Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] DNA è stato studiato direttamente a livello sia strutturale sia funzionale.
La g. delle popolazioni
Ha per oggetto di studio e l’altra metà ha l’allele A2): in alcuni aschi, derivati da un diploide eterozigote, il numero delle spore con un allele è ...
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complessità Caratteristica di un sistema (perciò detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema [...] la c. osservabile deriva da vincoli strutturali e funzionali preesistenti che a loro volta determinano la dinamica influenzino la tendenza a variare dello stato (cioè il valore della derivata rispetto al tempo del vettore di stato) e come l’uscita ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] se si fa uso di coordinate omogenee.
T. di Mellin
T. funzionale lineare che fa passare dalla funzione complessa f(t) della variabile reale di Laplace, lega la trasformata di Laplace della derivata della funzione a quella della funzione stessa, è ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] dalla dimensione del mezzo di calcolo. La m. jacobiana (o funzionale) delle funzioni f1, f2, ..., fn rispetto alle loro sono funzioni derivabili di una variabile t, si definisce l’operazione di derivazione della m. A, chiamando derivata di A ...
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Biologia
A. funzionale Capacità degli organismi viventi di coordinare tutti i meccanismi delle reazioni biologiche essenziali per la loro esistenza. L’a. funzionale è guidata dall’informazione genetica [...] il modo in cui l’ambiente esterno condiziona il comportamento del sistema. Gli stati ottenuti ponendo a zero la derivata temporale di q sono detti stazionari.
La formazione di strutture autoorganizzate si verifica in seguito alla variazione di una ...
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Genoma
Andrea Ballabio
Sandro Banfi
Il g. costituisce l'insieme delle informazioni genetiche e il materiale ereditario propri di un organismo. È contenuto nel DNA o, per alcuni virus, nell'RNA. A partire [...] alternativo, tramite il quale da uno stesso gene possono derivare vari tipi di RNA messaggeri, tra loro differenti per l possibile classificare i geni di lievito in varie categorie funzionali, a partire da quelli la cui inattivazione è incompatibile ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] tendenza a variare dello stato (e cioè il valore della sua derivata rispetto al tempo) e come l'uscita y(t) dipenda, a equivalersi. La c. ecologica ha anche manifestazioni funzionali coincidenti con i tipi di relazioni che intercorrono tra gli ...
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VIRUS
Angelo Carere
Generalità. - Negli ultimi 30 anni la virologia ha avuto uno sviluppo enorme portando contributi fondamentali alla biologia e alla medicina; ciò è dimostrato anche dal fatto che [...] viroidi, entità virus-simili fatte di solo RNA e che sembrano funzionalmente molto diversi dai v. classici; i più noti sono il della pseudopeste (m. di Newcastle) aviaria; il secondo sembra derivato dal primo per mutazione; v. dell'aborto equino; v. ...
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Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] più complicata formalmente ma concettualmente analoga: al posto della derivata prima comparirà la matrice jacobiana di f(x) e con vita media 1/μ; π[H] è la risposta funzionale del predatore, che corrisponde al numero di prede consumate nell'unità ...
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Biologia dello sviluppo animale
di Giovanni Giudice
Le ricerche di quest'ultimo ventennio del sec. 20° hanno consentito di trovare risposte sempre più puntuali, in termini molecolari, a numerosi problemi [...] in quella zona delle cellule polari: queste però saranno funzionali solo se interviene anche il gene nanos.
Tra i che non si formi neppure quella parte di radice normalmente derivata dalla regione centrale rivela, poi, l'importanza di interazioni ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
organico
orgànico agg. e s. m. [dal lat. organĭcus, gr. ὀργανικός «attinente alle macchine, agli strumenti; che serve di strumento», der. di ὄργανον: v. organo] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che si riferisce a, o ha rapporto con, gli organismi viventi,...