Nome con cui in Francia dal 17° sec. e poi nel resto d’Europa si è indicato un tipo di decorazione dei giardini in parte derivata dall’ordine rustico e realizzata mediante l’imitazione di elementi naturali [...] (grotte artificiali arricchite da stalattiti, conchiglie, rocce di forma bizzarra); dai primi anni del 18° sec. tale tipo di motivi ornamentali si diffonde anche nell’arredamento (v. fig.) e nelle suppellettili. ...
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CRATETE (Κράτης)
G. Sena Chiesa
Filosofo cinico, nato a Tebe. Visse nella I metà del IV sec. a. C. Un'erma del Museo Nazionale di Napoli, derivata, insieme ad altre copie, da una statua bronzea della [...] II metà del IV sec., rappresenta C. come un uomo maturo dalla folta barba e dai capelli spioventi in ciocche disordinate sulla fronte, secondo il tipo del filosofo cinico. La bocca incurvata, gli occhi ...
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In un edificio, elemento architettonico a sbalzo, con sviluppo prevalentemente orizzontale, calpestabile e solitamente posto alla stessa quota del solaio. Originariamente in legno, la sua forma è derivata [...] anche dalle soluzioni strutturali adottate (travature, serie di mensole collegate mediante archetti o architravi piani, cornici progressivamente aggettanti, solette a sbalzo in cemento armato ecc.). Nella ...
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Pittore fiorentino (notizie dal 1343 circa al 1376), noto soprattutto per il trittico (1371) della chiesa di S. Antonio a Napoli (Napoli, Museo San Martino) d'una impronta stilistica chiaramente derivata [...] da Nardo di Cione. Tra le altre opere assegnategli, ricordiamo gli affreschi dell'antico ospizio di S. Antonio a Pistoia; i quattro Santi e la Natività nella Pinacoteca Vaticana ...
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Monastero benedettino situato nel comune di Codigoro (prov. di Ferrara), presso la sponda occidentale della Valle Giralda, lungo la Via Romea.
Le prime notizie storiche del monastero risalgono al 9° secolo. [...] La struttura della chiesa, derivata dalle basiliche ravennati del 6° sec., risale al 751-874 ed è preceduta da un atrio del 10°-11° sec.; di carattere lombardo è il campanile (1063). Dell’11° sec. sono: parte del prezioso mosaico pavimentale e ...
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Pittore e acquafortista (Amsterdam 1629 - ivi 1700 circa), viaggiò per la Germania, la Svizzera e l'Italia (1653-58), riportando numerosi disegni. Le sue vedute italiane, che rivelano l'influsso di Jan [...] Both, sono dipinte con raffinata tecnica derivata dalla tradizione del paesaggio romano secentesco. Celebri il Viale dei frassini (con figure di A. Van de Velde) e la Veduta del lago Trasimeno, ambedue nel Rijks museum di Amsterdam. ...
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Mitologia
Nella mitologia delle antiche civiltà del Mediterraneo centro-orientale, mostro con corpo leonino e testa umana; in particolare, in Grecia, figura mostruosa (fig. 1) con volto femminile, petto, [...] zampe e coda leonine, ali di uccello, derivata probabilmente da un’analoga figura egiziana (presente anche nel mondo vicino- e medio-asiatico).
Nel mito greco, la S. è figlia di Echidna e Ortro (il cane di Gerione) o, secondo un’altra versione, di ...
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Comune della prov. di Bari (174,3 km2 con 54.508 ab. nel 2019), situato a 118 m s.l.m. al margine settentrionale della conca di Bari. Noto per i suoi oliveti e vigneti, e per l’industria derivata. Altre [...] attività nei settori metalmeccanico, tessile, dell’abbigliamento e dei materiali da costruzione.
Occupato fin dal Neolitico, Butuntum fu un importante centro peuceta; dal VI secolo le relazioni con alcune ...
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IPOSTILA, Sala
L. Crema
IPOSTILA, Sala (dal gr. υ½ποᾒστυλος da υ¾ποᾒ "sotto" e στυᾒλος "colonna"). − Si chiama i. una sala avente la copertura piana sorretta da colonne o pilastri, particolarmente quando [...] temples ptolémaîques et romains, Parigi 1924; J. Fergusson, History of Indian and Eastern Architecture, Londra 1876. Per la derivazione della basilica romana dalla sala i.: G. Leroux, Les origines de l'édifice hypostyle, Parigi 1913; G. Giovannoni ...
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Vedi PIXUNTE dell'anno: 1965 - 1996
PIXUNTE
P. Zancani Montuoro
Città dell'antica Lucania sull'omonima baia del Tirreno (oggi golfo di Policastro in provincia di Salerno), presso la foce del fiume, [...] ch'ebbe lo stesso nome e lo porta ancora nella forma derivata dal latino (Buxentum Bussento).
Gli scrittori antichi, fra i quali Strabone (vi, 253) e Diodoro (xi, 59, 4), la dicono fondata da Micito mentre governava Reggio e Zancle (476-472 a. C.), ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.