Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Balbo
Maria Fubini Leuzzi
Tra le figure più note del 19° sec. in Italia, Cesare Balbo si distingue per la complessa personalità, poco riducibile a schemi: protagonista del Risorgimento, provvisto [...] nei suoi scritti e nel suo operato il cammino che fu percorso più tardi da altri, cattolici liberali, popolari, democristiani, in un diverso contesto dottrinario, politico e sociale.
Balbo fu un liberale cattolico e legittimista, non ci risulta abbia ...
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JACINI, Stefano
Giuseppe Ignesti
Nacque a Milano, il 3 nov. 1886, da Giovanni Battista e da Carolina Cavi, primo di sei figli, in una famiglia della più cospicua nobiltà (dal 1880) agraria lombarda, [...] Partito popolare europeo, in Storia e politica, XVIII (1979), f. 2, pp. 290-299; R. Orfei, L'occupazione del potere. I democristiani '45-'75, Milano 1976, pp. 19, 29, 76; G. Vecchio, I cattolici milanesi e la politica, Milano 1982, passim; M. Tesini ...
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Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] prese il 32,5%, la DC il 26,9%, il PSI il 13,4%) a capo di una giunta pentapartito composta di democristiani, socialisti, repubblicani e socialdemocratici. Nelle elezioni comunali del 1995, le prime con l'elezione diretta del sindaco, venne eletto l ...
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Mafia
Salvatore Lupo
La parola e la cosa
La parola 'mafia' compare per la prima volta, nel 1863, in una commedia popolare siciliana di grande successo, I mafiusi de la Vicaria, e già nel 1865 viene [...] epocale.
Qui i commissari socialisti e comunisti riescono a dare il tono alla discussione, scarsamente contrastati dai democristiani. Il caso Giuliano, le protezioni godute dal bandito negli apparati istituzionali, il suo rapporto con le forze ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] da altri saggi. Quello che in questo paragrafo desidero approfondire sono tre componenti di lungo periodo della concezione democristiana dell’economia così come essa si manifestò dal secondo dopoguerra in poi: a) europeismo; b) statalismo e appoggio ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il miracolo economico italiano
Andrea Villa
Lo storico britannico Eric J.E. Hobsbawm (1917-2012), nel suo celebre volume Age of extremes. The short twentieth century, 1914-1991 (1994) ha definito il [...] minatori: 139 di loro erano italiani che lavoravano nelle gallerie senza alcuna protezione.
Sulla spinta dei dirigenti democristiani di origine meridionale, dalla metà degli anni Sessanta il governo intervenne stanziando notevoli cifre per cercare di ...
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«América, no invoco tu nombre en vano»
(Pablo Neruda, Canto general)
Il nuovo corso latinoamericano
di Gianni Minà e Gennaro Carotenuto
3 gennaio
Il governo argentino dà mandato alla Banca centrale [...] , imperniata sull'alleanza tra Partito socialista e Democrazia cristiana. Nelle prime due legislature i presidenti sono stati democristiani: Patricio Aylwin e Eduardo Frei Rúiz-Tagle, figlio di Eduardo Frei Montalva (presidente dal 1964 al 1970 ...
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DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] , per sollecitare subito una disposizione positiva della pubblica opinione e una presa di posizione in tal senso dei democristiani, facendo conto anche sul fatto che la costituzione, attraverso la procedura dei primi tre scrutini con il quorum ...
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Militari
Gianfranco Pasquino
Premessa: la sfera militare e la modernizzazione
Guerre, soldati, comandanti militari sono sempre esistiti. I soldati, sebbene riluttanti, spesso sono stati costretti a [...] non è mai stato precluso agli ufficiali italiani, eletti in Parlamento sia nelle file dei missini che in quelle dei democristiani, tranne un'unica eccezione per i comunisti. Per quanto talvolta sollecitate a svolgere un ruolo più attivo, in special ...
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LA MALFA, Ugo
Roberto Pertici
Nacque a Palermo, il 16 maggio 1903, da Vincenzo e da Filomena Imbornone.
Il padre era appuntato di Pubblica Sicurezza; la madre, proveniente da famiglia agiata, anche [...] riserva valutaria, ma come base per investimenti produttivi: in tale prospettiva marcò il suo disaccordo (in sintonia con i democristiani P. Saraceno ed E. Vanoni) dalla linea seguita dal ministro del Tesoro, G. Pella.
Dopo le dimissioni del quinto ...
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sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La mano che è dalla parte corrispondente al...
democristianeria
s. f. (iron. spreg.) Maniera di gestire l’attività politica propria dei democristiani; atteggiamento o comportamento da democristiano. ◆ anche nella composizione dell’esecutivo, ci sono indizi pesanti di qualcosa di molto...