La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le logiche modali
Fabio Bellissima
Paolo Pagli
Le logiche modali
L'Organon di Aristotele, atto di nascita della logica formale, comprende, oltre [...] in modo sistematico con il tempo. Il dibattito continuò intensamente con possible worlds, di derivazione leibniziana, Carnap si riferisce al 1962. Negli stessi anni, dal 1958 al 1965, Kripke, dimostrando la completezza di molti calcoli modali rispetto ...
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induzione
induzióne [Der. del lat. inductio -onis, dal part. pass. inductus di inducere "indurre" (→ induttivo)] [FAF] Procedimento logico, opposto a quello della deduzione, per cui dall'osservazione [...] c), risulta proporzionale alla derivata temporale dell'intensità di corrente in un certo senso, di segno opposto rispetto a quelle inducenti, analogamente a quanto i. elettromagnetica dovuto al campo magnetico, variabile nel tempo, generato dal moto ...
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Lorentz Hendrik Antoon
Lorentz 〈lòorents〉 Hendrik Antoon [STF] (Arnem 1853 - Haarlem 1928) Prof. di fisica matematica nell'univ. di Leida (1878); socio straniero dei Lincei (1902); ebbe il premio Nobel [...] Coordinata tempo locale derivata di Helmholtz, la derivata sostanziale che compare nell'equazione di Helmholtz della fluidodinamica: v. fluidodinamica viscosa: II 663 [4.1]. ◆ [STF] [ELT] Elettrone di L.: un modello per l'elettrone legato alrispetto ...
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affinita
affinità [Der. di affine] [ALG] (a) Particolare omografia tra due piani in cui si corrispondono le rette improprie. (b) Nella geometria delle varietà, corrispondenza tra gli enti geometrici [...] le componenti dell'affinità. Al pari dei simboli di Christoffel, la parte dell'a. simmetrica rispetto agli indici h e k la derivata covariante del campo vettoriale ui, che è un tensore. In uno spazio a quattro dimensioni, come lo spazio-tempo, ...
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fisica G. fisica Qualsiasi ente suscettibile di una precisa definizione quantitativa, quindi di misurazione, che viene introdotto allo scopo di consentire una descrizione quantitativamente precisa di fenomeni [...] tempo, l’intensità di corrente elettrica, la temperatura, l’intensità luminosa, la quantità di sostanza; g. derivata . della classe). Nei casi più comuni, al concetto di g. è legato quello di misura caso la misura di A rispetto a B sarà un numero ...
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METAMATEMATICA
Alberto Pasquinelli
Aldo Marruccelli
. Il problema della metamatematica. - Come disciplina specifica, la m. deve la propria genesi (e la propria denominazione) a D. Hilbert, il quale [...] una certa teoria non è possibile derivare in essa sia l'espressione A s (successore), =, −, ¬, ⋁ ∀, ∃, x, y, z,... rispettivamente i numeri: 1, 3, 5, 7, 9, 11, 13, 15 al concetto di computabilità e a quello di ordine costruttivo. Tarski aveva da tempo ...
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OPERATORI; OPERAZIONALE, CALCOLO (od operatorio, calcolo)
Tullio Viola
Riteniamo opportuno aggiungere alle considerazioni svolte nelle voci: operatori (App. III, 11, p. 317) e simbolico, calcolo (App. [...] y, x, u (la variabile índipendente essendo il tempo t), e indica le loro derivate, cosiddette "flussioni che, al tendere a 0 simultaneamente di h e di ε, tendono a 0 anche δF e σ. Pertanto Volterra chiama F ∣ [f (x)] ∣ "derivabilerispetto alla f ...
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La scienza bizantina e latina. Introduzione
John D. North
Introduzione
Gli storici della scienza medievale che tentino d'individuare il nome del primo esponente moderno della loro disciplina rischiano [...] degli stoici ‒ che si ritiene avessero derivato l'idea di legge naturale da quella Con il passare del tempo, s'iniziò a al moto naturale o indotto e così via); gli studiosi meno avveduti, quindi, erano indotti a trattarli con un certo rispetto ...
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Modelli, Teoria dei
Silvio Bozzi
Malgrado le modeste origini che ne hanno segnato la nascita, la teoria dei modelli ha sviluppato nel corso del tempo idee e metodi che l'hanno resa uno dei settori più [...] rispetto a tutte le proprietà astratte codificata dall'isomorfismo. Ma è anche uno strumento ineguagliabile, nella prospettiva della teoria dei modelli, se raffiniamo il discorso e al nuova costante funzionale D per la derivata e postulando
[21] D(x ...
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Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] nell'epoca omerica fino al suo tempo. Alcuni interessi alla base diverse aree della medicina, mentre il suo rispetto per l'autorità non gli impedisce il dissenso primum Euclidis elementorum librum commentarii sia derivata almeno in parte dal lavoro di ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...