paideia
Traslitt. dal gr. παιδεία, der. di παῖς παιδός «ragazzo». Il termine, che nell’accezione originaria è l’equivalente di «educazione», assunse ben presto in Grecia il significato di «formazione [...] ornamento (κόσμος) quando si è felici, un rifugio quando si è infelici», come si legge in un frammento attribuito a Democrito (framm. 68 B 180 Diels-Kranz). Secondo il modello ispiratore greco, che da Platone e Isocrate al tardo ellenismo ha assunto ...
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MECCANICISMO e VITALISMO
Giuseppe Montalenti
. La concezione materialistica, monista dell'universo (v. materialismo; monismo) implica l'esclusione di ogni elemento metafisico nell'interpretazione dei [...] del corpo e sono la causa dei suoi movimenti. Quest'anima corporea è mortale e si dissolve col corpo. Democrito aveva in mente soprattutto l'uomo, come rappresentante degli esseri vivi, e si occupò particolarmente delle capacità conoscitive, senza ...
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cometa
comèta [Lat. cometa, dal gr. kométes "chiomato"] [ASF] Corpo celeste gravitante intorno al Sole secondo le leggi di Keplero, come i pianeti, dai quali però differisce sia per le caratteristiche [...] astri hanno perduto quel carattere sotto molti aspetti misterioso ed enigmatico loro attribuito nel passato. Anassagora e Democrito attribuivano i loro splendori a un concorso di più pianeti, mentre Aristotele le riteneva esalazioni emanate dalla ...
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fuoco
Nel pensiero scientifico greco, sulla linea speculativa della scuola ionica, che cercava l’unico principio materiale delle cose, il pitagorico Ippaso di Metaponto (5° sec. a.C.) pose il f. come [...] «radici» di tutto (terra, acqua, aria, f.), che dovevano poi rimanere per molti secoli i tipici elementi delle cose; e Democrito di Abdera, fra gli infiniti elementi originari delle cose, da lui detti atomi, ammise quelli di f., piccoli e di forma ...
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GRAVITAZIONE
Paolo Straneo
. La caduta dei corpi pesanti (gravi) sulla Terra rientra come caso particolare nel fatto generalissimo che due masse in presenza, poste comunque nello spazio, sono sollecitate [...] tutto pieno, risulta ancora un'attrazione tra i simili.
La medesima legge di attrazione delle materie simili compare nel sistema di Democrito (verso il 400 a. C.). Qui si ha un sistema di atomi delle più varie forme, che si muovono liberamente nel ...
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Questa espressione, introdotta nella seconda metà del '700 nel linguaggio filosofico, può ricevere significati di estensione assai diversa. Presa nel senso più ristretto, designa le teorie che affermano [...] forse si può scorgere l'influsso nella teoria dell'anno cosmico; soltanto nell'atomismo di Leucippo e di Democrito si formula con precisione un determinismo rigidamente meccanicistico. Invece Platone e Aristotele vedono nella causalità teleologica l ...
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LUCE (lat. lux; fr. lumière; sp. luz; ted. Licht; ingl. light)
Giovanni POLVANI
Giulio Carlo ARGAN
Lo studio delle modalità dei fenomeni luminosi e le ipotesi sulla natura della luce costituiscono [...] immagini, provocata dalla pressione sulla superficie. Una spiegazione in certo modo intermedia fra quelle di Pitagora e di Democrito è proposta da Platone per il quale, dall'occhio e dai corpi illuminati o luminosi, partono rispettivamente effluvî ...
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PLATONE e ARISTOTELE
F. Adorno
F. Adorno
Sono raccolte in questo articolo le notizie, contenute nelle opere dei due filosofi, che interessano la storia delle arti figurative è la terminologia critica. [...] entro i termini di una determinata lotta politica) e un'altra concezione che s'era venuta delineando attraverso un Anassagora e un Democrito, attraverso un Gorgia e un Protagora e che, se da un lato rispondeva a un modo nuovo d'intendere il rapporto ...
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Scienza greco-romana. La scuola di Aristotele
John Vallance
La scuola di Aristotele
La scuola di Aristotele, cosiddetta Liceo o Peripato, ha svolto un ruolo centrale nella storia della scienza; eppure, [...] a criticare i propri maestri (e nel caso di Epicuro le critiche più aspre furono quelle riservate a quegli uomini, come Democrito, verso i quali maggiore era il suo debito).
Nell’età antica l’aristotelismo non fornì ai suoi discepoli lo stesso genere ...
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Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, [...] un essere vero e non sensibile - con le quattro radici di Empedocle, le omeomerie di Anassagora e gli atomi di Democrito - alla natura sensibile e fenomenica, furono un essere assoluto e oggettivo, non relativo al soggetto che lo conosce: quale fu ...
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democrate
demòcrate s. m. [dal gr. tardo δημοκράτης, comp. di δῆμος «demo» e -κράτης «-crate»]. – Nella Costantinopoli bizantina, ciascuno dei capi delle fazioni del circo fra il 5° e il 7° secolo.
democriteo
democritèo agg. e s. m. – Relativo al filosofo greco Demòcrito (vissuto tra la metà del sec. 5° e la metà del sec. 4° a. C.); seguace delle dottrine di Democrito.