ARDIGÒ, Achille
Roberto Cipriani
La formazione
Nacque a San Daniele del Friuli (provincia di Udine) il 1° marzo 1921. Il padre, Mario, era nipote del filosofo positivista, dapprima prete e poi ateo, [...] di impegno culturale) e partecipò alla fondazione della Democrazia cristiana (DC) a Bologna. Dal dicembre 1944 al del CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e delLavoro).
Apprezzò molto il pontificato di Giovanni XXIII, la realizzazione del ...
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Marx, Karl
Stefano De Luca
Il teorico del materialismo storico e del comunismo
Marx fu un uomo di formidabili passioni intellettuali e politiche, che si alimentavano a vicenda. Egli fu al tempo stesso [...] lavoròdel movimento del di lavoro e del materialismo storico è il Manifesto del unificazione del genere dellavoro occorso per produrle. Ma il lavorolavorare (la forza-lavoro) lavorare.
A differenza delle altre merci, però, la forza-lavoro ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] un codice, si affermarono le grandi linee del liberalismo e della democrazia, la nazione si affiancò come personalità l’introduzione delle macchine decadde il vecchio sistema dellavoro a domicilio, esercitato soprattutto nelle campagne, sotto ...
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In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo [...] coinvolgimento dei lavoratori nei processi decisionali endoaziendali è stato considerato come espressione di democrazia industriale, scolastica, composto di docenti e di esperti del mondo dellavoro, delle professioni e della ricerca scientifica ...
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Letterato e sociologo (Collegno 1896 - Roma 1979). Prof. di italiano all'univ. di Londra dal 1920 al 1939, insegnò all'univ. di Messina e quindi di Firenze la dottrina generale dello stato (denominata [...] , ha creato e diretto a Firenze il Centro di studî sui problemi dellavoro. Si è occupato anche di letteratura italiana e inglese. Tra le sue opere: Le lettere italiane del nostro secolo (1929); Il teatro inglese (1933); Una rivoluzione mancata (1948 ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] , ivi 1984; B. Maggi, Questioni di organizzazione e di sociologia dellavoro, Torino 1984; AA.VV., Profili dell'Italia repubblicana, Roma 1985 F. Martinelli e G. Pieretti, ivi 1985; I limiti della democrazia, a cura di R. Scartezzini, R. Germani e R. ...
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SOCIOLOGIA DELLA LETTERATURA
Romolo Runcini
. Una disciplina critica nuova, come la s. della l., incontra le prime difficoltà nella stessa definizione del suo statuto epistemologico. Essendo nuova, [...] realtà. La concezione materialistico-storica dellavoro come attività unitaria fondamentale dell' totalitari dell'Italia e della Germania. Nello scontro armato della democrazia e del fascismo in Spagna gl'intellettuali europei e americani si rendono ...
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Giornalismo
DDenis Hamilton
di Denis Hamilton
Giornalismo
sommario: 1. Natura, importanza e compiti del giornalismo. 2. Il giornalismo e il suo pubblico. Il gusto popolare. 3. Il giornalismo e i mutamenti [...] 'informazione ‛simpatetica' sulle questioni che agitano il mondo dellavoro, e in particolare su quei conflitti di cui i sempre meglio istruiti: se, come prevede la teoria della democrazia, ai giornali viene riconosciuto il rango loro dovuto, allora ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] del monopolio del sapere in una società divisa in classi e con una netta divisione fra lavoro manuale e lavoro nazismo, in difesa dei rivoluzionari spagnoli, e fa l'elogio della democrazia, diventa egli stesso un traditore? e Nizan, nel momento in ...
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Popolo
Mario Caravale; Claudio Cesa
di Mario Caravale e Claudio Cesa
POPOLO
Antichità e Medioevo di Mario Caravale
Età antica
a) Il demos greco
La storiografia ha da tempo sottolineato la pluralità [...] delle guerre e delle rivoluzioni, ma anche quelli dellavoro; la permanenza, a sua volta, può essere spiegata Volkstumsideologie, Frankfurt a.M. 1971.
Fantechi, A., Trasformazione del concetto di democrazia e di popolo, Firenze 1938.
Fritz, G., L' ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
democratico
democràtico agg. e s. m. [dal gr. δημοκρατικός] (pl. m. -ci). – 1. a. agg. Della democrazia, che si ispira o è conforme ai principî fondamentali della democrazia: governo, regime d.; partito d., e, al plur., i partiti d., le forze...