GAVA, Silvio
Uomo politico, nato a Vittorio Veneto il 25 aprile 1901. Avvocato. Dal 1919 iscritto al Partito Popolare Italiano. Senatore per la Democrazia Cristiana nella prima legislatura repubblicana [...] e nelle successive, è stato ministro per l'Industria e il commercio nell'ultimo gabinetto De Gasperi (luglio 1953), del Tesoro nel gabinetto Pella (agosto 1953) e nei successivi gabinetti Fanfani (gennaio ...
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Cavallotti, Felice Carlo Emanuele
Scrittore e uomo politico (Milano 1842 - Roma 1898). Di estrazione piccolo borghese (il padre era impiegato nell’amministrazione finanziaria del Regno Lombardo-Veneto), [...] «cane da guardia». Nello stesso tempo sostenne la Lega della democrazia, sorta nel 1879 sotto l’egida di Garibaldi, rilanciò la 1882, e nel 1883 fu tra i promotori del Fascio della democrazia, che poi diresse insieme a Giovanni Bovio e Andrea Costa. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] tra cui spiccano per importanza le casse rurali e le società di mutuo soccorso; dall’altro dalla corrente della ‘democrazia cristiana’ che, traendo impulso dall’enciclica sociale di Leone XIII Rerum novarum (1891), raccoglie gli ambienti più avanzati ...
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totalitarismo Sistema politico autoritario, in cui tutti i poteri sono concentrati in un partito unico, nel suo capo o in un ristretto gruppo dirigente, che tende a dominare l’intera società grazie al [...] sistematico del terrore come strumento di governo. In questo senso i regimi moderni di t. si differenziano non solo dalla democrazia, ma anche dall’autoritarismo, nel quale sono presenti alcuni di questi elementi ma non tutti assieme e con lo stesso ...
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Storico e uomo politico francese (Verneuil, Seine-et-Oise, 1805 - Cannes 1859), tra i maggiori esponenti del liberalismo ottocentesco. Autore di studi sulla democrazia e sulla società americane (De la [...] démocratie en Amérique, 1835; Démocratie en Amérique, 1840), in realtà riflessioni sulla società occidentale, fu più volte eletto deputato (1839, 1842, 1846); fu membro dell'assemblea costituente (1848) ...
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Partito democratico del lavoro (PDL)
Partito democratico del lavoro
(PDL) Partito politico italiano attivo tra il 1943 e il 1948. Il gruppo della Democrazia del lavoro, di orientamento progressista [...] moderato, social-riformista, fu fondato nell’aprile 1943 a Napoli, in casa di F. Cerabona, attorno a esponenti del mondo politico prefascista quali I. Bonomi, M. Ruini, E. Molè ecc. Presente soprattutto ...
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Movimento comunista internazionale. - Lo scioglimento dell'Ufficio d'informazione (noto in Occidente sotto il nome di Cominform), nell'aprile 1956, fu giustificato con la situazione mondiale maturata negli [...] iniziativa del proletariato dell'Occidente, rivendicando la transizione non-violenta al socialismo, nelle condizioni offerte dalla democrazia borghese; ha sottolineato anche il ruolo della coesistenza, mentre ha negato la possibilità che la strategia ...
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FORLANI, Arnaldo
Giovanni Gay
Uomo politico, nato a Pesaro l'8 dicembre 1925. Laureato in giurisprudenza all'università di Urbino, ha ricoperto inizialmente varie cariche periferiche nella Democrazia [...] nel governo Craxi (agosto 1983-marzo 1987). Nel 1989, a seguito di una redistribuzione del potere all'interno della Democrazia cristiana, determinata dalla volontà di opporsi alla politica di De Mita (segretario del partito e presidente del Consiglio ...
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aristocrazia
Francesco Tuccari
Il potere per nascita e per merito
Il termine aristocrazia significa letteralmente "governo dei migliori". In senso più ampio, esso indica anche una specifica classe sociale, [...] dei suoi reggenti; la seconda era quella di essere una forma di governo basata, a differenza della monarchia e della democrazia, sul potere e la preminenza di un numero ristretto di persone. Non per questo, tuttavia, l'aristocrazia era del tutto ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi [...] fra i principi del mercato e le esigenze di giustizia sociale avanzate dal movimento operaio.
Così, dopo quello con la democrazia, l’incontro fra s. e liberalismo, che nel 19° sec. sembrava impossibile, riscattò del tutto la gran parte dei partiti ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
non-democrazia
(non democrazia), s. f. La contraddizione, l’antitesi della democrazia, di un sistema politico democratico. ◆ «Che razza di democrazia è una democrazia dove la minoranza conta più della maggioranza e dove, contando più della...