UNGHERIA
Ferruccio Nano
Martina Teodoli
Gyo¿ Szabó
Maria Rosa Mezzi
Miklós Sulyok
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Angela Prudenzi-Judit Pinter
(XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, II, p. [...] dinamica demografica del paese è stata quindi caratterizzata per gli anni Ottanta da un tasso di crescita negativo. Questa situazione è derivata da un coefficiente di natalità piuttosto debole (11,4ı nel 1993) e da un tasso di mortalità del 14,6ı, e ...
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FEDERIGHI, Francesco
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze attorno alla metà del. sec. XIV da Lapo, capitano di cavalleria al soldo del Comune di Firenze, e da Tana di Lamberto di Iacopo Bochini.
La famiglia [...] erano di origine francese e si erano stabiliti a Firenze nel sec. XII. La loro denominazione "da Sovigliana" sarebbe derivata dal fatto che, essendo magnati, e come tali banditi da Firenze dal 1268al 1281, si sarebbero rifugiati in quel periodo ...
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Il socialismo reale
Luciano Pellicani
L’espressione «socialismo reale» fu utilizzata, a partire dagli anni Settanta, per indicare il modello di organizzazione sociale dell’Unione Sovietica e delle cosiddette [...] Essa, in realtà, era stata preceduta da una lunga elaborazione teorica da parte dello stesso Lenin. L’idea di fondo, derivata direttamente da K. Marx e F. Engels, si basava sul concetto che la missione storica della rivoluzione socialista era quella ...
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BÉLA IV, RE D'UNGHERIA
Incoronato re d'Ungheria nel 1235 quando il padre, Andrea II, era ancora vivo, sostenne una politica differente da quella paterna. Era sua intenzione ripristinare il sistema economico [...] fosse necessario un intervento in Terrasanta. Il re implorava il papa di non dare ascolto ai lombardi perché ne sarebbe derivata la discordia tra Impero e Papato. B. aggiunse che un tale intervento nei diritti dei principi laici sarebbe stato letto ...
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Popolo dell’Etruria meridionale, fra i Monti Cimini e il Tevere, assoggettato da Roma nel 3° sec. a.C. Loro città capoluogo era Falerii, corrispondente alla moderna Civita Castellana. Esisteva già nella [...] ). Nel 4° sec. avviene la ricostruzione di grandi fabbriche templari (Falerii), caratterizzate da una decorazione di grande finezza, derivata da esperienze volsiniesi, poi di tipo ellenistico, e infine allineate con Roma. Alla fine del 4° sec. si ...
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TREVISO
GGian Paolo Bustreo
Prima del 1220 non vi era stato alcun contatto fra Federico II imperatore e Treviso, città di modeste dimensioni posta al centro dello scacchiere nordorientale del Regno [...] dell'autonoma evoluzione compiuta dai singoli centri urbani e il riconoscimento della nuova geografia dei poteri che ne era derivata. La nuova titolazione della Marca si accompagnava a un riassetto territoriale ‒ esteso non solo al nuovo distretto ma ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. I Falisci
Mauro Cristofani
I falisci
Gente dell’Italia preromana (gr. Φαλίσκοι; lat. Falisci) che occupava una zona poco estesa del Lazio, costituita da pianori tufacei [...] la produzione di vasi a figure rosse di grande prestigio (in specie crateri e stamnoi) detta per l’appunto “falisca”, derivata dalla ceramografia attica del primo quarto del IV sec. a.C., esportata anche a Roma (le didascalie dipinte sono anche in ...
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Claudio Cerasa
Mille giorni per Renzi
Dalle primarie del 2013 alla riforma del lavoro: un anno di strategie, di affermazioni, di annunci e di colpi di fortuna per il premier più giovane della storia d’Italia, [...] l’anno in cui l’ex sindaco di Firenze è riuscito a capitalizzare in appena 2 mesi la forza che gli è derivata dall’investitura popolare delle primarie del dicembre 2013. A febbraio, il 22, Renzi giura come nuovo presidente del Consiglio e diventa il ...
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FASCIOTTI, Carlo
Patrizia Mengarelli
Nato ad Udine il 28 dic. I 870 da Eugenio Vincenzo, all'epoca prefetto di quella città, di famiglia piemontese di forte tradizione liberale, e da Carlotta Gnecco, [...] che, per motivi politici ed economici, giungevano dall'Italia. A questa eredità materna del senso di nazionalità si sommò quella derivata dal padre, sostenitore di Cavour e amico di uno dei suoi maggiori collaboratori, C. Nigra.
Tornato in Italia il ...
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Regione di confine. Nell’Impero carolingio furono chiamati m. i territori di confine allo Stato, e i conti preposti a una m. furono detti marchesi o margravi. Più tardi la m. si raffigurò o in un aggregato [...] Reggio, Parma, Piacenza, Cremona, Bergamo e Brescia), concessa ad Azzo di Canossa. Una delle ultime fu la m. d’Ancona, derivata dalla fusione della m. Guarnerii e di quella di Fermo. Il frazionamento tra gli eredi e soprattutto lo sviluppo dei Comuni ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.