Biologia
A. funzionale Capacità degli organismi viventi di coordinare tutti i meccanismi delle reazioni biologiche essenziali per la loro esistenza. L’a. funzionale è guidata dall’informazione genetica [...] il modo in cui l’ambiente esterno condiziona il comportamento del sistema. Gli stati ottenuti ponendo a zero la derivatatemporale di q sono detti stazionari.
La formazione di strutture autoorganizzate si verifica in seguito alla variazione di una o ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] A1 e l’altra metà ha l’allele A2): in alcuni aschi, derivati da un diploide eterozigote, il numero delle spore con un allele è mappare i geni del cromosoma batterico registrando l’ordine temporale con cui essi vengono trasferiti nel batterio F− ( ...
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complessità Caratteristica di un sistema (perciò detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema [...] conto della possibilità o meno di prevedere l’evoluzione temporale su intervalli più o meno lunghi, partendo da dati influenzino la tendenza a variare dello stato (cioè il valore della derivata rispetto al tempo del vettore di stato) e come l’uscita ...
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Contaminazione di un qualsiasi ambiente o mezzo, a opera di batteri o altri agenti, in particolare rifiuti di produzioni industriali.
Ecologia
Generalità e classificazioni
L’espressione i. ambientale [...] un i. molto particolare è dovuto al radon (➔), emanazione radioattiva derivata dal radio contenuto nelle rocce ricche di uranio, che proviene della qualità dell’aria e la loro evoluzione temporale consente di valutare sia gli impatti dell’i. ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] società non soggetta a IRES, o viceversa, il reddito dell’intervallo temporale (che va dall’inizio del periodo d’imposta alla data della t. di Laplace, lega la trasformata di Laplace della derivata della funzione a quella della funzione stessa, è:
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] v. (H, O, N, C), comunque presenti nell’atmosfera primitiva insieme all’energia, derivata soprattutto dai raggi ultravioletti solari e dalle scariche elettriche dei temporali, avrebbero portato alla sintesi di una quantità di molecole organiche che ...
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Anatomia
Formazione anatomica tubolare a pareti proprie o scavata in una struttura compatta, che serve al passaggio di liquidi (sangue, urina, bile ecc.), di altre formazioni anatomiche (nervi, muscoli, [...] costituiti da tre c. scavati nella rocca petrosa del temporale (c. semicircolari ossei) e disposti ad arco di e portate da 30 a 75 m3/s; in India il sistema d’irrigazione derivato dagli sbarramenti di Bhakra e Nangal, il cui c. principale è lungo 100 ...
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Chimica
Capacità di un composto o un sistema chimico di conservarsi invariato, di non subire modificazioni chimiche. Sono detti stabilizzatori (o sostanze stabilizzanti o solo stabilizzanti) le sostanze [...] relativa, delle variazioni di essa: per es., una s. (temporale) di 10–5 per una frequenza significa che quest’ultima è in ogni altro punto di un intorno S di xe, tale che la sua derivata rispetto al tempo, V̇(x), sia nulla in xe e minore o uguale a ...
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Classe (Mammalia) di Vertebrati Amnioti omeotermi. Distribuiti in tutto il mondo, rappresentati da circa 5500 specie complessivamente, e nei più svariati ambienti, la maggioranza terrestri, pochi adattati [...] cranio sono mobili solo: la mandibola, che si articola direttamente con l’osso temporale; l’osso ioide provvisto di corna anteriori e posteriori; gli ossicini dell’udito, tra cui l’incudine (derivata dal quadrato) e il martello (unito al timpano e ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] la tendenza a variare dello stato (e cioè il valore della sua derivata rispetto al tempo) e come l'uscita y(t) dipenda, tramite nella sequenza di amminoacidi di una proteina). La prossimità temporale tra la scoperta dell'esistenza di un tale codice ...
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temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti avverbî di tempo; caso t., in alcune...
derivatore
derivatóre agg. e s. m. [der. di derivare1]. – Nel linguaggio tecn., dispositivo, apparecchio che serve per effettuare una derivazione: canale d., che serve alla derivazione delle acque; circuito d., o derivatore s. m., in elettronica...