LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] ., pp. 37 s.) e Giuda e Tamar (Roma, Galleria Corsini: ibid., p. 182). A questi si può aggiungere la Madonna del Passeggio (derivata da un prototipo di Raffaello, già a Roma nella collezione di N. Verdura e ora ad Andalusia, PA, nella collezione di N ...
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MOSAICO
B. Finster
Termine di incerta etimologia che definisce in generale la decorazione di una superficie architettonica (pavimento, parete, soffitto) realizzata per mezzo di piccole pietre naturali [...] m. che si allontanò più radicalmente, sotto il profilo dell'innovazione tecnica, dalla tradizione del m. romano, da cui pure era derivata.
Malta
Sembra che sin dall'epoca romana i m. parietali fossero applicati su una preparazione di malta di calce ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] S. Marco e il doge stanti in posizione frontale, mentre al rovescio compare Cristo in trono, anch'egli di fronte, tipi derivati dalle monete d'oro di Leone VI e Costantino VII. Questa moneta, che fu imitata da varie zecche in Lombardia, in Piemonte ...
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ALTARE
D. Mustilli
Civiltà preistoriche. - Nello strato neolitico della grotta detta del Tamaccio, nelle Alpi Apuane, è stato rinvenuto un blocco squadrato con due cavità nella parte superiore, che [...] così l'intenzione di far dell'a. il ricordo più efficace della mensa dell'ultima cena, da cui il sacrificio della messa derivava la propria origine.
Gli a. più antichi, come, ad esempio, quelli rinvenuti, frammentari, a Baccano e ad Aix, del V sec ...
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Scienza greco-romana. Ingegneria
Serafina Cuomo
Pietro Dominici
Ingegneria
A rigore, un'ingegneria greco-romana antica non esiste. Esistevano ed erano oggetto di definizione e di trattazione specifica [...] lo stadio era sempre di 600 piedi e valeva 210 m oppure 184,85 m in relazione ai detti valori del piede. Erano in uso anche unità di derivazione non attica; per esempio, un'unità pari a 8 stadi da 184,85 m, cioè col valore di 1479,9 m, detta mílion e ...
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Acqua
C. Frugoni
A. Berger
Lo studio della funzione dell'a. va intrapreso, oltre che dal punto di vista dell'utilizzazione pratica, essenziale alla vita economica e sociale delle città e delle aree [...] ad altezze modeste. Una nuova creazione degli Arabi fu la noria a spirale, documentabile a partire dal sec. 12° e derivata dal tympanon menzionato da Vitruvio. Si trattava di una noria priva di un bordo suddiviso, ma interamente articolata in vasche ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] . 192v) che illustra il Passaggio del mar Rosso (Morey, 1953). Appare evidente che la figura del c. è direttamente derivata da quella di Urano, che segue le medesime modalità iconografiche, come mostra l'immagine del Caelus scolpita immediatamente al ...
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Vedi MESSAPICI, Vasi dell'anno: 1961 - 1995
MESSAPICI, Vasi
M. A. Del Chiaro
I cosiddetti vasi m. appartengono alla grande famiglia del Geometrico italiano. Occorre però subito avvertire che il termine [...] problema delle origini della trozzella; il Mayer la ritiene originaria dell'Apulia meridionale, il Patroni pensa che sia derivata dalla Lucania, e, mentre Petersen condivide l'opinione del Mayer, Gervasio vede nelle forme del vaso origini peucetiche ...
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DIOTISALVI
V. Ascani
(o Deotisalvi)
Architetto documentato a Pisa (v.) nella seconda metà del sec. 12°, il cui nome è tramandato dalle due epigrafi-firme del battistero e della chiesa del Santo Sepolcro.Il [...] piccolo edificio ottagonale in cotto con cupola esternamente simile a quella del Santo Sepolcro. Si tratta di un'opera indubbiamente derivata da D. e per la quale non è forse da escludersi l'intervento diretto dell'architetto nella fase ideativa, ma ...
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GIUFFRÈ, Antonino
Gaetano Bongiovanni
, Non si conoscono le date di nascita e di morte, né si hanno notizie sulla formazione artistica di questo pittore, probabilmente d'origine messinese, attivo in [...] presente nel trittico di Taormina. Secondo Pugliatti (1993, p. 60), la totale uniformità compositiva delle due teste potrebbe derivare dall'utilizzazione di un cliché comune "il cui prototipo andrebbe ascritto a Salvo De Antonio (nipote ex fratre di ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.