FLORES, Ferdinando
Maria Elefante
Nacque a Napoli il 7 dic. 1824 da Francesco, colonnello dell'esercito napoletano, e da Vita Montalbano, in una famiglia per tradizione fedele ai Borboni. Mostrò ben [...] letta addì 3 febbraio, Napoli 1862, pp. 1-28). Nell'excursus sulla cultura greca, dalle origini fino alla decadenza di Demostene, conciliava le due tradizioni che volevano la scrittura introdotta in Grecia da Cadmo e prima di lui da Danao proveniente ...
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GUGLIELMINO, Francesco
Carlo D'Alessio
Nacque l'8 marzo 1872 ad Aci Catena, nei pressi di Catania, da Mario e Giuseppa Leonardi. Compiuti i primi studi presso il locale liceo ginnasio, si iscrisse alla [...] ), delle commedie di Aristofane Pace e Uccelli, sull'Edipo a Colono di Sofocle, sull'orazione Per la corona di Demostene, sulla questione omerica e sui poeti elegiaci e giambici, nonché sulla lirica corale dalle origini fino a Bacchilide e Pindaro ...
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BUTTURINI, Mattia Giovanni Paolo
Piero Treves
Nacque a Salò il 26 giugno 1752 da Giovanni Francesco e da Maria Teresa Ferrante. La famiglia, oriunda francese, si era stabilita sul Garda almeno due secoli [...] 19 marzo 1804), il volgarizzamento, universalmente acclamato e perciò appunto forse rimasto inedito, d'un'orazione di Demostene, "preceduta da una prefazione che dettagliava tutte le astuzie di Filippo per dividere e impadronirsi delle Repubbliche ...
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GRIFFOLINI, Francesco
Stefano Benedetti
LINI Nacque nel 1420 ad Arezzo da Mariotto, mercante in Ungheria, e dalla sua seconda moglie Bartolomea, figlia di Giovanni detto il Piccino. Alla tragica perdita [...] , come confermano i prestiti dalla Biblioteca Vaticana, tra il 1455 e il 1457, di autori quali Tucidide, Eliodoro, Demostene, Origene, Giovanni Crisostomo. Ne seguì la traduzione di oltre cento Omelie di quest'ultimo, alcune dedicate ai datari di ...
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MANZI, Guglielmo
Enrico Ciancarini
Nacque a Civitavecchia il 25 ag. 1784 da Camillo e da Paola Antonia Bianchi.
La famiglia, originaria del Regno di Napoli, si era trasferita nella cittadina laziale [...] integrale delle opere di Luciano, di cui inizialmente pubblicò Il convito o I Lapiti (Roma 1815) e l'Encomio di Demostene (ibid. 1818). Un viaggio in Italia settentrionale compiuto nell'autunno del 1818 gli consentì, grazie all'incontro con numerosi ...
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AURISPA, Giovanni
Emilio Bigi
Nacque a Noto (patria di altri tre umanisti contemporanei, Giovanni Marrasio, Giovanni Campiano e Antonio Cassarino), verso la metà del 1376. In alcuni documenti egli è [...] 32, 9) e un Sofocle, congiunto col precedente; "multae κομῳδίαι" di Aristofane; "quani plurimae odae" di Pindaro; di Demostene "ferme onmia quaecumque scripsit"; le Orazioni e le Lettere diEschine unite alle Epistole di Isocrate (Helmst. 902); tutte ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] accurato labor limae. Altra traduzione in latino, da ascriversi agli anni 1464-70, è quella dell'orazione di Demostene contro Eschine De praevaricata legatione, preceduta da una lettera non datata al segretario della Repubblica veneta Marco Aurelio ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] lo distolse dagli studi, che anzi intensificò. Legate alla sua attività didattica sono la traduzione di tutte le Opere di Demostene (Padova 1774-78, 6 voll.; poi nei volumi XXIII-XXVIII delle Opere) e il Corso ragionato di letteratura greca (Padova ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] l’archetipo medievale, la ricostruzione sulla base allo stemma codicum. Nella tradizione di autori importanti, come Omero, Platone, Demostene, Tucidide e, fra i latini, Orazio e Terenzio, le varianti risalgono a edizioni antiche; per gli autori greci ...
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DECEMBRIO, Uberto
Paolo Viti
Nacque a Vigevano intorno alla metà del sec. XIV, o poco dopo (le date proposte, 1350 dal Corbellini e 1370 dal Borsa, non trovano conferma documentaria). Il padre Anselmo [...] sua, diceva, se l'opera fosse andata perduta.
Perdute sono andate, invece, le versioni del D. da orazioni di Demostene, di Lisia e da altri scritti di Platone, riguardo alle quali dà rapide informazioni Angelo Decembrio nella sua Politia litteraria ...
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tuonare
(meno com. o pop. tonare) v. intr. [lat. tŏnare, di origine onomatopeica, cui corrispondono forme affini in altre lingue indoeuropee] (io tuòno, ecc.; il dittongo mobile è sempre più raro, e le forme con -uo- sono oggi preferite anche...
accusatorio
accuṡatòrio agg. [dal lat. accusatorius]. – 1. a. Di accusa, che contiene un’accusa: orazioni ... reciprocamente a. di Demostene e d’Eschine (Salvini); lettera a., discorso accusatorio. b. Da accusatore: accento, tono, cipiglio...