CORAZZI, Antonio (Giuseppe Antonio)
Mario Bencivenni
Nacque a Livorno il 17 dic. 1792 da Vincenzo di Antonio e da Antonia Gaetana di Bartolomeo Andolfati (Livorno, cattedrale, Registro battesimi, ad [...] mercato pubblico (1864-65). La proposta del C., che lo stesso architetto in una lettera al sindaco di Firenze dichiara derivata dall'esperienza maturata nella realizzazione di "un vasto mercato a Varsavia" (Misc. Corazzi, cc. 699 s.), è degna di nota ...
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LONGHI (Falca), Pietro
Francesco Sorce
Nacque il 15 nov. 1701 a Venezia e fu registrato nel libro dei battesimi della parrocchia di S. Margherita con il cognome del padre, Piero Falca, che esercitava [...] l'immagine di un paesaggio con figure à la Francesco Zuccarelli, seguendo la prassi cui si è già fatto cenno, forse derivata dalla conoscenza di stampe o tele seicentesche olandesi e fiamminghe, queste ultime presenti a Venezia, tra le altre, nella ...
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DE FERRARI, Lorenzo
Federica Lamera
Figlio del pittore Gregorio e di Margherita di Domenico Piola, fu battezzato a Genova il 14 nov. 1680 (De Masi, 1945, p. 7).
La vita dedicata al pittore dal biografo [...] molto vicine a quelle di casa Sauli, sia la trascrizione di un monocromo raffigurante La fuga di Enea da Troia, derivata dall'incisione di Agostino Carracci dall'analogo soggetto dipinto da F. Barocci alla Galleria Borghese (Gavazza, 1965, p. 92). Un ...
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GIOVANNI di Pietro, detto lo Spagna (Spagnia, Spana)
Enrico Parlato
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo pittore, del quale solo il nome di battesimo, il patronimico e l'origine spagnola, [...] minime (tra le quali si nota una veduta del sacro convento di Assisi) di quella di Todi, a sua volta derivata dal prototipo del Ghirlandaio, replica nella quale non si possono non notare semplificazioni e una esecuzione meno attenta che ne evidenzia ...
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GHERARDINI, Melchiorre, detto il Ceranino
Andrea Spiriti
Nacque presumibilmente a Milano nel 1607.
Zani (1822) registra almeno quindici varianti del cognome del pittore, che si firmava Girardini o Girardino; [...] essere autografo il S. Ambrogio del Christ Church di Oxford, ma va sicuramente espunta la pala di New York che ne è derivata.
L'attività di incisore del G. è attestata fin dal 1630, a parte il dubbio Ritratto di Federico Borromeo, dalla serie di ...
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MAGISTRETTI, Ludovico
Dario Scodeller
(detto Vico)
Nacque a Milano il 6 ottobre 1920, primogenito di Pier Giulio e Luisa Tosi.
Il padre, architetto, si affermò negli anni Trenta in Lombardia come un [...] della sua ricerca, accompagnato da un interesse specifico (di matrice razionalista) per la produzione in serie. Ne è derivata un’interpretazione del ruolo del designer come figura di relazione, nel quale l’oggetto, delineato solo nei suoi tratti ...
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FOGOLINO, Marcello
Caterina Furlan
Nacque a Vicenza tra il 1482-83 e il 1487-88 da Francesco, originario di San Vito al Tagliamento, e dalla vicentina Maddalena, figlia di Bartolomeo, calzolaio (Zorzi, [...] per esteso o siglati con il monogramma "M. F.", fatta eccezione per una Presentazione della Vergine al tempio (probabilmente derivata da un' invenzione di A. Aspertini), la cui autografia è ancora oggetto di controversia. Per quanto riguarda i ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] fuggì a Perugia, presso il pittore Domenico Alfani, per il quale fece il disegno di un'Adorazione dei magi (per il dipinto derivato, si veda Franklin, pp. 158-160). Il biennio 1527-28 appare come uno dei momenti più irrequieti della vita di G., ma ...
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BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] per il genio del B. restò inalterata fino alla morte.
Oscure esperienze - forse le più sconcertanti della sua vita - derivarono al B. dall'incontro con Pietro Aretino. Lo scrittore, geniale quanto indiscreto e temuto, tentò più volte di approfittare ...
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FRANCESCO di Giorgio di Martino (Francesco Maurizio di Giorgio Martini)
Francesco Paolo Fiore-Claudia Cieri Via
Figlio di Giorgio, funzionario del Comune di Siena impiegato nell'ufficio di Biccherna, [...] e Bellerofonte con la chimera sul verso (Londra, British Museum) si basa sulla precisione del profilo del duca derivato dal bronzo della Deposizione. Ma volendo seguire un percorso stilistico evolutivo dell'artista dovremo soffermarci sul rilievo del ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.