Curzio Rufo, Quinto
Maria Agata Pincelli
Storico latino, vissuto probabilmente nel 1° sec. d.C. (anche se alcuni studiosi propongono date più tarde fino al 4°), fu autore delle Historiae Alexandri Magni [...] alle stampe il testo italiano nel 1519.
In Discorsi II x 8-10 M. cita, per confutarla, la massima secondo cui «i denari sono il nerbo della guerra» e la attribuisce a C. R., che l’avrebbe evocata a proposito della battaglia fra Antipatro e Agide ...
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GERGOVIA (γεργοουία, Gergovia)
L. Guerrini
Capitale dell'Arvernia, posta su un alto monte difficilmente raggiungibile da ogni lato (Caes., De bello Gall., vii, 36, 1; Sid. Apoll., Carm., vii, 151; Strabo, [...] augustea: G. rimane ancora capitale della regione, denota floridezza, batte moneta di argento e bronzo su imitazione dei denari romani. Improvvisamente, per cause non ancora accertate, G. decade negli ultimi anni del regno di Augusto o nei primissimi ...
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Figlio di Luigi XI e Carlotta di Savoia, nacque ad Amboise, il 30 giugno 1470. Fin da giovane si rivelò malaticcio e debole; il padre, tutto preso dagli affari del regno, lo vide raramente. Così, C. divenuto [...] di Borbone, facevano il possibile per impedire l'attuazione del piano. Il re stesso fu più volte in dubbio. Mancavano anche i denari, e si ricorse a prestiti con banchieri italiani. Ma, finalmente, il 22 agosto 1494 C. lasciava Vienne: il 9 settembre ...
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ROŽMBERK (nelle fonti italiane Rosimbergo)
Bedrich Jen¿ovský
Una delle più antiche e celebri famiglie nobili boeme, un ramo dei Vítkovici, il cui capostipite Vítek di Prčice si ricorda già nel sec. XII. [...] minore Pietro Vok (morto nel 1611) fu anche lui un rinomato diplomatico; nel 1611 diede all'imperatore Rodolfo i denari per poter pagare l'esercito di Passau. Condusse vita lussuosa, concentrò gli archivî familiari a Třebon e fondò una grande ...
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Le frontiere navali
Giuseppe Gullino
Introduzione
Il diaframma Italia-Tunisia divide il Mediterraneo in due parti diseguali, di cui quella orientale un tempo infinitamente più importante e ricca - [...] re dei Romani, Massimiliano, che diceva di voler combattere i Francesi.
In Toscana la Signoria inviò stradioti, e a Pisa molti denari, ma già a fine anno si dubitava della bontà dell'iniziativa.
"Le cose di Pisa va mal per la Signoria", ripetono ...
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La finanza pubblica: dal prestito all'imposta
Luciano Penzolo
Verso lo Stato territoriale
Il 12 aprile 1404, all'indomani dell'entrata di Francesco III Novello da Carrara a Verona, il senato veneziano [...] . R.C. Mueller, "Quando i banchi no' ha' fede, la terra no' ha credito", pp. 304-305. L'invio di una somma di denaro per l'esercito nel Regno di Napoli tramite lettere di cambio comportò nel 1496 un interesse passivo del 4 per cento (M. Sanuto, I ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] scelsero a simbolo prevalentemente un santo; il r. è, quindi, dei re o dei tiranni. L'effigie di pontefici, rara sui denari altomedievali, si diffuse solo a partire da Bonifacio VIII (1294-1303) e nella zecca provenzale di Pont-de-Sorgues, mentre a ...
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PRAGA
B. Chropovský
(ceco Praha; ted. Prag)
Capitale della Rep. Ceca, situata nella parte centrale della Boemia (v.), nella regione montuosa dell'altopiano praghese, estesa su entrambe le sponde della [...] . Durante il regno di Boleslao II (m. nel 999) vi cominciò a essere attiva una zecca, in cui furono coniati i denari di Boleslao II, Boleslao III e Iaromiro. A causa di dissidi familiari insorti fra Vratislao II e suo fratello, il vescovo Gebardo ...
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LORENZO de' Medici, duca di Urbino
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 12 sett. 1492 da Piero di Lorenzo e da Alfonsina (1470 circa - 1520) di Roberto Orsini.
Salutata con "grande festa" la sua nascita, [...] dei settanta L. si era premurato di minimizzare il titolo cui si autocandidava (per il quale non avrebbe preteso "né genti né denari"), il capitanato si rivelò lucroso: uno stipendio di 35.000 fiorini, elevato, il 3 luglio, a 37.000, una durata di 4 ...
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RUFFO, Vincenzo.
Rodobaldo Tibaldi
– Proveniente da una rinomata famiglia di notai, Ruffo nacque presumibilmente intorno al 1508, da Valerio Massimo e da Mathea; il nonno era Bonacossa de Rufis di S. [...] con la Scuola dovette continuare, come sembra indicare una ricevuta di pagamento del 1541 per 10 lire, 2 soldi e 6 denari (Lockwood, 1970, p. 18); da qui risulta anche che Ruffo, in quell’anno, aveva lasciato Verona per recarsi a Milano, al ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...