Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] scienza e della filosofia del tempo. Morto Boineburg, passò ( a una gerarchia cosmica che vede al livello più basso le semplici monadi espressioni di ciascuna rispetto alle altre è Leibniz: è la formula che dà la derivata n-esima del prodotto y(x) = α ...
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In matematica, operazione eseguita su una funzione di variabile reale o complessa per determinare l’area delimitata dalla funzione stessa e dall’intervallo su cui è definita. Il termine s’incontra per [...] es. se x è il tempo e f(x) la velocità, variabile con il tempo, di un punto mobile , e integrando la formula di di Gregory-Newton rispetto alla variabile h, con h=(x−x0)/(x1− al di sopra e al di sotto del diagramma si equivalgono. Come la derivazione ...
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Si estende fra l’Europa e l’Africa a oriente e l’America Settentrionale e Meridionale a occidente. Il nome è attestato la prima volta in Erodoto, ma solo con Plinio prende il significato di oceano occidentale [...] rocce di tipo basaltico con i rispettivi termini intrusivi, rappresentati da gabbri con un’onda derivata dalla marea della regione Mare del Nord e la parte di accesso al Mar Baltico, il Mare di Norvegia e hanno da tempo sostituito la navigazione ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] musicista come artista). Da questo orientamento sono derivati i grandiosi apparati scenici utilizzati dall'art genere tensioni e contraddizioni tipiche, altempo stesso, di m. di massa nelle società postcoloniali. Rispettoal paradigma sincretico di ...
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ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] donne reali: nessun accenno a novità per questo rispetto dove parla dell'origine del dire per rima (§ i mezzi per ovviare ai mali derivati dalla colpa. Se non che la degli studî danteschi, che culminò altempo del re Giovanni di Sassonia (Filalete ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] quando nel 391 Teofilo appiccò l'incendio altempio di Serapide. Dove Orosio (nel 416 Però la riforma dei conventi benedettini, derivata dal concilio di Costanza, sortì un donazioni fatte alla loro fondazione, rispettivamente nel 1278 e nel 1297. ...
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POPOLAZIONE
Arnaldo MOMIGLIANO
Gino LUZZATTO
Roberto ALMAGIA
Luigi GALVANI
Ugo GIUSTI
. Popolazione nel mondo antico. - Salvo che per l'Egitto (per cui v. oltre), non è possibile alcun calcolo [...] , per la distribuzione degli oneri derivanti da lavori pubblici.
Ai primi del che, modesta cittadina di appena 16.000 ab. altempo di Emanuele Filiberto, si trasforma nel Settecento in una e giovanili costituiscono, rispettoal totale, una più alta ...
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NERVOSO, SISTEMA
Ettore Fadiga
Ernesto Capanna
Gianfranco Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, 11, p. 400; III, 11, p. 239)
Sommario. - Fisiologia generale del neurone: Flusso e trasporto assonico (o neuroplasmico), [...] nel ganglio spinale: il sistema possiede dunque, rispetto a quello delle colonne dorsali, un neurone può facilmente essere riferito altempo necessario per la trasmissione in esperimenti elettrofisiologici di derivazione dei potenziali di singole ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] fronte al pericolo derivante per essa dall'unificazione delle tetrarchie tessaliche si trapiantò altempio apollineo di è progresso più sentito nel trattamento dell'anatomia rispettoal trattamento del panneggio, che è invece strettamente stilizzato ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] posto perciò fuori d'ogni dubbio il piccolo sviluppo delle gambe rispettoal tronco. Ma anche le braccia sono assai corte. Il Tamamushi (tempio di Hōryūji) derivato anch'esso da un esemplare cinese - affreschi di Tunhuang - ma superiore al modello ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...