INERZIA
Federigo ENRIQUES
Giovanni junior GENTILE
. Secondo il senso comune l'inerzia della materia contiene in sé questa duplice veduta: che la materia non può essere mossa da uno stato iniziale di [...] viene esplicitamente detto che il moto rettilineo nel vuoto andrebbe all'infinito (Phys. IV, 6-9). Ma la concezione democritea dell'inerzia non fu compresa da Aristotele, che elaborò per proprio conto una dottrina del moto, ispirata alla fisica del ...
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AVERANI, Niccolò
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Nato in Firenze verso la metà del '600 da Giovanni Francesco e da Margherita Sacchettini, insieme con i fratelli Benedetto e Giuseppe fu affidato al p. Glaria ed educato nel collegio [...] e metafisica, la prima di valore assoluto, la seconda legata a sistemi opinabili, tanto a quello aristotelico quanto a quello democriteo ecc.; e tra metafisica e fisica, quest'ultima sottratta all'ipoteca della prima. In sostanza, una indiretta, ma ...
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L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] ed eterni); il m. locale o di traslazione ha per Aristotele la priorità sulle altre forme di mutamento. Nella fisica democriteo-epicurea, poi in quella di origine galileiana e cartesiana, il m. si definisce non come passaggio da potenza ad atto ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] al corpo e del suo passaggio dall’uno all’altro corpo in rinnovate esistenze (metempsicosi). A questa concezione si oppone l’atomismo democriteo che considera anche l’a. come un aggregato di atomi, più piccoli, lisci e mobili degli altri, destinato a ...
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Ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l’uomo considerato nella sua singolarità.
Diritto
Nel diritto internazionale, il tema della condizione giuridica dell’i. [...] , dalla cui aggregazione e separazione dipendono rispettivamente la generazione e la distruzione. Aristotele notò che l’atomo democriteo, per quanto piccolo, è pur sempre ulteriormente divisibile in quanto realtà materiale, estesa, senza un interiore ...
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COLONNA, Camillo
Augusto De Ferrari
Nacque nella seconda metà del sec. XVI; era un fratello minore di Pier Francesco duca di Zagarolo (vedi docc. pubblicati da G. Costa, 1964, pp. 213 s.; comunicazione [...] di certi fenomeni naturali; conobbe la teoria dei punti matematici; concordò col Caramuel nel suo tentativo di conciliare l'atomismo democriteo con la dottrina platonica delle idee, e nell'ammettere in via di ipotesi probabile una teoria, anche se in ...
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relazione
In generale, ogni rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due contenuti di pensiero. È un concetto filosofico tra i più problematici e ricchi di storia. Il problema della [...] Gassendi e La Mothe le Vayer. Trovando un prezioso alleato nella rivoluzione scientifica, che sulla base dell’atomismo democriteo introduce la distinzione tra qualità primarie e qualità secondarie degli oggetti, e facendo di queste ultime qualcosa di ...
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Uno dei maggiori rappresentanti della più antica filosofia greca. Nacque, secondo testimonianze quasi unanimi, in Abdera. Però regnano incertezze sia sulla data della nascita (fra il 470 e il 457 a. C.) [...] Berlino 1922. Un'edizione dei frammenti etici ha dato P. Natorp, Die Ethika des Demokritos, Marburgo 1893. Per gli scritti pseudo-democritei che si possono attribuire a Bolo di Mende, v. la stessa opera del Diels, II, nei Nachträge; M. Wellmann, Die ...
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PLATONE e ARISTOTELE
F. Adorno
F. Adorno
Sono raccolte in questo articolo le notizie, contenute nelle opere dei due filosofi, che interessano la storia delle arti figurative è la terminologia critica. [...] principi intelligenti (il perché), ma condizioni logiche che permettano di rendersi conto del costituirsi del reale (l'atomismo democriteo, ad esempio), sul piano gnoseologico reali sono, invece, le cose quali appaiono alla coscienza e quali, dunque ...
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MARSILI, Antonio Felice
Marta Cavazza
MARSILI (Marsigli), Antonio Felice. – Nacque a Bologna il 30 maggio 1651, e non nel 1649 come riportano Fantuzzi e quanti lo hanno seguito. Era il figlio primogenito [...] insegnò la natura» (Delle sette, ed. Piaia, pp. 97 s.). Se la proposta del M. di inglobare l’atomismo democriteo (liberato dal tradizionale e infondato connubio con l’«empio» epicureo) nella cultura cattolica è stata giudicata un corollario delle ...
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democriteo
democritèo agg. e s. m. – Relativo al filosofo greco Demòcrito (vissuto tra la metà del sec. 5° e la metà del sec. 4° a. C.); seguace delle dottrine di Democrito.
horror vacui
〈òrror vàkui〉 (lat. «orrore del vuoto»). – Frase con la quale si espresse un concetto fondamentale della fisica aristotelica che, in polemica con la fisica democritea, asseriva l’inesistenza di spazî vuoti (la natura aborre dal...