. Corrente filosofica greca, che trasse il nome da Elea (latinamente Velia: v.), città della Magna Grecia. Fondatore della scuola eleatica, secondo la tradizione, fu Senofane di Colofone, che avrebbe in [...] con quello dell'eraclitismo, sul pensiero greco, determinando molti atteggiamenti speculativi del pluralismo naturalistico (Empedocle, Anassagora, Democrito), delle correnti sofistiche e socratiche - in una delle quali, la megarica (v. megarici) esso ...
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Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] I, 15, 69; cfr. H. Diels, Fragm. der Vorsokratiker, 4a ed., II, Berlino 1922, pp. 122-23), che il filosofo greco Democrito (470-370 a. C.) avesse "incorporato nelle sue opere la stele di Achikaros" (allusione a un testo epigrafico del racconto?). Ma ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Botanica
Mauro Zonta
Botanica
Nel mondo arabo medievale, non esisteva una vera e propria botanica, ossia una scienza autonoma dedicata a uno studio sistematico [...] agronomia, anch'essi spesso dipendenti da testi di origine antica o pseudoantica, come il Libro di agricoltura (Geōrgiká) dello Pseudo-Democrito (Bolo di Mende, II sec. d.C.), l'analoga opera di Vindanio Anatolio (V sec. d.C.), l'Agricoltura romana ...
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CRITICA DELL'ARΤΕ (v. vol. Il, p. 946)
M. M. Sassi
A rigore, nell'antichità classica non esiste una c. intesa come «genere» autonomo, con testi suoi propri e una corrispondente definita figura professionale. [...] del V sec. a.C. (quando scrivono sulla pittura e sulla decorazione scenica, anche filosofi come Anassagora e Democrito). Il presumibile carattere manualistico dei primi scritti deve avere fatto posto ben presto (già con Policleto) a spunti estetico ...
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COLONNA, Camillo
Augusto De Ferrari
Nacque nella seconda metà del sec. XVI; era un fratello minore di Pier Francesco duca di Zagarolo (vedi docc. pubblicati da G. Costa, 1964, pp. 213 s.; comunicazione [...] baconiano-galileiano. Era infatti convinto che solo per mezzo del senso l'uomo Può giungere alla conoscenza; l'atomismo di Democrito, di Epicuro e di Lucrezio, più che agli insegnamenti della filosofia d'oltralpe, doveva saldarsi nel pensiero del C ...
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Avogadro, Amedeo
Marco Ciardi
Uno dei fondatori della moderna teoria atomica
Nel 1811 il fisico torinese Amedeo Avogadro formulò una delle ipotesi fondamentali della chimica moderna, quella che stabiliva [...] fossero composti di atomi, le minuscole particelle indivisibili di cui aveva parlato per la prima volta il filosofo greco Democrito. Secondo Dalton, l'unione di un atomo di idrogeno con un atomo di ossigeno determinava la formazione dell'acqua ...
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Particolare forma di energia (energia termica) che si trasmette, si trasferisce, si propaga da un punto a un altro di un corpo, da un corpo a un altro, da un sistema a un altro per il solo effetto di una [...] la quintessenza, che avrebbe svolto un ruolo rilevante nell’interpretazione di alcuni fenomeni termici; nella teoria atomistica di Democrito sono presenti gli atomi di caldo e di freddo, e questa concezione è illustrata da Lucrezio nel De rerum ...
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Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente [...] di percezione tattile: dall’occhio emanano raggi visuali rettilinei che, toccando i corpi, eccitano la sensazione visiva. Democrito e gli atomisti ipotizzano invece che dai corpi luminosi partano atomi, costituenti immagini dei corpi medesimi, che ...
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MATEMATICA
Federico Enriques
Matematica, o matematiche (gr. τὰ μαϑηματικά da μάϑημα "insegnamento") significa originariamente "disciplina" o "scienza razionale". Questo significato conferirono alla [...] un solo punto, ma un piccolo tratto di linea. Per contro dalle scuole dei matematici razionalisti (nuovi circoli di pitagorici, Democrito) è sorta la veduta opposta, che ha trovato la più alta espressione nella teoria delle idee di Platone: le forme ...
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HOLBACH, Paul Heinrich Dietrich, barone di
Guido Calogero
Pensatore francese, ma oriundo tedesco, nato a Heidesheim (presso Frankenthal, nel Palatinato) sul principio del 1723, morto a Parigi il 21 [...] naturalità delle cose, il sistema del H. è anzitutto un materialismo, che, come quello più antico ed elementare di Democrito, vede nel tutto un aggregato di atomi, soggetti a leggi e perciò legati da un'immutabile necessità. Questo fato naturale ...
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democrate
demòcrate s. m. [dal gr. tardo δημοκράτης, comp. di δῆμος «demo» e -κράτης «-crate»]. – Nella Costantinopoli bizantina, ciascuno dei capi delle fazioni del circo fra il 5° e il 7° secolo.
democriteo
democritèo agg. e s. m. – Relativo al filosofo greco Demòcrito (vissuto tra la metà del sec. 5° e la metà del sec. 4° a. C.); seguace delle dottrine di Democrito.