Scrittore e giornalista italiano (Napoli 1902 - Roma 1973), si è occupato di critica letteraria (Edoardo Scarfoglio ed altri studi romantici, 1932; Umanità di Leopardi, 1934; Studi di poesia, 1934; Antologia [...] fu redattore capo (anche con lo pseudonimo di Babeuf) del quotidiano monarchico Italia Nuova di Roma; direttore del Risorgimento di Napoli (1948-51), della stessa tendenza, e infine del Mezzogiorno (1953-54). È stato deputato al parlamento (1948-53). ...
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Giornalista (Bagni di Lucca 1886 - Roma 1966); redattore del Messaggero (1908-21), con l'avvento del fascismo passò nella stampa d'opposizione (Il Mondo, Il Risorgimento, ecc.); perseguitato politico, [...] , quotidiano democratico di sinistra, e quindi Il Paese (1948) e Paese sera (1949), che diresse fino al 1956; fu eletto deputato per la prima legislatura della repubblica e senatore per la seconda nelle liste comuniste: uscito dal PCI nel 1956, aderì ...
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Giornalista e uomo politico (Dreux 1809 - Parigi 1871). Democratico, cospirò contro la Monarchia di luglio e nel 1836 esulò in Belgio. Tornato in Francia (1840), prese viva parte agli eventi del 1848-49 [...] , amnistiato nel 1859, riprese la lotta contro l'Impero, spesso interrotta da arresti ed esilî; eletto nel 1871 deputato all'Assemblea nazionale, si dichiarò apertamente fautore della Comune e divenne membro della commissione esecutiva e del comitato ...
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Giornalista e uomo politico francese (Parigi 1924 - Fécamp 2006). Editorialista del quotidiano Le Monde (1948-53), nel 1953 fondò, insieme a F. Giroud, il settimanale L'Express, mantenendone da allora [...] (1971-79) del Parti radical socialiste, nel 1970 scrisse il manifesto del partito, Ciel et terre: manifeste radical. Eletto deputato nel 1970 e nel 1973, per un breve periodo (maggio-giugno 1974) fu ministro delle Riforme nel governo Chirac e ...
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Conduttrice televisiva e donna politica italiana (n. Alghero, Sassari, 1959). Sorella di A. Carlucci e M. Carlucci, ha iniziato a lavorare nel mondo dello spettacolo nelle TV private, per poi passare in [...] 1994 è entrata nelle file di Forza Italia, dando inizio a una carriera politica che l’ha portata a essere eletta deputato, la prima volta nel 2001 (poi nel 2006 e nel 2008). Sindaco della cittadina Margherita di Savoia (provincia di Barletta-Andria ...
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Finanziere e uomo politico francese (Bordeaux 1800 - Parigi 1875); insieme con il fratello Isaac (Bordeaux 1806 - Armanvilliers 1880), ispirandosi alle dottrine di C.-H. de Saint-Simon, si propose di migliorare [...] (divenuta, nel 1861, Compagnie générale transatlantique) ed ebbe parte in altre iniziative del genere anche all'estero; fu deputato dal 1836 al 1869. Lasciò numerosi scritti, soprattutto di carattere finanziario, che furono poi raccolti da P.-C ...
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De Renzis, Francesco
Giornalista e uomo politico (Capua 1836 - Parigi 1900). Entrato giovanissimo nell’esercito borbonico, nel 1860 si congedò per poi arruolarsi, coerentemente con le sue idee liberali [...] 1889 entrò nella diplomazia e fu nominato ministro plenipotenziario a Bruxelles. Per svolgere questo compito si dimise dalla Camera dei deputati. Fu poi a Madrid e, dal 1898, a Londra. Nel luglio 1900, poco prima di morire, venne nominato senatore ...
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Giornalista e patriota (Parma 1810 - Chepstow, Inghilterra, 1895). Esule in Corsica, poi a Marsiglia per aver partecipato al moto rivoluzionario di Parma nel 1831; iscrittosi alla Giovine Italia, progettò [...] i quali si adoperò per l'annessione di Parma al Piemonte. Ritornato nuovamente in Italia nel 1854 ed eletto deputato alla Camera subalpina, dovette dimettersi per aver rivelato nella sua History of Piedmont (1855) il tentato regicidio. Corrispondente ...
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Giornalista e uomo politico (Lima, New York, 1820 - New York 1869). Dopo aver collaborato nel 1840 al settimanale letterario The New Yorker, entrò nella New York Tribune come direttore aggiunto (1841-43), [...] di guerra. Eletto all'assemblea dello stato di New York (1849-50), nel 1854 venne nominato vicegovernatore dello stato. In seguito partecipò attivamente alla organizzazione del partito repubblicano e dal 1865 al 1867 fu deputato al Congresso. ...
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Erudito, teologo e polemista (Piozzano, Piacenza, 1761 - Ruebelle, Montmorency, 1842); alunno in Roma dell'Accademia dei nobili ecclesiastici, suddiacono (1785), frequentatore del cenacolo del vescovo [...] . Abbandonato (1796) il sacerdozio, si diede al giacobinismo, predicando una specie di repubblicanesimo evangelico. Durante la reazione austro-russa (1790), riparò in Francia, ove si stabilì e dove fu poi (1811) deputato al Corpo legislativo. ...
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deputato
agg. e s. m. [part. pass. di deputare]. – 1. agg. Designato a un incarico o a una funzione, con la prep. a: essere deputato a rappresentare il proprio governo; l’orecchio è l’organo d. all’udito. Con accezione specifica, luoghi d.,...
deputare
(ant. diputare) v. tr. [dal lat. deputare «giudicare, valutare», nel lat. tardo «destinare (a un ufficio)», comp. di de- e putare «ritenere»] (io dèputo, ant. dipùto, ecc.). – 1. Designare a un determinato incarico, generalmente solenne...