FONTANA, Giovanni Battista
Harula Economopoulos
Nacque a Verona nel 1541 da Girolamo, pittore veronese attivo a Trento negli anni del concilio, e da una Caterina di cui si ignora il casato; la data [...] su tavola con l'immagine dell'arciduca e della sua seconda consorte Anna Caterina (ibid.). Sempre nel 1580 ricevette pagamenti Sempre al 1569 risale la S. Agata visitata da s. Pietro derivata dal dipinto di B. Caliari - anche se la scritta attribuisce ...
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GREUTER, Matthäus
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio dell'orafo Konrad di Kempten, nacque intorno al 1565-66 probabilmente a Strasburgo, dove il padre è documentato dal 1564 al 1594, anno della morte. [...] S. Marcello (per esempio nel 1608 e nel 1612) e poi, secondo la Pianta di Roma del 1618 edita dal G. all'insegna dell'Aquila araldico del papa regnante, primo esempio di incisione derivata dalle osservazioni scientifiche con il microscopio e prova del ...
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LORENZO di Bicci
Grazia Maria Fachechi
L'attività di L., nato presumibilmente a Firenze intorno alla metà del Trecento e morto, forse, tra il secondo e il terzo decennio del Quattrocento, è documentata [...] , si sommano a una nobiltà di portamento derivata dalla tradizione gaddesca.
Pressoché contemporanea è l' l'ipotesi di Frosinini (1986) che L. morì entro la seconda decade del secolo.
Il cosiddetto Madonnone, un tabernacolo affrescato, situato ...
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CATANEO (Cattaneo), Pietro
Arnaldo Bruschi
È incerta la data di nascita, da porsi presumibilmente nei primissimi anni del sec. XVI, di quest'artista senese, figlio di Giacomo, il quale, benché attivo [...] C. di una simbologia antropomorfica, e forse astrologica, verosimilmente derivata da Francesco di Giorgio, che permane come iniziale riferimento. Il terzo libro (dopo il secondo che esamina i materiali da costruzione) tratta l'architettura religiosa ...
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GAVIGNANI, Giovanni
Alfonso Garuti
Figlio di Bernardino e Margherita Mazzoccoli, nacque a Carpi nel 1632 (Garuti, in Cabassi, p. 209 n. 207) e non nel 1615 come indicato da Cabassi (p. 93), in una famiglia [...] di manufatti in ardesia o in legno d'ebano con inserti d'avorio secondo la moda in voga a Venezia nel XVII secolo. La finezza dell'intarsio specchiature. Nella centrale è sempre l'immagine sacra derivata da incisioni coeve (per esempio da opere di ...
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CESI (Cesio), Carlo
Giulia Tamanti
Nacque ad Antrodoco (Rieti) il 17 apr. 1626 (Pascoli, p. 165) da un certo Pietro, originario di Todi, il quale, commesso un omicidio in questa città, si sarebbe trasferito [...] il Bambino tra s. Carlo e s. Filippo Neri nella seconda cappella destra della chiesa dei Re Magi nel palazzo di Propaganda Roma, Gab. naz. delle stampe), è l'unica serie di incisioni derivata da disegni del C. stesso e non da opere altrui. Merita ...
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LAMBERTI, Stefano
Francesco Sorce
Nacque a Brescia nel 1482. Il padre, Piero (Fenaroli, p. 278), è forse da identificarsi con un notaio attivo a Brescia nella seconda metà del XV secolo (P. Guerrini, [...] semipennacchi e una Pietà che sormonta il fregio superiore, derivata da una placchetta del Moderno (Agosti, p. 78 della Garzetta e le riparazioni delle mura cittadine.
Secondo quanto riporta il cronachista bresciano cinquecentesco Pandolfo Nassino ...
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FERRI, Angelo
Donatella Biagi Maino
Non si conoscono i dati anagrafici di questo incisore, attivo a Bologna nella seconda metà del XVIII secolo. Il suo biografo (Oretti, ms. B. 133) dà su di lui scarni [...] in quel medesimo decennio (Biagi Maino, 1990). Delle stampe ricordate dall'Oretti (ms. B. 134), tra le quali spicca quella derivata dal Sacro Cuore di P. Batoni che certo godette della massima diffusione dato il soggetto, si conosce solo l'acquaforte ...
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DE FIORI, Ernesto
Annateresa Fabris
Figlio di Roberto, giornalista - corrispondente da Roma della Freie Presse di Vienna - e di Maria Unger, austriaca, nacque a Roma il 12 dic. 1884. Manifestò un interesse [...] nella definizione soggettiva del tema, nella soluzione plastica derivata dal segno emotivo, e ad un antinaturalismo, realtà oggettiva, dopo il 1939, sotto la spinta della seconda guerra mon' diale, il D. divenne più intensamente espressionista ...
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PISTOIA, Jacopo
Mattia Biffis
PISTOIA (Pisbolica, Pistogia), Jacopo. – Non si conoscono luogo e data di nascita di questo pittore, figlio di un certo Francesco (Ludwig, 1903, p. 86), attivo a Venezia [...] Giovanni Busi detto Cariani (Ludwig, 1903, p. 84). Una seconda menzione in qualità di procuratore ricorre anche nel marzo 1548, e santi del Museo civico di Padova, una delle quali derivata da un noto prototipo di Jacopo Palma il Vecchio conservato a ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivato
s. m. [part. pass. di derivare1]. – 1. Prodotto ottenuto da un altro attraverso trasformazione chimica: i d. del petrolio. Nella nomenclatura chimica è frequente anche come secondo elemento di termini composti, dei quali il primo...