FRANCESCO di Giovanni
Antonella Capitanio
di Attivo a Firenze come orafo, è documentato dal 1465 al 1510.
La sua formazione avvenne nella bottega di Antonio Pollaiolo, dove risulta discepolo con salario [...] pacato esempio pittorico di F. Lippi nel duomo di Prato (Argenti fiorentini…, 1993, p. 34). La matrice pollaiolesca, derivata anche solo dagli anni di comune apprendistato nella bottega del maestro, appare comunque dominante, sebbene resa in maniera ...
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FOGAZZARO, Giuseppe
Franco Cambi
Nacque a Bergamo il 6 nov. 1813 da Antonio e da Maria Teresa Innocenti Mazzi; nel 1817 si trasferì con la famiglia a Vicenza, città di origine del padre, e lì frequentò [...] della semplicità del Vangelo". Sempre ispirandosi all'Aporti e alla sua Guida pei fondatori e direttori per le scuole di carità derivata da quanto si pratica nelle scuole infantili di Cremona, pubblicata a Milano nel 1836, anche il F. valorizza l ...
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LORENZI, Bartolomeo
Mario Allegri
Nacque da Lorenzo e da Francesca Ganascini, terzo di quattro figli, a Mazzurega, nel Veronese, il 4 giugno 1732. Due suoi fratelli, Francesco e Giandomenico, furono [...] e Giandomenico.
L'opera, suddivisa in quattro canti di 150 ottave circa ciascuno, secondo la ripartizione per stagioni derivata da modelli come Virgilio e Alamanni, qui tuttavia invertite nella successione (L'inverno, La primavera, La state, L ...
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DE LEVA, Enrico
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 19 genn. 1867 da Salvatore e da Giuseppa Casaccoli.
Dotato di grande talento musicale, fu indirizzato dalla famiglia verso severi studi compiuti come [...] d'intonazione popolare, si configura come un tipico prodotto della tradizione vocale del folclore partenopeo (nel caso specifico derivata direttamente dai canti di Pomigliano d'Arco e Frasso Telesino) che viene ad essere assimilata e trasferita in ...
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PALADINO, Letterio
Davide Lacagnina
– Nacque a Messina nel 1691. Il suo percorso, concordemente riconosciuto quale uno dei contributi di maggiore rilievo alla pittura messinese della prima metà del [...] e romano: dalla fluidità della pennellata di Luca Giordano allo schiarimento di accordi cromatici molto raffinati di derivazione marattesca.
Nondimeno, una più attenta riconsiderazione degli anni di formazione, sulla scorta della lezione della scuola ...
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GILIBERTO (Gilberto), Onofrio
Lucinda Spera
Nacque a Solofra, presso Avellino, probabilmente nel primo ventennio del XVII secolo. Nel 1643 risulta laureato in giurisprudenza.
Il G. trascorse molto probabilmente [...] del Seicento erano state infatti Venezia e Genova. Può avere influito sulla scelta l'attesa di una qualche notorietà derivata dal successo conseguito dall'opera del Marini, e tuttavia il legame contenutistico con le Gare de' disperati è praticamente ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] ., pp. 37 s.) e Giuda e Tamar (Roma, Galleria Corsini: ibid., p. 182). A questi si può aggiungere la Madonna del Passeggio (derivata da un prototipo di Raffaello, già a Roma nella collezione di N. Verdura e ora ad Andalusia, PA, nella collezione di N ...
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DUSI, Bartolomeo
Achille De Nitto
Nacque a Cologna Veneta (Verona) il 1° giugno 1866, da Michelangelo e Chiara Dal Ge'. Frequentò le scuole elementari e le prime classi delle tecniche inferiori nel [...] immagine", ne farebbe le veci. La teorica della personalità - spiegava - "che secondo molti è la sola ortodossa, perché derivata direttamente dalle fonti romane, non è secondo noi d'origine veramente romana, ma è un prodotto dell'odierna costruzione ...
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AULISIO (d'Aulisio), Domenico
Filippo Liotta
Nacque a Napoli il 4 genn. 1649 da Antonio e da Maddalena Magretta di Bagnoli Irpino dove la famiglia Aulisio aveva il domicilio abituale. Assai presto, [...] che la ragione umana è matrice del probabile; a questo si contrappone nelle "materie di Fede" una "Ragione Teologica" che derivando dal "lume Divino... è solamente quella che rende il soggetto certo e forza lo 'ntelletto" (ibid., pp.67-68). Il ...
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KÖRNER, Guglielmo (Wilhelm)
Gian Piero Marchese
Nacque a Kassel il 20 apr. 1839. Il padre era incisore di monete.
Frequentò un istituto tecnico per allievi ingegneri a Kassel; dopo aver lavorato in alcuni [...] isomère à la toluidine, ibid., pp. 111-114); in esso viene proposta, in una nota, la formula di struttura della piridina, derivata da quella del benzene per sostituzione di un CH con un N; eguale formula fu proposta poco dopo, indipendentemente, da J ...
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derivata
s. f. [da derivato, part. pass. di derivare1]. – Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato...
derivabile
derivàbile agg. [dal lat. tardo derivabĭlis]. – Che si può derivare (nelle varie accezioni di derivare1). In matematica, funzione d., funzione che ammette derivata.