Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie dell'origine del linguaggio
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il problema di ricostruire le origini di una determinata [...] genesi del linguaggio che comprende due stadi abbastanza diversi tra loro).
Per quello che riguarda le opinioni di Democrito sul tema del linguaggio, Proclo cita solo gli argomenti che permettono di sostenere la tesi del suo carattere convenzionale ...
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ABDERA di Tracia (v. vol. i, p. 3)
Red.
Città situata tra la foce del fiume Nesto e il lago Bistonis, presso il Capo Bulustra, nella baia di Karagàts.
Secondo la tradizione, la città sarebbe stata fondata [...] Nesto, rese paludosa la regione, che fu perciò completamente abbandonata.
A. è famosa per la scuola filosofica (Leucippo, Democrito, Protagora, Anassarco). Tra i cittadini più notevoli: Ecateo.
Il luogo su cui sorgeva la città, identificato già dalla ...
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SOGGETTO
Guido Calogero
. Termine filosofico di storia assai singolare, essendo giunto a possedere un significato per certi aspetti esattamente antitetico a quello che aveva in origine. Il latino subiectum [...] o "qualità" (come p. es. quelle avvertite dai sensi particolari, colori, suoni, sapori, ecc., già condannate da Democrito come "convenzionali", cioè relative alla natura e situazione dell'organo percipiente), ma non mai il sostrato, comunque ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] naturale. Essi infatti risalgono, nelle loro teorie ontologiche, l'uno al sistema di Eraclito e l'altro a quello di Democrito: la loro distinzione del metafisico dal fisico torna con ciò al grado d'indeterminatezza in cui essa si presentava in quelle ...
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Chimico inglese, fondatore della teoria atomica, nato a Eaglesfield (Cumberland) il 6 settembre 1766, morto a Manchester il 27 luglio 1844. Maestro elementare, s'approfondì poi nelle matematiche e nella [...] tale ipotesi o se invece fu la legge stessa a suggerirgli l'idea di riprendere la vecchia concezione di Leucippo e Democrito adattandola alle nuove esperienze.
Gli storici hanno espresso in proposito pareri discordi; comunque è certo che nel 1803 il ...
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IDOLO (lat. idülum; gr. εἴδωλον, diminutivo di εἶδος, e quindi "piccola immagine", "immagine")
Umberto FRACASSINI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nello stadio naturistico della religione il divino, [...] idolo ha avuto due distinti significati. Il primo è quello che esso ebbe nella gnoseologia dell'atomismo antico. Già Democrito aveva concepito-la sensazione come prodotta da una sorta di emanazione, mediante la quale gli oggetti colpissero gli organi ...
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MUSITANO, Carlo
Cesare Preti
– Nacque a Castrovillari, in Calabria, il 5 gennaio 1635 da Scipione e da Laura Pugliese.
Spinto dai genitori verso la vita ecclesiastica, nella cittadina calabrese – presso [...] luce di una nuova consapevolezza antiperipatetica e antiscolastica, nutrita da frequenti richiami ad auctoritates quali Democrito, Lucrezio e Epicuro. Tali frequentazioni modificarono lentamente le sue passioni intellettuali, spostandole dal campo ...
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scetticismo
La dottrina delle diverse scuole scettiche greche ed ellenistiche la cui tradizione fu iniziata da Pirrone di Elide (➔). Come organica tradizione speculativa, in riferimento alla verità considerata [...] la sua genesi è strettamente legata a quella del soggettivismo stesso: e così scettico è già, in certa misura, Democrito, che, distinguendo nel percepito il soggettivo dall’oggettivo, è condotto infine a dubitare del rigore oggettivo di questa stessa ...
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EUGENI, Marcantonio
Pietro Messina
Nacque a Perugia, nel 1592, da Muzio di Marcantonio e Costanza Cozia. Studiò filosofia nella sua città con N. Leonzi, laureandosi nel 1617 ed entrò a far parte del [...] ; a lui il pittore, nel 1651, raccomandò Cosimo Brunetti, e con lui fu in trattative (1651) per la vendita del suo Democrito.
Fonti e Bibl.: G. Ciampoli, Lettere, Macerata 1666, pp. 118-122, 124-130, 139-143; A. Oldoinus, Athenaeum Augustum, Perusiae ...
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Rappresentazione degli oggetti nello spazio (nel disegno, nella pittura ma anche nella scultura in bassorilievo o altorilievo), in modo da raggiungere l’effetto della terza dimensione su una superficie [...] le scene teatrali per le tragedie di Eschilo, e scrive un commentario di cui si serviranno Anassagora e Democrito per le loro teorie. Insieme alle ricerche prospettiche si elaborano quelle chiaroscurali, studiando le ombreggiature, per dare risalto ...
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democrate
demòcrate s. m. [dal gr. tardo δημοκράτης, comp. di δῆμος «demo» e -κράτης «-crate»]. – Nella Costantinopoli bizantina, ciascuno dei capi delle fazioni del circo fra il 5° e il 7° secolo.
democriteo
democritèo agg. e s. m. – Relativo al filosofo greco Demòcrito (vissuto tra la metà del sec. 5° e la metà del sec. 4° a. C.); seguace delle dottrine di Democrito.