendorf, Ralf. - Nasce nel maggio del 1929 ad Amburgo. Cresciuto sotto il nazismo, ma educato da un padre convinto socialdemocratico, ha tempo di svolgere la sua parte nella resistenza. Consegue la [...] vengono affrontati i problemi connessi al futuro dello stato sociale e al futuro dellavoro. Problemi che, almeno in parte, rientrano nel volume La democrazia in Europa (1992), nel quale - pressati dalle domande di Lucio Caracciolo - Dahrendorf, Ralf ...
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ARDIGÒ, Achille
Roberto Cipriani
La formazione
Nacque a San Daniele del Friuli (provincia di Udine) il 1° marzo 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, [...] di impegno culturale) e partecipò alla fondazione della Democrazia cristiana (DC) a Bologna. Dal dicembre 1944 al del CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e delLavoro).
Apprezzò molto il pontificato di Giovanni XXIII, la realizzazione del ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...