Lagrange, teorema di (per una derivata)
Lagrange, teorema di (per una derivata) stabilisce che, se ƒ(x) è una funzione continua in un intervallo [a, b] e derivabile nell’intervallo aperto (a, b), esiste [...] un punto x. L’errore commesso sostituendo ƒ(x) a ƒ(x + h) infatti non supera in modulo Mh, essendo M il massimo modulo della derivata in [x, x + h]. Per esempio, se ƒ(x) = √(x), il valore di √(123) differisce da √(121) = 11 per non più di
Infatti ...
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Leibniz, notazione di (per la derivata)
Leibniz, notazione di (per la derivata) espressione con cui si indica la scrittura
significativa perché designa la derivata come rapporto dei differenziali dy [...] e dx, cioè degli incrementi infinitesimi delle due variabili, ritenuti fra loro proporzionali in quanto calcolati lungo la tangente alla curva (il cui coefficiente angolare è il coefficiente di proporzionalità ...
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iperderivata
iperderivata [Comp. di iper- e derivata] [ANM] Per una funzione f(x) della variabile reale x, definita in un intervallo (a, b) e ivi continua, in un punto x₀ di (a, b) è il limite del rapporto [...] ₂, anch'essi in (a, b), a x₀. Se esiste l'i. in x₀, esiste ivi anche la derivata ordinaria, che coincide con l'i., ma non è sempre vero il contrario; perché la f(x) sia iperderivabile occorre che la derivata esista in tutto (a, b) e sia ivi continua. ...
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Una delle idee che caratterizza l'analisi matematica e le sue applicazioni scientifiche e tecnologiche è il concetto di derivata di una funzione, che fornisce una misura del cambiamento locale della funzione, [...] del suo grafico. Per es., se la funzione descrive la posizione di un punto in movimento su una retta, la sua derivata rispetto al tempo è proprio la velocità istantanea. Non sorprende quindi che, da I. Newton in poi, sia stato possibile proporre ...
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La porzione mediana dell’osso etmoide, derivata da ossificazione da cartilagine della regione etmoidale. Lateralmente al m., da ciascun lato sono gli esetmoidi (etmoidi laterali) che si sviluppano medialmente [...] come piastrine perforate (lamina cribrosa) dove passano i nervi olfattori ...
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Opera lirica (1840) di G. Donizetti, derivata dalla partitura, modificata e ampliata, dell'Ange de Nisida, un'opera semiseria alla quale il musicista aveva lavorato in quello stesso anno, ma che non venne [...] poi messa in scena ...
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Vecchia denominazione della città di Agrigento, derivata dal nome ǵrǵnt che le diedero gli Arabi che costruirono un borgo nell’acropoli della città antica. Nel 1927 ha ripreso il nome classico di Agrigento. ...
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poèma sinfònico Composizione musicale per orchestra derivata dalla cosiddetta musica a programma, che si prefigge di evocare vicende drammatiche o ambienti di natura o caratteristiche figure della storia [...] o della leggenda. Esempi ante litteram si ebbero fin dal Medioevo (le Cacce dell’Ars nova) e, sempre più frequenti, nel Rinascimento (le Canzoni francesi, specialmente le Battaglie), nel barocco (i quadretti ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.