CHERUBINI, Luigi
Sergio Martinotti
Decimo figlio di Bartolommeo (Firenze, 21 ott. 1726-ibid., 10 sett. 1792, allievo di G. N. Ranieri Redi e maestro al cembalo al teatro della Pergola) e di Veridiana [...] de musique de la Garde Nationale parisienne, derivata dalla banda repubblicana a cui appartenevano musicisti come che preparano ed affiancano la comparsa di tre Messe solenni, di cui la seconda (in si bem. magg., per coro e orch.) venne composta nel ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] B. abbia voluto seguire il senso della parola presa in sé, secondarne lo specifico e angusto significato, nell'intento, astratto di equivocata derivazione madrigalistica di una capillare penetrazione della parola. A questo procedimento si riferisce ...
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GUIDO d'Arezzo (Guido Aretinus)
Cesarino Ruini
Monaco benedettino e teorico della musica attivo nella prima metà dell'XI secolo, il suo nome è legato a un gruppo di scritti di teoria musicale trasmessi [...] ammesso anche il moto obliquo delle parti per terze e seconde), in cui si può riconoscere l'unica precoce testimonianza di sempre con i punti critici occupati da un semitono. Chiaramente derivata dalla nozione dell'affinità tra i suoni (capitoli 7-9 ...
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LEGRENZI, Giovanni
Arnaldo Morelli
Nacque a Clusone, presso Bergamo, dove fu battezzato il 12 ag. 1626, da Giovanni Maria e da Angela Rizzi.
Il padre era violinista ed esercitò la sua professione a [...] all'ambiente ferrarese: i brani recano un'intitolazione palesemente derivata dai cognomi di alcune nobili famiglie della città emiliana ( o tre cellule motiviche, posta in apertura o nel secondo tempo. Le sonate da camera, invece, si presentano in ...
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DI CAPUA, Rinaldo
Ariella Lanfranchi
Ben poco si conosce della vita e della formazione artistica di questo compositore d'origine campana, attivo sulle scene teatrali italiane ed europee per oltre un [...] due musici" (dal Diario del Bagnari e Diario di Valesio: cfr. A. Cametti, p. 376).
Secondo lo Spitta (p. 95) l'affermazione del Burney potrebbe esser derivata dall'aver questi equivocato il racconto fattogli presumibilmente dal D. stesso, e cioè di ...
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COCCIA, Carlo
Mauro Macedonio
Nacque a Napoli il 14 apr. 1782 da Nicolò, violinista di talento nonché stimato insegnante presso il conservatorio napoletano di S. Maria di Loreto.
Il C. crebbe in un [...] quanto riguarda il canto, dallo studio del quale sarebbe derivata in larga misura quella chiarezza e facilità di scrittura delle mal vien dal mantello: melodramma giocoso in due atti rappresentato - secondo il Carotti (p. 8) - per la prima volta nell ...
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MADERNA, Bruno
Gianluigi Mattietti
Nacque a Venezia il 21 apr. 1920 da Carolina Maderna e Umberto Grossato. La madre, nubile, morì quando il M. aveva solo 4 anni. Il padre, musicista d'intrattenimento, [...] il vento (molto popolare durante la Resistenza e derivata dalla canzone russa Katiuša, composta da M. Blanter Faber) sono previste tre orchestre d'archi che entrano in gioco nella seconda sezione del pezzo (con una musica "wienerisch", che evoca i ...
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CAVAZZONI, Marc'Antonio
Oscar Mischiati
Nacque a Bologna probabilmente intorno al 1485 da Ludovico e da Veronica Dall'Oro.
Il nome del padre si desume dai testamenti (nei documenti veneziani sovente [...] Archivio musicale della basilica di S. Petronio e derivante il suo titolo dal cantus firmus su cui è libro delle lettere, a cura di F. Nicolini, Bari 1913, p. 352 e Il secondo libro delle lettere, ibid. 1916, I, pp. 261 s.;P. Aron, Lucidario inMusica, ...
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MAGATTI, Pietro Antonio
Valerio Da Gai
Nacque a Varese il 20 giugno 1691 quintogenito di Giovan Pietro Nicola, di professione speziale, e Onesta Orrigoni di Biumo Inferiore (Tognola; Giampaolo, 1953, [...] "intermezzi" delle tavolette, concede al M. di esprimersi secondo una maniera elegante e vaporosa, che ricorda quella del veneto . optò per un'impaginazione derivata da modelli del classicismo secentesco di derivazione emiliana, come Giacomo Cavedoni ...
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MAJONE (Maione, Mayone), Ascanio
Dinko Fabris
Nacque a Napoli intorno al 1570.
È ipotizzabile un suo legame di parentela con il liutista napoletano, forse di origine spagnola, Luys Maymon (Luise Maglione [...] notazionale in partitura per tastiera, probabilmente derivata dall'intavolatura spagnola "de tecla", a tre voci, Napoli 1606 (ed. moderna a cura di R.H. Kelton, 1961); Secondo libro di diversi capricci, Napoli 1609 (ed. moderna a cura di R.H. Kelton, ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...