CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] come insegna personale sia dei fedeli sia, in particolare, del clero.Quanto alla struttura di tale categoria di c., derivata dagli enkólpia e dai filatteri, si tratta di norma di oggetti di dimensioni ridotte, in metallo prezioso o bronzo con ...
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COLONIA
A. Tomei
(lat. Colonia Ara Claudia Agrippinensium; ted. Köln)
Città della Germania (Nordrhein-Westfalen), situata sul Reno.
Archeologia e Architettura
L'oppidum romano, fondato all'epoca dell'imperatore [...] romanica fino alla metà del sec. 13° deve essere ricordato St. Kunibert, che presenta a E il gruppo delle torricoro, derivato da St. Gereon, unito a una Chorhalle orientale, esemplata su quelle occidentali diffuse all'epoca tra Reno e Mosa (St ...
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Vedi RITRATTO dell'anno: 1965 - 1996
RITRATTO
R. Bianchi Bandinelli
J. Auboyer
R. Bianchi Bandinelli
SOMMARIO. - 1. Premesse generali. - 2. Egitto. - 3. Mesopotamia. - 4. Periodo achemenide. - 5. [...] , i ritratti su monete, su gemme e camei (v. Glittica). Ma l'antichità conobbe anche il r. in pittura e il suo derivato in mosaico. Di quest'ultimo tuttavia si hanno testimonianze solo per l'età romana. Plinio (Nat. hist., xxxv, 4) ci dice che ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Marialaura Di Mattia
Oscar Nalesini
Adolfo Tamburello
Paola Mortari Vergara Caffarelli
Filippo Salviati
Caratteri generali
di [...] fibre vegetali, tra le quali la paglia di riso, la canapa e gli steli di altre piante, erano un derivato dell'agricoltura impiantata nel Paese dai secoli a cavallo dell'era cristiana. Favoriti dapprima legni teneri più facilmente lavorabili, come ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] regina e sponsa Christi assisi su un unico trono gemmato; una novità per quanto riguarda i programmi absidali romani, derivata da un'interpretazione di un passo del Cantico dei Cantici (Verdier, 1976; 1980). In quest'opera sembrano manifestarsi due ...
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BOLOGNA
R. Grandi
(lat. Bononia)
Città dell'Italia settentrionale, capoluogo dell'Emilia Romagna, situata nella pianura padana allo sbocco delle valli del Reno e del Savena.
Storia e urbanistica
La [...] , nella zona che in età tardoantica fu abbandonata, fuori dalle mura di selenite, l'edificio primitivo sembrerebbe derivare - secondo quanto indicano la dedicazione, alcuni particolari della muratura, la tipologia e la qualità dei materiali - dagli ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] - il principe feudale - cioè l'autorità laica o dello Stato e quello religioso. Tuttavia ciò non impedì che una scuola derivata da quella della ‛Terra pura' cioè lo shinshu fondato da Shinran Shanin (1173-1262) si organizzasse in modo da assumere un ...
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BATTISTERO
A. Peroni
Il termine, già in uso nell'Antichità classica per definire la vasca del frigidarium negli edifici termali (Plinio il Giovane, Ep., II, 17, 11; V, 6, 25), con l'affermarsi del cristianesimo [...] Ss. Felice e Fortunato a Vicenza). Anche la tipologia varia, benché in quest'area sembri prevalere la forma ottagona, derivata probabilmente dai b. di Milano. Nell'area nordoccidentale sono attestati alcuni casi di b. ad aula absidata, recentemente ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] padiglione circondato da canali con piante ornamentali. A questa tipologia si possono far risalire i giardini andalusi, dai quali è derivato il patio spagnolo, come era ad esempio in origine il cortile dei leoni nell'Alhambra, la residenza nasride a ...
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Vedi RAVENNA dell'anno: 1965 - 1996
RAVENNA (Ravenna, ῾Ραβέννα, ῾Ραουέννα)
F. W. Deichmann
Capitale dell'Impero Romano d'Occidente dal 402-4 al 476; poi del regno di Odoacre e dal 494 del regno ostrogoto; [...] stato reso navigabile da Augusto, fu detto anche fossa Augusti. Senza dubbio si trattava della canalizzazione di una vena lagunare derivante dal ramo del Po: essa correva intorno ed attraverso la città, si ramificava in essa e sfociava poi nel mare ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.