MARGIANA
Bruno Genito
(App. I, p. 821).
La M., dal nome antico-persiano Margus, costituisce, in senso stretto, la regione del delta endoreico del fiume Murghab che scorre oggi nella repubblica del Turkmenistan. [...] importante dal punto di vista tecnico-costruttivo in quanto in esso si manterrebbero tracce del sistema della doppia cupola, derivata da certi stupa buddhisti del Turkestan cinese. Questo esempio, assieme a quelli del Mausoleo di Gabal-i Sang di ...
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MINORE Archeologia. - L'investigazione propriamente archeologica dell'Asia Minore è stata preceduta e accompagnata dall'esplorazione geografica o di superficie (v. asia minore: Storia della esplorazione; [...] al bīt khilāni delle iscrizioni assire. In conclusione, l'architettura hittita si compone di una forte base locale, derivata dai Protohatti, e di qualche influsso da sud-est, come per esempio il motivo delle torri equidistanti, importato ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma. Storia degli studi
Francesca de Caprariis
Roma. storia degli studi
Si fa risalire comunemente alla metà circa del Quattrocento il momento della [...] ”.
Dal progetto di una nuova rappresentazione cartografica di R. antica, interrotto dalla morte di Raffaello, si ritiene derivata l’opera di Fabio Calvo (Antiquae Urbis Romae cum regionibus simulachrum, 1527, 1532). La scarsa considerazione nella ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province danubiano-balcaniche. Arte norico-pannonica
Lothar Eckhart
Ortolf Harl
Arte norico-pannonica
di Lothar Eckhart
L’arte del Noricum romano sembra essere [...] d’importazione della piccola plastica sono alcuni bronzetti, come il grifo di Magdalensberg e l’Apollo di Ulrichsberg, quest’ultimo derivato da un tipo statuario del V sec. a.C., mentre il Domatore di serpenti di Lauriacum e il Negro Danzante ...
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ILLUSTRAZIONE
C. Bertelli
− Le più antiche testimonianze archeologiche di libri illustrati provengono dalla civiltà egizia; nel mondo ellenistico l'i. ebbe origine, sembra, ad Alessandria, ciò che rende [...] Nicandro di Colofone (v.). Z o o lo g i a : Alessandro di Myndos, I sec. d. C. (da un suo libro deriverebbero le figure di animali del II libro di Dioscuride). Physiologus (v.). "Marvels of the East" (trattato di teratologia, così denominato dal suo ...
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MOSCHEA
R. Hillenbrand
Il termine m. (arabo masjid) definisce il luogo riservato alla preghiera dei musulmani, indipendentemente dalle diverse tipologie architettoniche.La tradizione islamica ha tuttavia [...] a volta come punto focale del santuario (è il caso della Grande m. di Varāmīn). In India i concetti spaziali derivati dalla Persia si unirono a una sensibilità propria delle popolazioni indù per la massa e per il particolare, espressa soprattutto ...
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VOLTERRA
V. Ascani
(etrusco Velathri; lat. Volaterrae)
Cittadina della Toscana centro-occidentale, in prov. di Pisa, posta tra le valli della Cècina e dell'Era, sulla sommità piana di un poggio in posizione [...] , nei panneggi ripetitivi ma larghi e a bande, e nel rilievo per piani paralleli, mostra tangenze con un'altra opera derivata dal magistero guglielmesco: le lastre del pulpito del duomo di Pistoia (Pistoia, duomo, cripta), opera degli esponenti della ...
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ARES (῎Αρης)
P. Orlandini
Dio greco della guerra e delle stragi sanguinose, originario della Tracia.
Siede nell'Olimpo assieme agli altri dei ed è compagno, amante e sposo di Afrodite. Più volte ricordato [...] Tesoro dei Sifni, a Delfi, A. è raffigurato due volte secondo la consueta tipologia, modificata da alcune note stilistiche di derivazione ionica. Nel fregio E il dio siede, ultimo fra gli dei, distinguendosi per il suo grande scudo e per i capelli ...
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Vedi CAMPANI, Vasi dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAMPANI, Vasi
A. Stenico
In Campania si localizzano varie fabbriche di ceramica a figure nere, i cui prodotti sono da ritenersi imitazioni, analoghe [...] ) e il Kemai Group, questo ultimo di tecnica non a figure rosse.
Dal Pittore di C. A sembra che si debba far derivare lo stile di un complesso di vasi trovati in massima parte in Sicilia. È naturale pertanto ritenere questa produzione come siciliana ...
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DEMETRA (Δθμήτηρ, Demēter)
P. E. Arias
Dea madre dei Greci che nel nome stesso - sia che derivi da δή = γῆ (terra) o dalla parola cretese δηαί = ion. Ζειαί, orzo - rivela la sua natura agraria (v. anche [...] di tale gruppo non venne riconosciuta dall'Homann-Wedeking (Röm. Mitt., lv, 1940, p. 214) che vedeva in Kore una figura derivata da Onatas, mentre definiva D. un "pasticcio" romano. Il tipo monumentale di D. si fissa nel grande rilievo eleusinio di ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.