MANZUOLI, Tommaso (detto Maso da San Friano)
Sabina Brevaglieri
Nacque a Firenze il 4 nov. 1531, nella zona di porta S. Frediano da cui derivò il soprannome. Nella bottega di P.F. Foschi ricevette la [...] che sembra riportare al nome del M.; anche l'Adamo ed Eva con due bambini (San Pietroburgo, Ermitage), opera derivata da un modello del Bachiacca (Francesco di Ubertino), rivela colori squillanti, ma d'intonazione fredda; mentre la sua ambientazione ...
Leggi Tutto
VOLTERRA
V. Ascani
(etrusco Velathri; lat. Volaterrae)
Cittadina della Toscana centro-occidentale, in prov. di Pisa, posta tra le valli della Cècina e dell'Era, sulla sommità piana di un poggio in posizione [...] , nei panneggi ripetitivi ma larghi e a bande, e nel rilievo per piani paralleli, mostra tangenze con un'altra opera derivata dal magistero guglielmesco: le lastre del pulpito del duomo di Pistoia (Pistoia, duomo, cripta), opera degli esponenti della ...
Leggi Tutto
STRASBURGO
S. Braun
(franc. Strasbourg; ted. Strassburg; lat. Argentorate; Strateburgo, Stratiburgo, Argentaria, Argentina nei docc. medievali)
Città della Francia nordorientale (dip. Bas-Rhin), posta [...] del braccio nord, ma un cambio di architetto nel corso della costruzione (1225) diede al seguito dell'impresa un'impronta derivata da Chartres, soprattutto nel pilastro del Giudizio finale. La facciata è decorata da vetrate con temi dell'Antico e del ...
Leggi Tutto
FIORI, Giovanni Francesco
Tommaso Manfredi
Nacque a Roma l'8 ag. 1709 da Domenico Antonio e da Caterina De Rossi (Mancini, 1979, p. 22). Fu tenuto a battesimo da G.F. Pellegrini, scenografo e "gentiluomo" [...] , reg. 66, c. 137; Disegni e piante, coll. I, c. 81, n. 327). La sobria impostazione del prospetto derivata dagli schemi dell'edilizia civile gentilizia temperati dai canoni estetici della committenza mostra un iniziale accoglimento delle istanze ...
Leggi Tutto
FEDELI, Domenico, detto il Maggiotto (Magiotto, Majotto)
Ettore Merkel
Nato a Venezia nel 1712 dal barcaiolo Sebastiano, è registrato nei documenti contemporanei con il soprannome (poi cognomizzato) [...] Dalla Lezione di disegno di Ginevra discendono la variante autografa a tre figure, del Museo civico di Treviso e le derivazioni posteriori del Museo di Praga e di collezione privata a Faenza. Il F. dipinse in questi anni, secondo analoghi parametri ...
Leggi Tutto
FERGOLA, Salvatore
Mariantonietta Picone Petrusa
Nacque a Napoli tra il 1798 e il 1799 da Luigi (cfr. voce in questo Dizionario) e da Teresa Conti. Si dedicò prima allo studio delle lettere e dell'architettura, [...] di paesaggista legata all'impostazione hackertiana del padre Luigi. Era dotato di una precisione documentaria nella ripresa dei luoghi derivata dalla cosiddetta veduta "a volo d'uccello" di P. J. Hackert. Le prime notizie certe sulla sua attività ...
Leggi Tutto
ARES (῎Αρης)
P. Orlandini
Dio greco della guerra e delle stragi sanguinose, originario della Tracia.
Siede nell'Olimpo assieme agli altri dei ed è compagno, amante e sposo di Afrodite. Più volte ricordato [...] Tesoro dei Sifni, a Delfi, A. è raffigurato due volte secondo la consueta tipologia, modificata da alcune note stilistiche di derivazione ionica. Nel fregio E il dio siede, ultimo fra gli dei, distinguendosi per il suo grande scudo e per i capelli ...
Leggi Tutto
CAGNONI, Domenico
Clelia Alberici
Nacque a Verona non si sa in quale data. Mancano notizie sulla sua formazione; esordì nella città natale con incisioni di mediocre fattura: un'Adorazione dei Magi dall'Orbetto, [...] Verri. Esso è adorno di 28 vignette alludenti alla contemplazione della natura e ai lavori della campagna, con quadretti che sembrano derivati dal vero (Novati, 1909).Nell'estate del 1770 uscì il libro, e il 5 ottobre dello stesso anno il C. venne ...
Leggi Tutto
COLANTONIO
Ferdinando Bologna
Non sono noti i dati biografici di questo pittore, né è stato ritrovato alcun documento che lo riguardi con certezza (l'ipotesi di Grigioni, 1947, che si riferisca a lui [...] di uno degli arazzi della Passione di Roger van der Weyden in possesso di re Alfonso; presenta inoltre almeno un inserto derivato con certezza dal Compianto sul Cristo morto di Petrus Christus ora al Museo reale di Bruxelles (Bologna, 1977, pp. 91 s ...
Leggi Tutto
TRENTINO
G. Valenzano
Regione dell'Italia settentrionale, comprendente la prov. di Trento (v.). Il nome T. deriva da Trento, già antico municipio romano dal nome Tridentum. Dal toponimo romano derivò [...] due tombe altomedievali: tra gli oggetti recuperati si segnalano le cinture con fibbie con decorazione del tipo Aldeno, una derivazione del tipo zoomorfo di tradizione germanica, diffusa intorno alla metà del 7° secolo. Un tipo di fibula a staffa ...
Leggi Tutto
derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.