CARACCIOLO, Landolfo (Landulfus Caraczulus de Neapoli)
Norbert Kamp
Nacque a Napoli verso gli inizi del sec. XIII.
Apparteneva a una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana. Se il C. è da [...] Bonsignore di Firenze, capo della resistenza contro il dominio imperiale. Nel maggio del 1250 il C. riscosse il focatico di 26 denari nel suo vicariato. È ancora in carica il 4 ag. 1250: quel giorno infatti un privato rinunciò alla propria eredità ...
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CARACCIOLO, Giacomo
Franca Petrucci
Figlio di Troiano duca di Melfi e di Maria Caldora, nacque a Napoli nella prima metà del XV secolo. Alla morte del Padre, nel 1449, mentre il fratello Giovanni diveniva [...] d'Este. Rimasto poco dopo senza il sostegno di questi ultimi, le cui truppe si erano disperse per mancanza di alloggi e di denari, il C. si trovò di nuovo solo ad affrontare l'esercito regio e non poté evitare che l'Aragonese conquistasse i suoi ...
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MARZIALE (M. Valerius Martialis)
Cesare Giarratano
Poeta latino, nato a Bilbili, municipio della Spagna citeriore, il primo di marzo di un anno incerto fra il 38 e il 41 dell'era volgare. Nell'anno 64, [...] 'ordine equestre, donò per sua istanza a molti peregrini la cittadinanza romana, e certo più volte lo ricompensò con favori e denari. Dopo l'imperatore, M. si rivolse ai liberti e ai favoriti della corte e poi ai personaggi più autorevoli dell'impero ...
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. Famiglia patrizia di Roma, con molte diramazioni. I C., che amavano riannodare la loro origine alla latina famiglia Cincia, pare accertato che avessero origine comune coi Crescenzî; e che nel sec. XI [...] Cristoforo, che in diversi uffici pubblici accumulò ricchezze ingenti di palazzi, di case, di castelli, di terreni, di denari. Francesco, pure essendo cauto ed avaro amministratore del proprio, vide rovinare il suo patrimonio per le continue e forti ...
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MENOTTI, Ciro
Giovanni CANEVAZZI
Patriota, nato a Migliarina presso Carpi il 22 gennaio 1798, morto il 26 maggio 1831 in Modena. La famiglia viveva agiatamente di commercio. Ciro frequentò le scuole [...] cosa di concreto, si affanna a stringere le fila dei cospiratori nelle regioni vicine, specialmente nel Modenese; spende denari, organizza, arma, e quando crede, purtroppo prematuramente, che tutto sia pronto, raduna nella sua casa in Modena, la ...
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Celebrato pittore tebano, forse figlio di Nicomaco, sulla cui genealogia e cronologia si mostra confusa la tradizione antica, tanto che è stata supposta dai moderni, oltre alla sua, anche l'esistenza di [...] la vide prima che perisse nell'incendio del tempio, sotto Augusto). Il quadro pare che fosse stato comperato dal re Attalo per 600.000 denari (lire odierne 2.100.000 circa) dopo la distruzione di Corinto, e poi tolto a questo e portato a Roma da L ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] po' diverso). Nel 781 Carlo Magno estese all'Italia la demonetizzazione dell'oro, già imposta al resto dell'Europa, emettendo denari argentei analoghi a quelli delle altre zecche carolinge. L'oro continuò a circolare solo con monete di Bisanzio, di ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] ponderale di origine germanica: in questa tesi viene assunto un valore di 0,0637 g per il grano (la ventiquattresima parte di un denaro) sulla base del quale si ottiene un valore della libbra di circa 367 g in rapporto di 9 a 8 con la libbra romana ...
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CORNER, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Bartolomeo, da Antonio di Giacomo e da Angeliera Angelieri, probabilmente nel 1484.
Tale data è suggerita dal più recente ed [...] della Morea e vi si trasferì. In tal modo, quando i suoi discendenti tornarono a Venezia, erano sì ricchi "di denari, argenti et gioglie", ma senza più l'appartenenza al patriziato.
Senonché di questi presunti tesori greci non appare traccia: il ...
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PICTOR
I. Calabi Limentani
Pingere significava in latino dipingere, ma ancora prima ricamare con fili di diverso colore (Ernout-Meillet, Diction. étym. d. l. lat., Parigi 1960, ii, p. 508), quindi pictor [...] I. L., iii, Suppl., p. 1935) la paga giornaliera del pictor panetarius è fissata in 75 denari, e quella del pictor imaginarius in 150 denari, oltre al pasto. Ma si tratta di paga giornaliera operariorum, cioè della categoria più bassa degli esecutori ...
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denaro
(o danaro; ant. denàio o danàio) s. m. [lat. denarius, agg. (sottint. nummus) der. di deni «a dieci a dieci», propr. «moneta del valore di dieci assi»]. – 1. a. Unità monetaria, presso gli antichi Romani, equivalente in origine a 10...