GUIDO di Pietro, detto il Beato Angelico
Magnolia Scudieri
Nacque nei pressi di Vicchio di Mugello, probabilmente poco prima del 1400. Divenne poi fra Giovanni nel convento dei domenicani riformati [...] effetti cromatici caldi e brillanti, già cari a Starnina, e una tendenza ad ammorbidire i contorni e il modellato, derivata da Ghiberti e sostenuta in pittura da Masolino. Analoghi sono i riferimenti culturali che si individuano nel gruppo di tavole ...
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BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] la S. Orsola e le compagne delle Gallerie di Venezia, che, se pur è discutibile nella sua autografia, è forse derivata da un prototipo belliniano anteriore all'anno 1450, aderente a quello spirito e a quel linguaggio.
Certo, la grande scoperta del ...
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DI CAPUA, Rinaldo
Ariella Lanfranchi
Ben poco si conosce della vita e della formazione artistica di questo compositore d'origine campana, attivo sulle scene teatrali italiane ed europee per oltre un [...] O come, infine, il Fétis che, indicando a sua volta il 1715 come improbabile data di nascita, ribadiva che il cognome derivava dalla sua città d'origine. Dopo oltre due secoli dalla sua morte (che avvenne probabilmente attorno al 1780) scarse sono le ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] di A. Torelli.
Nell'ottobre 1867 comparve sulla Nazione anche la sua prima prova narrativa, la novella Ildottor Cymbalus derivata per ammissione del C. dal racconto La boîte d'argent di Dumas figlio, con la quale inaugurava il filone fantastico ...
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ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] ben presto famoso, esercitò un influsso anche iconografico fino al termine del secolo e al Settecento. Molte sono le derivazioni, ma è stato attribuito alla mano dell'A. medesimo, sebbene in un periodo più tardo, forse contemporaneo alla fattura ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sacchi, Bartolomeo detto il Platina
Francesco Tateo
Bartolomeo Sacchi, detto il Platina
Sia nell’ambito dell’Umanesimo romano, sia in quello dell’intero Umanesimo italiano ed europeo, il Platina assume [...] di cumulare la situazione di Socrate in carcere alla vigilia della morte con la tradizione che ne era derivata, dalla Consolatio philosophiae di Boezio al Secretum di Francesco Petrarca. Si aggiunga che la condizione autobiografica del carcere ...
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LEGRENZI, Giovanni
Arnaldo Morelli
Nacque a Clusone, presso Bergamo, dove fu battezzato il 12 ag. 1626, da Giovanni Maria e da Angela Rizzi.
Il padre era violinista ed esercitò la sua professione a [...] tre, cinque e sei, op. VIII (ibid. 1663) sono collegate all'ambiente ferrarese: i brani recano un'intitolazione palesemente derivata dai cognomi di alcune nobili famiglie della città emiliana (la Bentivoglia, la Pia, la Mosta, la Obizza, la Rossetta ...
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CORBO (Corbus, Corvus), Martino
Annamaria Ambrosini
La sua appartenenza alla famiglia milanese dei Corbo risulta con certezza da una fonte di qualche decennio posteriore alla sua morte; precisamente [...] di privilegi, una più vasta rappresentanza del mondo ecclesiastico cittadino.
La stima di cui il C. godeva può essergli derivata sia dalla sua adesione al programma di riforma proposto dal Papato, sia dal prestigio da lui raggiunto in campo culturale ...
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MADERNA, Bruno
Gianluigi Mattietti
Nacque a Venezia il 21 apr. 1920 da Carolina Maderna e Umberto Grossato. La madre, nubile, morì quando il M. aveva solo 4 anni. Il padre, musicista d'intrattenimento, [...] anche ritmi di valzer e di rumba; la canzone partigiana Fischia il vento (molto popolare durante la Resistenza e derivata dalla canzone russa Katiuša, composta da M. Blanter nel 1939) utilizzata dal M. nella Kranichsteiner Kammerkantate (Vier Briefe ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] si è detto, attorno ai sonetti antimedicei di D. che si vorrebbero di Rinaldo degli Albizzi. D'altronde la stessa tradizione derivata da D., che già tra i contemporanei annoverava molti adepti, presenta una proliferazione di testi in cui la maniera ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.