Biosintesi
Alastair I. Scott
sommario: 1. Metaboliti primari e secondari. 2. Biogenesi e biosintesi: a) polimerizzazione ‛lineare' dell'acetato; b) ‛ramificazione' dell'acetato: via dell'acido mevalonico; [...] '. Un caso diverso è quello costituito dall'ormone giovanile degli Insetti che fino a poco tempo fa si riteneva derivasse da una doppia metilazione del farnesolo, come è indicato nella II parte dello schema 12.
Secondo studi più recenti sembra ...
Leggi Tutto
complessità Caratteristica di un sistema (perciò detto complesso), concepito come un aggregato organico e strutturato di parti tra loro interagenti, in base alla quale il comportamento globale del sistema [...] all’istante t e il valore dell’ingresso nello stesso istante influenzino la tendenza a variare dello stato (cioè il valore della derivata rispetto al tempo del vettore di stato) e come l’uscita y(t) dipenda, tramite il vettore C, dal valore assunto ...
Leggi Tutto
Astronomia
E. stellare Condizione fisica di una stella (➔), in cui tutta l’energia generata nella parte centrale sia trasmessa agli strati superficiali e da questi irradiata all’esterno. Nello studio della [...] equazione di Gibbs-Duhem
(∑
(∑ci=1 ∑fj=1 μijdnij=0)
assume l’espressione più esplicita:
[
]
Dalla [4] si possono derivare tutte le proprietà termodinamiche degli stati di equilibrio. In un sistema omogeneo (formato cioè da una sola fase), soggetto ...
Leggi Tutto
trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] nello studio di un’equazione differenziale mediante la t. di Laplace, lega la trasformata di Laplace della derivata della funzione a quella della funzione stessa, è:
Utilizzando questa espressione è possibile calcolare la funzione di trasferimento ...
Leggi Tutto
In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] nell’ipotesi in cui altri soggetti decidano di riconoscerla.
Botanica
Nelle Fanerogame l’e. è la piantina abbozzata, derivata per divisione dello zigote e delle cellule successivamente formatesi, racchiusa nel seme. A un certo stadio di sviluppo l ...
Leggi Tutto
Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] eseguite sui singoli elementi delle matrici.
Se gli elementi di una m. A sono funzioni derivabili di una variabile t, si definisce l’operazione di derivazione della m. A, chiamando derivata di A la m. dA/dt i cui elementi sono le derivate, rispetto a ...
Leggi Tutto
Biologia
In biologia cellulare, r. endoplasmatico (o endoplasmico), sistema di cavità delimitate da membrane, presente nel citoplasma di tutte le cellule. È costituito da una membrana formata da un unico [...] nella circolazione tributaria il sangue ristagnante a monte dell’ostacolo.
Zoologia
La seconda cavità dello stomaco concamerato dei Ruminanti, derivata da una dilatazione esofagea e comunicante sia con il rumine, sia con l’esofago e l’omaso, in cui ...
Leggi Tutto
Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] t e il valore dell'ingresso nello stesso istante influenzino la tendenza a variare dello stato (e cioè il valore della sua derivata rispetto al tempo) e come l'uscita y(t) dipenda, tramite il vettore C, dal valore assunto nello stesso istante dallo ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. Studi sull'ereditarieta
Federico Di Trocchio
Studi sull'ereditarietà
I fenomeni dell'eredità biologica furono considerati fino a tutto il Settecento secondari e non particolarmente [...] la proposta di Mendel fu riesumata contemporaneamente da De Vries, Erich von Tschermak-Seysenegg e Carl Correns. Fu quest'ultimo a derivare, tra il 1902 e il 1905, dall'unica "legge di sviluppo degli ibridi" proposta da Mendel nel suo articolo, tre ...
Leggi Tutto
Eugenica
GGarland E. Allen
di Garland E. Allen
Eugenica
sommario: 1. Introduzione. 2. Evoluzione storica. 3. Le teorie genetiche contemporanee e le loro basi scientifiche: a) genetica medica; b) genetica [...] con la coercizione eugenica. Ad esempio, se l'assistenza sanitaria (finanziata dallo Stato o privatamente) non copre i costi derivanti dall'allevare un bambino affetto dalla sindrome di Down o dalla corea di Huntington, e nemmeno da una patologia ...
Leggi Tutto
derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.